Ciao a tutti, scrivo poco ma leggo quasi ogni giorno,
Avrei una domanda, nell'ultima analisi fatta la scorsa settimana nella tipizzazione ho trovato anche dei nuovi valori che prima non avevano mai misurato, chi mi sa dire quale importanza hanno? ho letto velocemente dei linfociti Natural Killer ma non capisco come mai non li abbiano mai misurati prima e che importanza hanno nella nostra condizione.
Grazie a tutti
questi i valori, in ultimo quelli nuovi aggiunti in questa analisi.
Linfociti T(CD3+) 81.2 * % [67.0 - 76.0]
Linfociti T(CD3+) abs 1339 n.cell/ul [1100 - 1700]
Linfociti T Helper (CD3+CD4+) 27.7 * % [38.0 - 46.0]
Linfociti T Helper (CD3+CD4+)abs 457 * n.cell/ul [700 - 1100]
Linfociti T Suppressor (CD3+CD8+) 51.2 * % [31.0 - 40.0]
Linfociti T Suppressor (CD3+CD8+)abs 844 n.cell/ul [500 - 900]
Rapporto CD4/CD8 0.54 * % [1.00 - 1.50]
Valore assoluto Linfociti (CD45+) 1650 n.cell/ul [1600 - 2400]
Linfociti B (CD19+) 9.9 * % [11.0 - 16.0]
Linfociti B (CD19+)abs 163 * n.cell/ul [200 - 400]
Linfociti NK (CD16+CD56+) 8.3 * % [10.0 - 19.0]
Linfociti NK (CD16+CD56+)abs 136 * n.cell/ul [200 - 400]
Fonte valori di riferimento: IMMUNOCYTOLOGYTODAY Giugno 1992
Linfociti NK-CD16 e B-CD19
Re: Linfociti NK-CD16 e B-CD19
Dei linfociti natural killer fino a qualche tempo fa si pensava che fossero dei linfociti "minori", che entravano in gioco nelle infezioni virali e controllo dei tumori.
Hanno la caratteristica di non essere attivati da un antigene specifico (casomai sono attivate dalle cellule dendritiche), quindi lavorano in modo quasi-indipendente dagli altri tipi di linfociti, non appartengono alla risposta immunitaria specifica, bensì a quella innata (per certi versi, considerata più "primitiva").
Fino qualche anno il loro alto numero lo si considerava come un marker di possibili infezioni virali in corso.
Negli ultimi anni però ci si è accorti che:
1) Sono molto più efficienti nel controllare i tumori rispetto a quanto inizialmente supposto
2) Questa loro semi-autonomia dai meccanismi di attivazione cellulo-mediati (dove ricopromo un ruolo fondamentale ii linfociti CD4) può giocare un ruolo molto importante nei pazienti sieropositivi. In qualche paziente si sospetta che possano sopperire al calo di efficienza della risposa cellulo-mediata, permettendogli di non sviluppare infezioni opportunistiche neanche quando i CD4 sono molto bassi.
Hanno la caratteristica di non essere attivati da un antigene specifico (casomai sono attivate dalle cellule dendritiche), quindi lavorano in modo quasi-indipendente dagli altri tipi di linfociti, non appartengono alla risposta immunitaria specifica, bensì a quella innata (per certi versi, considerata più "primitiva").
Fino qualche anno il loro alto numero lo si considerava come un marker di possibili infezioni virali in corso.
Negli ultimi anni però ci si è accorti che:
1) Sono molto più efficienti nel controllare i tumori rispetto a quanto inizialmente supposto
2) Questa loro semi-autonomia dai meccanismi di attivazione cellulo-mediati (dove ricopromo un ruolo fondamentale ii linfociti CD4) può giocare un ruolo molto importante nei pazienti sieropositivi. In qualche paziente si sospetta che possano sopperire al calo di efficienza della risposa cellulo-mediata, permettendogli di non sviluppare infezioni opportunistiche neanche quando i CD4 sono molto bassi.
Re: Linfociti NK-CD16 e B-CD19
Grazie mille per la spiegazione.
I miei sono sotto la soglia minima spero non mi diano problemi...
uffa un'altro dato da tener d'occhio! ...che stress,
settimana prossima avrò la visita e sentirò cosa mi dira' la dottoressa.
I miei sono sotto la soglia minima spero non mi diano problemi...
uffa un'altro dato da tener d'occhio! ...che stress,
settimana prossima avrò la visita e sentirò cosa mi dira' la dottoressa.