HIVforum.info

Buongiorno, ho scoperto 10 giorni fa di essere positiva all'Hiv, mentre facevo gli esami del sangue per poter eseguire l'amniocentesi.....ero a lavoro e ricevo la chiamata del laboratorio analisi, il medico mi voleva parlare urgentemente.
Vado col mio compagno che viene, neanche tanto gentilmente, sbattuto fuori. Il medico mi spiega che sono positiva, io mi metto a ridere e chiedo se posso rifare il test, ma lui mi spiega che hanno già fatto il test di conferma. Non so neanche di cosa sta parlando.
Andiamo al centro malattie infettive e io risulto veramente positiva. Per fortuna i valori sono ottimi: CD4 a 589 e carica virale a 628.
Ho iniziato la terapia 3 giorni fa: Trivada + Kaletra.

Ho passato 36 ore a vomitare e ieri mi hanno sostituito Kaletra con Isentress.

Qualcuno ha fatto la terapia in gravidanza? Il bambino è nato sano? Problemi dopo la nascita?
Io ho iniziato oggi la 18ima settimana.

Ciao Pobi, mi dispiace della tua situazione. Io posso solo dirti che ho conosciuto, conosco, tramite forum e anche personalmente donne sieropositive che hanno avuto e/o che hanno voluto avere un figlio. Di queste nessuna ha avuto un figlio sieropositivo perché da questo punto di vista la medicina ha fatto molti progressi. Se giri i vari forum per sieropositivi potrai senz'altro trovare qualcuna disposta a tranquilizzarti, ci sono molte donne positive con figli e tutti negativi, in giro. Affidati ai medici e prendi i farmaci con regolarità.

Ciao, Pabi,
mi dispiace moltissimo per la situazione. Tra l'altro hai ricevuto anche la sberla di dover iniziare subito la terapia con un antiretrovirale vecchio e particolarmente aggressivo. Paradossalmente, era la scelta più sicura per il bimbo: gli antiretrovirali più vecchi sono quelli più collaudati per la gravidanza. Più sono nuovi meno effetti collaterali hanno, ma meno dati si hanno a disposizione. Tra l'altro il Kaletra, oltre ad esser vecchio, è particolarmente potente. Spesso si usa una terapia d'urto per azzerare il prima possibile la carica virale.
Il momento più critico è durante il parto: la grande maggioranza dei contagi madre-figlio avviene in quel momento. Infatti l solitamente si riesce ad evitare il contagio facendo assumere nelle ore prima del parto un antiretrovirale con una molecola piccola, in grado di superare la placenta e fornire una doppia protezione. In passato si usava molto spesso l'AZT (la molecola più piccola di tutte, assieme alla Nevirapina, ma quest'ultima ha altri effetti collaterali che non la rendono indicata per le donne in gravidanza).

Certo, ancora più sicurezza si ha se il parto avviene quando la madre ha già completamente azzerato la carica virale, ecco perchè ti hanno dato quella "sberla" del Kaletra.

Grazie per le vostre risposte.

Ora mi hanno sostituito il Kaletra, non riuscivo a reggerlo.
Si, mi hanno spiegato che nel mio stato purtroppo si usano solo farmaci vecchi, proprio perché sono stati "minimamente" testati in gravidanza.

Non mi hanno lasciato molta scelta, il giorno stesso in cui mi hanno confermato di essere positiva, mi hanno fatto prendere i farmaci.
Io come una cretina ancora credevo ad un errore, sicura nella mia ignoranza di non aver mai neanche fumato una sigaretta o nella tranquillità di relazioni durature.

Sono stati 10 giorni da incubo, non mi hanno fatto l'amniocentesi e ho iniziato a sentire medici che mi parlano di come ormai basti prendere una "pastiglia" e la vita continua come nulla.

Non so, oggi non mi sembra così semplice. Forse devo ancora accettare la notizia. Però la preoccupazione che queste semplici "pastiglie" possono far male al mio bambino, , anche col passare degli anni, resta.

So già che dovrò fare il parto cesareo elettivo e che non potrò allattare ....