HIVforum.info

Mi interesserebbe molto sapere le opinioni di voi tutti su questo argomento fondamentale(dora ti tocca anche stavolta )Sto facendo molte ricerche sull'argomento e mi pare di aver capito che dopo 1 anno di haart il virus si riduce drasticamente anche nello sperma,inoltre in un articolo che ora vi posto è scritto che hanno fatto uno studio per ben 14 anni su quasi 400 coppie sierodiscordanti che hanno avuto rapporti non protetti,dove il partner s+ aveva viremia irrilevabile da almeno 6 mesi e nessuno si è infettato.Lo stesso studio è stato fatto su persone che avevano appena iniziato la haart e c'è stato qualche contagio,ma appunto la viremia non era irrilevabile. Nell'altro articolo che vi posto è scritto che la viremia nello sperma a volte è rilevabile anche se è irrilevabile nel sangue,tuttavia si è visto che dopo 1 anno (mi pare )diventa irrilevabile anche nello sperma quindi ci mette piu tempo,ma si azzera anche li.

Ora io non mi sognerei mai nonostante questo di fare sesso non protetto(nonostante questo articolo dice che non c'è rischio praticamente,o almeno ad una veloce lettura cosi mi pare di aver capito!) ma il punto è: qualora qualcuno che sta con te sieronegativo stabilmente da anni ,ti chiede di fare sesso sprotetto perchè si fida di queste ricerche e dati,voi come vi porreste?Quindi se l'iniziativa non parte da voi.Di primo acchitto direi che risponderei comunque di no,ma se mi immagino con una persona in coppia stabile da anni ,la cosa forse cambierebbe se è lui a chiedermelo leggendo questi studi....E ho letto in giro per i forum che qualche negativo di larghe vedute qualche volta ha ragionato cosi...Eppure la mia dottoressa non mi aveva proprio accennato a questa cosa e dubito mi darebbe mai il suo "assenso" conoscendola.

Ecco gli articoli

http://www.zonaprotetta.ch/pdf/nontrasm ... curati.pdf (qui dice chiaramente che non si trasmette l'infezione se la viremia è irrilevabile da 6 mesi , si è costantemente seguiti e non si hanno altre malattie sessualmente trasmissibili )

http://www.poloinformativohiv.it/module ... t&sid=3304

In piu c'è la posizione della svizzera che dice che non ci sarebbe rischio se appunto vengono rispettate le condizioni scritte sopra( so che nel forum discuteste sulla posizione della svizzera però ho aperto il thread anche per postare questi altri articoli)

Che ne pensate? È vero che forse nelo sperma non si azzera del tutto ma per infettare non servono migliaia di copie? Forse dopo un anno di haart se ce ne sono 1000 sono pure tante...

alfaa ha scritto:(dora ti tocca anche stavolta )

Alfaa, mi spiace che il tuo thread sia sfuggito a persone più adatte di me a risponderti - probabilmente la ragione è che di questo argomento nel forum abbiamo discusso già tanto.
Ti rimando a un paio di thread, in cui puoi trovare molte considerazioni che potrebbero aiutarti ad arrivare a formulare una tua posizione in merito:

• - Ripensare lo "Swiss Statement" ... ... e la "Position Paper" di Lila e Nadir?
  
  - "British Statement"_ART prevenzione efficace quanto i condom

Detto questo, un paio di considerazioni:

1. Arrivare alla viremia stabilmente irrilevabile nel sangue è un obiettivo di chiunque entri in terapia antiretrovirale - ma i tempi possono variare da persona a persona e dipendono sia dal tipo e dalla quantità di virus, sia dalla reazione individuale ai farmaci. Può volerci molto meno di un anno, oppure può essere un obiettivo più difficile da raggiungere.

3. Se la viremia è stabilmente irrilevabile nel plasma non è detto che lo sia anche altrove, in particolare nello sperma e nelle secrezioni anali e vaginali - ma non è che se nel sangue l'HIV RNA è < 20 copie allora nello sperma ce ne sono centinaia di migliaia o milioni. In genere, c'è una corrispondenza fra l'azzeramento della viremia nel sangue e il suo crollo anche in altri comparti. Però nello sperma e altrove viene misurata solo per fini di ricerca, perché si ritiene che abbia scarsa rilevanza clinica (e anche perché al momento se non è azzerata nello sperma non è che ci sia poi molto da fare per cambiare la situazione; sì, potresti intensificare la ART, ma dubito che in generale il gioco valga la candela). In date condizioni, in condizioni particolarmente sfortunate, anche poche copie virali possono trasmettere l'infezione. Di qui i (pochi) casi di persone che si infettano pur avendo il partner in terapia e con viremia soppressa (se leggi il commento di "David K" alla fine di questo articolo su The Body in cui si discute proprio il problema che hai posto tu, puoi notare la testimonianza diretta di una persona che ha infettato il suo partner dopo 20 anni che stavano insieme e avendo lui viremia irrilevabile. C'è poco da stupirsi, allora, che questa persona ritenga lo Swiss Statement "una stronzata").

3. Decidere come comportarsi nei casi specifici è - a mio parere - una questione di valutazione del rischio ed è impossibile generalizzare. Io posso ritenere poco preoccupante 1 probabilità su 100 di infettarmi; un altro può essere terrorizzato da 1 probabilità su 1 milione. Dipende da tante ragioni, che vanno dall'età al fatto di avere o volere dei figli, al tipo di legame che lega i partner a tante altre considerazioni totalmente personali.

Quello che davvero conta è che una coppia sia messa nelle condizioni migliori per valutare il rischio e prendere una decisione razionale condivisa.
È soprattutto questo quello che io critico della posizione degli svizzeri e loro seguaci nelle associazioni italiane: sottovalutando la (notevole) variabilità del rischio, uniformano i casi e dicono in modo tranchant: "date queste (poche) condizioni, il rischio di trasmettere l'infezione è zero (o trascurabile)". Usano l'accetta dove invece servirebbe un bisturi laser e così impediscono che questa decisione venga presa da una coppia in modo davvero consapevole.

Ho letto un po' tutto anche quelli in inglese e si deduce che il rischio è bassissimo ma non 0 tuttavia non ho capito 2 cose :

1)uno studio dice une cosa,un altro ne dice un'altra...non si sa questo rischio quant'è? non si riesce a quantificare? Ok non è 0 ma è 0,1- 0,001- 0,00001 ecc ecc ,perchè sarebbero cose molto diverse tra loro

2) fondamentalmente mi pare di aver capito che anche se nello sperma a volte è rilevabile,comunque è molto bassa la carica, tipo 400 copie (solo in uno studio ho letto,se ho ben capito che in qualcuno sono state trovate fino a 5000 copie )poi però dice che non si sa se le infezioni sono state dovute anche a causa di altre infezioni e mst che hanno agevolato la trasmissione. Ma allora mi chiedo ora come mai nel 2014 ancora non si sa quante copie di virus sono necessarie per infettare,tipo 1000 copie chi sa se sono necessarie. Nella saliva sapete per caso quanto ne abbiamo?Perchè pure li stanno eppure non infettano...

Caro Alfaa ti stai facendo una cultura impressionante sulla <edit automatico>, bravo ma riposati un po' e elabora quanto già appreso. Se no il Nobel per la medicina la danno a te se continui così
La medicina non è una scienza esatta e quindi non vale la regola del 2+2 fanno 4. In medicina si usa molto la statistica e in base a calcoli matematici si riescono a stabilire delle linee guida. Per esempio i bugiardini sono fatti in base a calcoli statistici. Quindi la probabilità che ci sia un tot di viremia nella tua saliva non significa che la stessa quantità la si trovi nella mia per vari fattori che di certo io non conosco.
La stessa cosa vale anche per le copie di virus nello sperma. Ma la stessa quantità può variare di giorno in giorno e non è detto che sia costante.
In base alle statistiche si sa che nello sperma e nella saliva possono esserci delle copie di virus. Nella saliva sono irrilevanti altrimenti oggi avremmo mezzo pianeta contagiato.