HIVforum.info

può sembrare che non c'entri niente quello che sto per scrivere ma non e cosi. vent'anni fa il virus dell'hiv oltre a contagiare me sconvolse come un ciclone la vita dei miei figli, complice io stessa. io e loro vivevamo da soli ed io per paura di contagiarli quasi subito dissi loro, sbagliando, che ero sietopositiva e li informai su tutte le precauzioni che avrebbero dovuto tenere in casa e fuori. avevano uno otto anni e uno nove. l'insicurezza piombò sulla nostra casa e si aggravò quando io ammalandomi di anoressia peggiorai la mia immagine fisica.... insomma, crateri psicologici che hanno lasciato segni .... eppure eccoci arrivati ad oggi: proprio poche ore fa uno dei miei figli è partito. è andato a lavorare a Malaga. un anno fa nel pieno di un esaurimento nervoso talmente profondo da essere stato inizialmente scambiato per una psicosi, nessuno di noi avrebbe mai immaginato un epilogo simile. non avevamo neanche il coraggio di pensare al futuro, fosse anche un futuro di mezza giornata. si viveva il qui ed ora senza mai alzare lo sguardo verso l'orizzonte. chi ci è passato lo sa che un disturbo del genere non rimane confinato alla persona che lo ha manifestato ma si espande a tutto il nucleo con cui vive: lui, io e il fratello. così, come sempre. noi tre abbiamo resistito, combattuto, camminato, imprecato, abbiamo anche litigato ma eccoci arrivati qui. lui con pazienza e tenacia ha ripreso a lavorare guadagnandosi la fiducia del suo datore di lavoro che ora lo ha portato ad avviare l'attività di pizzeria a Malaga. non so come andrà ma so che questa sera il fratello ed io siamo qui e ci guardiamo e poi A. mi dice: "mica me lo credevo che mi pigliava così male" ... e anche questo è un traguardo perché sentire A. parlare di emozioni capita davvero di rado ... sono contenta. abbiamo fatto tanta strada .... però sono anche triste... o forse malinconica, ma comunque questo è e rimane un grande traguardo ottenuto nonostante l'hiv che volevo condividere con voi ... perche c'e sempre un motivo per continuare a sperare e a lotrare ... sempre!

Meglio così, i tuoi problemi di lavoro come vanno se ti va di parlarne?

ciao dannato! attualmente la struttura per cui lavoro ha subito un cambio generale di tutta la dirigenza per cui il problema delle mie analisi si è perso di vista. e ancora una volta la conferma che non bisogna mai arrendersi ai verdetti perché il tempi in un modo o nell'altro cambia tutto.... resistenza anzi resilenza rimane la parola d'ordine

Ottimo! La ruota gira per tutti almeno...

dannato ha scritto:Ottimo! La ruota gira per tutti almeno...

così si dice. Dobbiamo crederci…sempre

Ciao, complimenti per averci aperto la tua finestra privata, così da poter capire quanto si soffre ma non lo si dice mai. Ci vorrebbero tante finestre aperte. Peccato che tutti le tengano ben chiuse per paura di mostrarsi o dei giudizi

e di traguardi ne raggiungerai tanti altri, da quel che scrivi sento che sei forte come una roccia

innanzitutto mi scuso per i troppi errori di battitura che ci sono nel 3d e poi, venendo a noi:

sì, io credo che non bisogna mai smettere di credere e di sperare perché, nel bene e nel male, l'uomo è in grado di sovvertire i pronostici, vuoi per l'evoluzione scientifica velocissima e continua, vuoi per le sconosciute capacità reattive di ogni persona che vengono fuori solo e soltanto nel momento giusto (... bellissimo a tal proposito il libro : "resisto quindi sono" di Trabucchi).
e sì anche rispetto ad aprire qualche finestra in più da cui far prendere aria e far vedere qualche piccolo spaccato di vita che parli anche di cosa accade fuori dal laboratorio analisi per noi sieropositivi. perché questo virus, sono convinta, incide tanto sul sistema immunitario quanto sul sistema socio-culturale e, anche in questo settore, abbiamo sconfitte ma anche piccole e grandi vittorie che fa bene condividere .... in bocca al lupo a tutti noi


(e di nuovo scusate gli errori ma con il cell proliferano )