QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

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uffa2
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QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

Messaggio da uffa2 » giovedì 19 febbraio 2015, 16:36

Sul numero di questo mese di “Pride” appare un interessante articolo sui lubrificanti, il cui uso in una strategia di “mitigazione del fastidio da condom” e di incremento della sicurezza offerta da questo fondamentale strumento è a tutti noto.
Ho chiesto a Stefano Bolognini, il direttore della rivista, l’autorizzazione a riprodurre il contenuto direttamente su queste pagine, e lui con molta cortesia ce l’ha accordato.
Suggerisco inoltre ai nostri iscritti maschietti e gaii di non limitarsi a leggere questo articolo, ma di sfogliare l’intera rivista (http://www.prideonline.it/?page_id=2276), anche perché il modello in copertina questo mese è veramente “significativo” ;-).

QUESTIONI SCIVOLOSE
Dall’olio d’oliva al burro e alla Vaselina; dal K–Y Jelly a base d’acqua al grasso Crisco e all’anestetico Luan, fino ad arrivare ai moderni gel Durex: tra acquosi, oleosi e siliconici c’è un lubrificante per ogni epoca e per ogni esigenza.
Articolo di Massimo Basili
Un utente etero, da un forum online: «Altri rimedi che ho sentito sperimentare: olio Sasso, yogurt Müller, sugna o lardo, espettorare sul membro, Vix Vaporub, marmellata, crema Nivea, 50% balsamo di Tigre e 50% acqua di Lourdes, burrocacao, penetrare dopo un clistere».

In principio fu la saliva: nel XVIII secolo Dolmancé, maestro del sesso per la giovane Eugénie ne La filosofia nel boudoir del Marchese de Sade racconta che “il vizioso […] con la saliva o con della pomata si umetta il suo arnese e lo accosta delicatamente al buco da trafiggere”.
Nei paesi mediterranei anche l’olio di oliva ha avuto i suoi estimatori, evocati da Luigi Settembrini nella sua opera del 1859 rimasta a lungo inedita I Neoplatonici, dove scrive: “E preso un vasello di purissimo olio biondo come ambra, soggiunse: ungiamo con quest’olio la chiave e la toppa, [...] e così Doro senza molta fatica sua e senza molta noia di Callicle entrò vittorioso”.
Alcune innovazioni dell’era moderna sono state piuttosto delle scoperte casuali, come quella che ha permesso nel 1859 al chimico britannico Robert Chesebrough di trasformare un sottoprodotto dell’estrazione petrolifera nella mitologica Vaselina, compagna fedele quanto discreta di svariate generazioni di maschi onanisti e sodomiti (che la acquistavano con la scusa della pelle secca).
I primi anni del Novecento sono alleviati dall’ideazione dei lubrificanti a base d’acqua, che dall’iniziale utilizzo chirurgico diventano presto indispensabili coadiuvanti non aggressivi del lattice dei preservativi, come lo statunitense K-Y Jelly, brevettato nel 1906 e in vendita esclusivamente con ricetta medica fino al 1980.
Un anno più tardi, nel 1907, le massaie americane rivoluzionano la morbidezza delle proprie torte di mele grazie all’invenzione di un grasso vegetale idrogenato solido, il Crisco; ci vorranno alcuni decenni per capire quanto ingolfasse mortalmente le arterie dei golosi e quanto fosse più saggio che i gay statunitensi lo usassero con soddisfazione per oliare i loro fist-fucking.
Nel 1980 arrivano anche le prime applicazioni in ambito sessuale dei derivati del silicone, giusto in tempo per affiancare i lubrificanti acquosi e proteggere così l’integrità dei profilattici, unica barriera accertata contro il dilagare dell’epidemia di Aids tra gli omosessuali prima, e il resto del mondo poi.
L’offerta dei giorni nostri si è molto ampliata rispetto alla storia più recente ricordata dal nostro Pigi Mazzoli nella sua periodica rubrica di Pride sul sesso sicuro. “Ai tempi dei lubrificanti ad acqua le differenze principali erano nell’odore e nel sapore”, commenta Mazzoli. “Ad esempio, Hot Rubber era alla vaniglia, ma lo cambiarono perché c’era gente che perdeva l’eccitazione nel sentire un profumo così dolce. Variavano anche nella consistenza: la maggior parte dei prodotti era in forma di gel ma alcuni arrivavano a sembrare grasso da officina, come il Lubrifist. C’erano anche i lubrificanti con spermicida, ancora più cari e troppo liquidi, alcune farmacie tenevano solo quelli. Tutti avevano in comune l’esosità del prezzo, motivo per il quale i più intraprendenti andavano al consorzio agrario a comprare il lubrificante in polvere per la fecondazione artificiale delle vacche. Poi a casa, una volta a settimana, mescolavano con l’acqua un po’ di polvere e si facevano un litro di lubrificante della densità desiderata. Si metteva nei barattoli di plastica con beccuccio tipo ketchup e si usava a piacimento. Alcuni ne facevano addirittura un secchio da mettere al centro dell’orgia: bei tempi! Non avendo conservanti, però, dopo una settimana andava a male ed era meglio buttarlo”.
E per chi era in coppia monogama, era allergico, non aveva soldi o praticava il fist? “Si potevano usare olio, burro e margarina, insieme ai preservativi poliuretanici resistenti ai grassi come l’Avanti della Durex”.
Dei nuovi lubrificanti siliconici, Pigi pensa che “sono esattamente i lubrificanti che hanno sempre messo, in poche gocce, nei preservativi al momento della sigillatura, con l’effetto positivo di renderli più trasparenti ma anche l’effetto negativo di spargerli all’interno, facilitando lo sfilamento durante il rapporto. Il mio preferito di oggi è il lubrificante siliconico Durex con spruzzatore: sembra caro, in realtà ne usi pochissimo e dura a lungo; anche se l’aria è secca non si asciuga come quelli a base d’acqua, che diventano addirittura appiccicosi e che devi riapplicare freddi sul culo caldo con shock dello sventurato. Il siliconico è meno scivoloso e fa sentire lo sforzo della penetrazione come quando si usa il burro”.
E oggi, quali sono i lubrificanti più amati dai gay italiani? Facendo un rapido sondaggio tra una dozzina di amici e conoscenti di estrazione, età e residenza diversi, la preferenza accordata a Durex emerge in maniera evidente.
Ce lo conferma il farmacista ferrarese Mario Chiacchiaro, che aggiunge un quadro delle diverse tipologie di acquirenti: “Per la maggior parte dei casi non hanno la benché minima cognizione a riguardo.
Ancora molti usano la Vaselina; i più spendaccioni usano lubrificanti anestetici.
Tutti gli altri prendono a caso tra quelli esposti, solitamente i Durex perché sono quelli più conosciuti e diffusi con una grande varietà: a mio parere restano i migliori, ed è l’unica azienda in Italia che si occupa seriamente del prodotto”.
Chi è più consapevole o sceglie le pratiche estreme si accosta più volentieri ad altre marche come Pasante (amata per il prezzo assai conveniente), AQUAglide (perché non contiene additivi e conservanti), Push oppure, per il fist, J-Lube e Crisco. Per i più feticisti esistono persino quelli a “imitazione sperma”.
Tutti questi prodotti sono comunque ordinabili online o rintracciabili nei sexy shop del Belpaese.
Il gel anestetico tipo Luan viene invece sconsigliato da Riccardo Di Rosso, specializzando in anestesia e terapia intensiva: “Se non vuoi dolore devi dirlo al tuo compagno e cambiare gioco. Insomma: se fa male non lo stai facendo bene. Fare sesso anale con l’anestetico è come fare boxe ricoperti di gommapiuma” Indossando per un attimo i panni dei giornalisti di servizio, con la consulenza del farmacista Chiacchiaro abbiamo poi voluto confrontare due aziende produttrici di gel a base d’acqua in ordine ai loro ingredienti, prezzo e tipo di comunicazione.
Non poteva mancare il pluricitato e onnipresente gigante Durex (della multinazionale inglese Reckitt Benckiser), che affianchiamo alla tedesca Joy Division e ai suoi lubrificanti senza additivi come AQUAglide, un po’ più costosi degli altri.
Valutando i componenti di Durex Play Massage 2 In 1 Sensual Lubricant e di AQUAglide 2 in 1 Gleit— und Massagemittel, Chiacchiaro sentenzia che “il Durex è forse un po’ più «scivoloso », per il resto sono entrambi buoni e svolgono la loro funzione.
Sul piano allergologico e della sicurezza, direi che essendo un gel di derivati della cellulosa, AQUAglide dovrebbe avere anche dei conservanti contro funghi e muffe, che non ha: non so se possa essere sicuro dopo mesi dalla prima apertura. Per quanto riguarda il Durex, ha una formulazione più completa: punta su diversi componenti per avere l’effetto lubrificante e anche emolliente, oltre ad essere commestibile. Anche se è molto raro, potrebbero causare qualche problema etilesilglicerina e ienzoato di sodio dando un lieve rossore solo in soggetti particolarmente sensibili. Fatte queste valutazioni, posso dire che sono entrambi validi e sicuri; la differenza che può influenzare nell’acquisto è solo il prezzo, oltre ovviamente al gusto personale”.
Riccardo Frontini dell’ufficio stampa Durex non vuole rivelare i dati di vendita in Italia dei loro gel e nemmeno del perché costino di più da noi rispetto agli altri paesi europei (Durex Play Crazy Fragola da 50ml in Italia lo paghiamo 9,90 euro, contro gli euro 8,55 della Francia, i 9,35 euro della Spagna, i 5,49 euro della Germania e i 6,39 euro del Regno Unito): “Le strategie commerciali sono interne all’azienda e per policy non possono essere comunicate all’esterno”.
Glissa anche sulla scarsa attenzione della comunicazione Durex, così come della maggioranza dei suoi concorrenti, nei confronti dell’utenza omosessuale, evidentemente data per scontata.
Non a caso sul loro sito italiano predominano le sezioni informative dedicate alle coppie etero ed è concessa una sola pagina ai gay. Durex ribatte che, “essendo leader di mercato, comunichiamo a tutte le coppie senza alcuna discriminazione; spesso il piano editoriale di Facebook prevede al suo interno dei post rivolti alla comunità lgbt”.
Un po’ più disponibile si è mostrata Angela Mohlfeld di Joy Division: “I nostri prodotti sono distribuiti in Italia in gran parte nei sexy shop e online. Alcuni di questi, sia a base d’acqua che a base siliconica e perfetti per il sesso anale, sono dedicati espressamente alla clientela gay”.
Mohlfeld giustifica il prezzo più esoso di AQUAglide con la sua alta qualità, che gli ha permesso di conquistare per cinque anni consecutivi il podio della rivista tedesca sul consumo ÖKO-TEST come “miglior lubrificante a base d’acqua”; ci informa inoltre che la mancanza di conservanti è compensata “dallo speciale tipo di confezionamento, che impedisce la contaminazione del prodotto coi microrganismi”.
Dell’utenza gay la loro comunicazione si è occupata anni fa: “I gay sono un target interessante per noi, ma anche una sfida. Se vorremo valorizzarlo, dovremo fare ricerche di mercato più mirate”.
In conclusione, non esiste il lubrificante perfetto, ma un mare magnum di tanti prodotti tra cui scegliere in base alle proprie esigenze specifiche.
Ci vorrebbe probabilmente più attenzione da parte delle aziende verso le istanze dell’utenza omosessuale: non solo per questioni di correttezza commerciale, ma soprattutto per preservare la salute dei consumatori.

da sapere: UN GEL PER OGNI ESIGENZA

BASE ACQUOSA
Non macchia.
Compatibile con tutti i preservativi e i sex toy in silicone
Asciuga in fretta e deve essere applicato più volte.
Se di bassa qualità diventa appiccicoso.
Si scioglie in acqua
Ideale per sesso occasionale

BASE OLEOSA
Costa poco ed è accessibile a tutti.
Perfetto per il fist-fucking e nelle situazioni in cui l’unsafe non è un problema
Corrode il lattice dei preservativi.
Da usare solo con preservativi e guanti in poliuretano o simili
Ideale per pratiche estreme

BASE SILICONICA
Ha prestazioni eccezionali e ne basta poco.
Non si scioglie in acqua.
Compatibile con tutti i condom
Difficile da rimuovere, macchia i tessuti e si scalda facilmente con l’attrito.
Da non usare con sex toys in silicone
Ideale per sesso anale


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Barney
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Re: QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

Messaggio da Barney » giovedì 19 febbraio 2015, 17:17

Avevo già letto l'articolo proprio attratto dal modello in copertina eheh :mrgreen:
Beh, che dire? Mi sembra una panoramica ampia ed esaustiva su uno strumento di piacere e di sicurezza fondamentale.
Io stesso avevo poche info su tutte le opzioni disponibili, mi sono limitato sempre ad usare il classico gel Durex o la sempre disponibile saliva mia o del partner ...ma come si è visto, data la mia presenza nel forum, non è bastata :(

Purtroppo spesso le situazioni o i contesti in cui ci troviamo a fare sesso, non rispettano a pieno i presupposti per consumare in massima sicurezza. Vedi per le posizioni, vedi per i condom magari di misura o tipologia sbagliata, vuoi per la mancanza di lubrificante al momento clou.
A tal proposito consiglio l'acquisto di pratiche bustine monodose di gel e sempre sempre scegliete il condom giusto.
Non tutti si equivalgono, anche se spesso nelle farmacie non si trovano esposte tutte le tipologie.
Molto meglio per noi gay i sexy shop dove esistono condom più resistenti per l'anale e gel monodose.
Purtroppo mi accorgo che questo mercato è molto improntato per la clientela etero, ma di specifiche sui prodotti per il sesso gay non ce ne sono.



uffa2
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Re: QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

Messaggio da uffa2 » giovedì 19 febbraio 2015, 17:22

Il modello è qualcosa di devastante per i sommovimenti di sangue che genera, diciamocelo :-)

Per il resto, ci sarebbero gli shop on line dedicati al nostro target che potrebbero approfondire (ah, che bel termine!) l’argomento, ma ho l’impressione che la cultura del servizio al Cliente che vada oltre l’accettazione di una carta di credito non sia molto diffusa, almeno per quello che sfogliare i loro cataloghi mi suggerisce


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Barney
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Re: QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

Messaggio da Barney » giovedì 19 febbraio 2015, 17:39

Ecco appunto.
Come se il sesso anale non lo facesse nessuno.
Gli etero però sono avvantaggiati con i liquidi vaginali ...noi maschiette invece ci pieghiamo ma ci spezziamo inutilmente a volte!
E quando va male ci infettiamo pure :cry:



Blast
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Re: QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

Messaggio da Blast » venerdì 20 febbraio 2015, 9:40

Pensavo voi due foste superpass con il potere dell'autolubrificazione :lol: :lol:
Comunque viva il Luan!!! Io sono stretto e uso quello, anche perché devo ammettere che molto spesso:
https://www.youtube.com/watch?v=8GMJIu8FDaE
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


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Re: QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

Messaggio da uffa2 » venerdì 20 febbraio 2015, 10:00

Il potere dell’autolubrificazione è una roba dei Pokemon? :lol:


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Blast
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Re: QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

Messaggio da Blast » venerdì 20 febbraio 2015, 10:11

C'era un pokemone che si chiamava Squirtle, o se vogliamo Squirt-le ahahahahahah


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Re: QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

Messaggio da uffa2 » venerdì 20 febbraio 2015, 10:12

ho sempre avuto ragione a sospettare di quei pupazzi...


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Barney
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Re: QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

Messaggio da Barney » venerdì 20 febbraio 2015, 11:48

io comunque, secondo me, un pò mi emoziono in quel punto... :oops:



Blast
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Re: QUESTIONI SCIVOLOSE: i lubrificanti

Messaggio da Blast » venerdì 20 febbraio 2015, 12:19

Barney ha scritto:io comunque, secondo me, un pò mi emoziono in quel punto... :oops:
piu che emozioni, secondo me ti commuovi


CIAO GIOIE

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