Un forum scrive:Il vaticano conosce la cura per l'aids!!

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
alfaa
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Un forum scrive:Il vaticano conosce la cura per l'aids!!

Messaggio da alfaa » martedì 5 novembre 2013, 9:03

Lo so sembra assurdo ma leggete cosa ho trovato su un forum se volete vi link il forum e i commenti delle persone gio lug 22, 2010 4:01 pm
Incredibile a dirsi ...
Ma ho telefonato alla farmacia del vaticano e una gentile commessa ha confermato..
IL VATICANO HA UNA CURA PER L'AIDS? Lo stato gli impedisce di venderla
Mi sono imbattuto nel seguente articolo che sta impazzando per il net.

AIDS: un polesano scopre la cura. L'incredibile storia del medico dell'Ulss 19: ha debellato il flagello del Terzo Millennio. Il suo vaccino ha già salvato milioni di vite. Lo Stato non lo ha voluto, il Vaticano si.
ARTICOLO DI Lorenzo Zoli, tratto dalla "VOCE DI ROVIGO" di Mercoledì 10/06/09
ADRIA(RO) - Ha scoperto un vaccino per l'Aids, ma lo Stato italiano non lo ha mai voluto, non gli ha mai creduto. Alla fine, ha regalato - e sottolineiamo regalato- la propria scoperta alla Santa Sede che, avviando una terapia in numerosi paesi africani, ha già salvato qualcosa come 5 milioni di vite. Nonostante questo, Paolo Trevisanato, veneziano di origine, residente a Padova e medico fiscale dell'Ulss 19 di Adria, continua a tirare avanti con i suoi 1500 euro al mese, frutto di un contratto annuale che l'azienda sanitaria gli rinnova puntualmente.
"Mio marito è un angelo, un cavaliere d'altri tempi una persona nobile, dice la moglie, per spiegare come sia possibile che colui il quale ha risolto il problema della peste del Terzo millenio, medico specializzato in ematologia e laboratorio e ricerca, faccia vita da precario. E per quanto riguarda me, la mia soddisfazione è pensare a tutte le persone, circa 5 milioni, che sono ancora vive grazie a lui".
La sorte di Paolo Trevisanato è strana: la sua scoperta non stata passata sotto silenzio, o quasi. I dati, cioè, sono documentati con tanto di dichiarazioni ufficiali ma sempre relegati nei maggiori quotidiani, in trafiletti, piccoli box, notizie brevi. Come se avere debellato l'Aids, non fosse poi tutta questa notizia. Meglio il gossip, insomma. Il messaggero di lunedì 11 luglio 2005 titola una notizia breve Santa Sede Patrocina vaccino anti Aids dr. Trevisanato: "La scorsa settimana recita l'articolo, l'Osservatore romano ha dato notizia d'una sperimentazione in corso in Africa nel 2004 e ora in Asia, di un vaccino anti Aids, dai felici risultati. Lo studioso che l'ha messo a punto è il dott. Paolo Trevisanato, un medico veneziano molto stimato a livello scientifico anche per altre ricerche specialistiche sul diabete". Mille battute in tutto. Allucinante, nei proprio significati, quanto riporta il Corriere della sera di lunedì 5 febbraio 2007, sempre in una notizie di taglio basso: "Ancora una volta il Santo Padre ha richiamato lo Stato nella persona del ministro alla Sanità esprimendo la sua solidarietà agli ammalati di Aids italiani che non usufruiscono di alcun vaccino per combattere la loro malattia. La Chiesa ha ricordato di avere fatto suo, dopo le dovute sperimentazioni, il vaccino del dottor Paolo Trevisanato, un ricercatore che ha sottoposto alla Chiesa, dopo inutili proposte a ben cinque ministri della Repubblica, l'esito della sua scoperta (...) Il vaccino, efficace in ogni fase della malattia, dalla sieropositività all'Aids conclamato, viene già sperimentato da sei anni".
Leggiamo, leggiamo ma qualcosa ancora non ci torna: tutto ciò vorrebbe dire, in pratica, che l'Aids è sconfitta, secondo dati scientifici ma che questa cura, allo Stato italiano non interessa: cinque ministri della Sanità ci hanno sputato sopra, tanto che, alla fine, il Papa ha rimproverato lo Stato italiano perchè sono curati meglio gli africani degli italiani. E nulla di tutto ciò è mai finito sui Tg? No davvero. La conferma arriva dalla Repubblica di lunedì 24 settembre 2007, in una breve dal titolo "Il ministro non accetta il vaccino del Vaticano". "Il ministro Livia Turco, recita l'articolo, non ha più voluto incontrare il responsabile della pontifica accademia delle Scienze (...) Il contrasto tra Stato e Chiesa nasce dal fatto che alla farmacia vaticana veniva distribuito anche a cittadini italiani il kit con dieci fiale per chi dichiarava con opportuni certificati sanitari di essere affetto dalla "Peste" del secolo".
Insomma; gli italiani non devono curarsi. La cura c'è, ma lasciamola agli africani. Meglio morire.
Ma perchè? La moglie di Trevisanato ha una propria idea. "Le case farmaceutiche, spiega, non hanno alcun interesse a mettere in circolazione una cura del costo di 10 euro, definitiva. Molto meglio per tutti, in pratica, continuare con l'attuale trittico giapponese-americano del costo di 16mila euro al mese". Di certo, al di là di ogni interpretazione, c'è che lo Stato italiano non mai voluto quella cura con la quale ora la Santa sede ha già salvato cinque milioni di vite. Infatti, cinque ministri della Sanità non l'hanno voluta, neppure per regalo. Un regalo costoso, del resto, perchè Trevisanato ha speso per brevettarla, circa 15 milioni delle vecchie lire.
Tutta questa storia, è vero, pare un po' romanzo, eppure è così: a testimoniarlo ci sono dichiarazioni di alti prelati della Chiesa e persino il Papa. Il ricercatore solitario e precario, lavorando di notte e nel tempo libero, ha trovato una cura dell'Aids, già testata con successo su milioni di persone, ma nessuno la vuole. E intanto la gente muore. E che Trevisanato sia un ricercatore coi fiocchi, lo dimostra anche una seconda scoperta, pure questa ceduto a titolo gratuito, dopo aver brevettato l'idea, all'Università di Cambridge, che ha scritto, nel 2003, una lettera piena di gratitudine al ricercatore italiano: una terapia antidiabete innovativa e di grande importanza.
L'ospedale di Saint Thomas di Londra ha addirittura aperto un ufficio all'interno del quale il dott John Taylor si occupa degli esterni che vogliono andare a fare la cura inventata da Trevisanato. "Gentile Dr. Paolo Trevisanato, scriveva il 29 settembre del 2003 una delle università più importanti del Regno Unito, sei mesi fa abbiamo iniziato un esperimento, basato su i suoi studi. Stiamo applicando la terapia che lei ha illustrato nel suo esauriente e intuitivo saggio sul diabete. Il risultato è un successo completo, che mette in rilievo il suo lavoro e il nostro coraggio a prenderlo in considerazione. Le chiediamo di estendere la sua terapia ad altri quattro centri specializzati in controlli sul diabete. Saremmo molto felici se lei ci spedisse un dettagliato articolo sui suoi studi, in modo da poterlo pubblicare nel nostro annuario scientifico (le comunicheremo la data). Alla fine dell'esperimento, organizzeremo un congresso medico internazionale per divulgare i risultati alla comunità scientifica". Da allora la terapia si è rivelata un successo, ma anche questa volta non in Italia, dal momento che il nostro paese pare davvero miope. Speriamo che sia miopia non intenzionale, anche se non per questo sarebbe meno grave. Anche in questo caso, sulla stampa nazionale la notizia è finita neppure in secondo, ma in terzo piano. Da Cambridge una cura definitiva per il diabete, titola in una breve il Corriere della Sera del 24 maggio 2004. "Da uno studio approfondito di un medico italiano, recita l'articolo, specialista in Biologia clinica, il dr. Paolo Trevisanato su un nuovo meccanismo per la guarigione completa dal diabete, l'Università di Cambridge ha tratto una cura ormai sperimentata da diversi mesi in alcuni ospedali del Regno Unito, con risultati che l'Ansa inglese ha definito stupefacenti. La terapia, di circa 6 mesi di durata, è ora al vaglio della sperimentazione ed è la prima alternativa all'insulina. Una vera speranza per migliaia di persone in tutto il mondo".
Una speranza che tuttavia, evidentemente non merita gli onori della cronaca e per la quale, ancora una volta Paolo Trevisanato non ha ricevuto nulla, se non i riconoscimenti accademici che l'Università di Cambridge gli ha tributato.
Ricapitoliamo: ad Adria lavora, come precario, un ricercatore che ha trovato una cura per l'Aids e una nuova terapia antidiabete. L'interesse dello Stato italiano? Nullo.
"Quando abbiamo proposto il vaccino contro l'Aids, prosegue la moglie di Trevisanato, ci hanno risposto che lo Stato italiano ha già in corso una ricerca". Peccato che vada avanti oramai da anni, ma che non abbia prodotto granchè. Soprattutto, di certo non ha mai permesso di salvare cinque milioni di vite.
"L'ultima volta che, qualche anno fa, chiude la moglie di Trevisanato, abbiamo proposto la cura al ministero della Sanità, ci è stato risposto dal ministro che, visto i suoi predecessori non avevano ritenuto di adottare il metodo scoperto da mio marito, non vedeva per quale motivo lui avrebbe dovuto tenere un contegno differente".



Dora
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Re: Un forum scrive:Il vaticano conosce la cura per l'aids!!

Messaggio da Dora » martedì 5 novembre 2013, 11:32

alfaa ha scritto:Lo so sembra assurdo ma ...
Alfaa, sembra assurdo perché ... LO È!
Il vaccino Trevisanato, che curerebbe l'HIV/AIDS e sarebbe venduto solo in Vaticano perché le lobby farmaceutiche ne impediscono la commercializzazione nel resto del mondo, è una bufala scoppiata verso il 2009 e subito smontata. Una delle infinite fandonie, dall'olio di scorpione allo yoghurt magico, che impestano la Rete.



alfaa
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Re: Un forum scrive:Il vaticano conosce la cura per l'aids!!

Messaggio da alfaa » martedì 5 novembre 2013, 11:48

Capisco vabbe ne ero sicuro, volevo sapere se conoscevate la notizia...



alfaa
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Re: Un forum scrive:Il vaticano conosce la cura per l'aids!!

Messaggio da alfaa » martedì 5 novembre 2013, 15:25

Ma questo trevisanato esiste comunque? La truffa è partita da lui? Ragazzi io su una cosa sola sono dubbioso...le case farmaceutiche( come in tanti altri campi tipo alopecia) hanno davvero interesse a che si trovi una cura? Mah.... Ci sono in ballo tantissimi soldi e se pagassero miliardi ai ricercatori per non farla uscire fuori? Sembra un discorso paranoico xo in fondo non lo è tanto se ci pensate. Ora al di la di questo vaccino del vaticano...



uffa2
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Re: Un forum scrive:Il vaticano conosce la cura per l'aids!!

Messaggio da uffa2 » martedì 5 novembre 2013, 20:45

Ci sei arrivato da solo: è paranoia.
Quanti sono i farmaci della HAART? Trenta, più o meno.
Quante sono le farmaceutiche che li producono? 15-20, trenta non di certo.
E c’è di peggio, dal punto di vista di queste farmaceutiche: una gran parte di questi farmaci stanno per perdere la copertura brevettale e, siccome funzionano, non è detto che le “novità” che stanno arrivando genereranno gli stessi fatturati.
E allora? queste aziende, le altre centinaia di aziende, che farebbero? starebbero ferme perché non vogliono rovinare il mercato ai concorrenti? oppure la realtà è che ogni giorno in tutto il mondo migliaia di ricercatori vanno avanti, percorrendo ogni strada possibile e impossibile, perché il primo che arriva a un risultato vince il Nobel e fatturati da urlo per almeno quattro-cinque anni, con i quali ricoprire d’oro gli azionisti e tutto il top management di quella azienda?
Tra un farmaco che vendicchierà per dieci-quindici anni (non tutti i farmaci per l’HIV si chiamano Sustiva o Truvada…) e la possibilità di fare strage dei concorrenti cosa sceglieresti, soprattutto considerando che una parte del mondo la HAART non se la può permettere già da oggi e l’altra parte del mondo (USA ed Europa) inizia ad avere qualche grave problema con i bilanci sanitari?
Il mondo è pieno di malattie costosissime e mortali, e le cure sono sempre più difficili perché sviluppare le medicine costa sempre di più per motivi tecnologici, etici, legislativi: se un’azienda farmaceutica trovasse la ricetta magica per una qualsiasi di queste malattie avrebbe in mano l’arma atomica con cui gonfiare i propri fatturati, schiantare i concorrenti, crescere esponenzialmente utilizzando i guadagni derivanti da quella malattia per comprare altre aziende e brevetti in altre aree terapeutiche.
Prova a spiegare a qualcuno la tecnologia dei farmaci della HAART e prova a far leggere gli articoli tradotti da Dora sulle “dita di zinco”, sull’uso dei virus come strumenti terapeutici e cose del genere: è questo il “grande complotto”?, oppure è la prova che in trent’anni di storia la scienza ha fatto progressi in termini di conoscenza della macchina umana e di capacità di modificarne il funzionamento che superano quelli dei trenta secoli precedenti?
La nostra tecnologia ha fatto passi incredibili in tutti i settori, ma le distanze da coprire sono grandissime: abbiamo raggiunto la Luna, peccato che la nostra mèta sia quel misterioso pianeta simile alla Terra che dista “solo” cinque anni luce da casa nostra.

Quella del “complotto” è una patologia psichiatrica, il suo fondamento è la tragica e infantile negazione della realtà, lascia stare.


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skydrake
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Re: Un forum scrive:Il vaticano conosce la cura per l'aids!!

Messaggio da skydrake » martedì 5 novembre 2013, 21:56

alfaa ha scritto:le case farmaceutiche( come in tanti altri campi tipo alopecia) hanno davvero interesse a che si trovi una cura? Mah.... Ci sono in ballo tantissimi soldi e se pagassero miliardi ai ricercatori per non farla uscire fuori? Sembra un discorso paranoico xo in fondo non lo è tanto se ci pensate. Ora al di la di questo vaccino del vaticano...
Io eviterei di pensare alle case farmaceutiche come ad un corpo unico, oppure come soggetti omogenei, perché sono estremamente differenti fra loro.
Ci sono alcune molto grosse e potenti che detengono brevetti degli antiretrovirali più usati, ma molte altre che non ne commercializzano nemmeno uno e sarebbero ben felici di spartirsi almeno un pezzo della torta. Sopratutto chi sono aziende di ricerca biomedica quotate in borsa (nota bene), niente affatto piccole, le quali stanno investendo somme enormi (es. la Sangamo, la Calimmune ecc.) appunto nella ricerca di vaccini o soluzioni altre soluzioni terapeutiche avanzate.
Alcune di queste aziende stanno raccogliendo denaro da investitori in borsa ma non staccano quasi mai dividendi, continuano ad indebitarsi nella previsione di riuscire prima o poi a raccogliere i frutti delle loro ricerche.
Difficile che medidino segretamente di fare un favore alle loro concorrenti "lasciando nel frigo" ipotetici vaccini.



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Re: Un forum scrive:Il vaticano conosce la cura per l'aids!!

Messaggio da uffa2 » martedì 5 novembre 2013, 22:03

Come noterai, qui nessuno pensa che le farmaceutiche siano “la versione buona dell’Opera di San Vincenzo”.

Al contrario: sono compagnie commerciali, il loro scopo è far guadagnare i loro azionisti (solitamente i potenti fondi pensione dei sindacati americani) e per giungere a questo risultato sarebbero disponibili a qualunque bassezza, persino a mettere sul mercato dei farmaci che funzionano.


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Re: Un forum scrive:Il vaticano conosce la cura per l'aids!!

Messaggio da Dora » martedì 5 novembre 2013, 22:07

uffa2 ha scritto:Ci sei arrivato da solo: è paranoia.(...)
Quella del “complotto” è una patologia psichiatrica, il suo fondamento è la tragica e infantile negazione della realtà, lascia stare.
E per completare il quadro così ben delineato da Uffa, vorrei aggiungere solo una considerazione: il 70% di tutta la ricerca sull'HIV che si fa nel mondo è finanziato dal governo degli Stati Uniti, con 925 milioni di dollari nel 2012, a fronte dei 69 milioni investiti dagli altri governi, dei 203 milioni stanziati da organizzazioni filantropiche e dei soltanto 34 milioni spesi dalle industrie farmaceutiche. E l'interesse degli USA non è certamente quello di far guadagnare le industrie farmaceutiche, ma piuttosto di bloccare la pandemia spendendo meno denaro possibile (fonte: From Research to Reality: Investing in HIV Prevention Research in a Challenging Landscape).

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Re: Un forum scrive:Il vaticano conosce la cura per l'aids!!

Messaggio da alfaa » martedì 5 novembre 2013, 23:11

Capisco, le cose cambiano allora



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