Londra: al pronto soccorso esame HIV con ogni esame sangue
Inviato: martedì 21 luglio 2015, 12:50
L’ho scritto più volte in queste pagine: non esiste una, una sola ragione credibile perché non si faccia una campagna di screening a tappeto per TUTTE le MTS, ogni volta che una persona in età sessualmente attiva fa gli esami del sangue.
Raderemmo al suolo molte infezioni semplicemente scoprendole e curandole -dove possibile- o mettendo comunque i portatori a conoscenza del loro stato.
Sarebbe un intervento altamente costo-efficace, che tra l’altro si risolverebbe in una colossale campagna di sensibilizzazione sul rischio di MTS: finalmente le persone “normali” saprebbero di essere a rischio pure loro, e magari scoprirebbero di essersene prese già due o tre… e raderebbe al suolo anche lo stigma: se tutti sanno di essere tutti a rischio, lo spazio per i pregiudizi si riduce, e di tanto.
Test per le MTS per tutti, sempre e comunque ogni volta che è possibile: questa dovrebbe essere una battaglia delle nostre associazioni!
I pazienti del pronto soccorso del “St Thomas Hospital” saranno automaticamente sottoposti al test per l'HIV durante le analisi del sangue nel tentativo di aiutare la diagnosi di persone che non sono consapevoli del loro status. Il “St Thomas Hospital” sarà il primo ospedale nel Regno Unito ad adottare questo nuovo approccio proattivo: testare anche per l'HIV i pazienti in emergenza come parte degli esami del sangue di routine diverrà una pratica standard.
Ogni paziente di età superiore ai 16 anni che sia sottoposto a esami del sangue sarà contestualmente testato per l'HIV, a meno che non scelga di non fare questo test.
Si spera che l'inserimento di test HIV negli screening di routine del sangue contribuirà ad identificare il gran numero di persone affette da HIV che non sono consapevoli del loro status.
Si pensa che circa 107.800 persone vivano con l'HIV nel Regno Unito, e che di questi il 24% non sia diagnosticato.
Il Medico responsabile per l'HIV al “Guy’s and St Thomas”, il dottor Nick Larbalestier, ha detto: "La normalizzazione del test per l’HIV senza dubbio salverà vite umane. Così come usiamo esami del sangue per verificare la presenza di altre condizioni mediche come il diabete, sappiamo che i test di routine per l'HIV identificheranno i casi non diagnosticati.
Le persone con HIV sono in grado di vivere una vita lunga e sana, ma questo dipende dalla diagnosi tempestiva e dal fatto che ricevano il trattamento specialistico di cui hanno bisogno.
Questo è il motivo per cui è così importante per aumentare i tassi di rilevamento dell’infezione."
Nell'ambito della procedura, tutti i pazienti riceveranno un opuscolo che spiega il motivo per cui il test di routine si svolge, e risultati saranno disponibili entro 48 ore.
Il Dr. Michael Brady, direttore medico presso il Terrence Higgins Trust, dice: "È bello sentire che al pronto soccorso del “Guy’s and St Thomas” stanno iniziando il test HIV di routine. I tassi di HIV non diagnosticato e diagnosi tardiva restano inaccettabilmente alti nel Regno Unito e continuano a contribuire a malattie prevenibili, alla loro successiva trasmissione e a morti.
Sono sicuro che questo avrà solo un impatto positivo, in particolare in un settore di così alta prevalenza di HIV, e mi auguro che altri ospedali presto seguiranno il loro esempio.”
http://www.pinknews.co.uk/2015/07/21/nh ... blood-test
Raderemmo al suolo molte infezioni semplicemente scoprendole e curandole -dove possibile- o mettendo comunque i portatori a conoscenza del loro stato.
Sarebbe un intervento altamente costo-efficace, che tra l’altro si risolverebbe in una colossale campagna di sensibilizzazione sul rischio di MTS: finalmente le persone “normali” saprebbero di essere a rischio pure loro, e magari scoprirebbero di essersene prese già due o tre… e raderebbe al suolo anche lo stigma: se tutti sanno di essere tutti a rischio, lo spazio per i pregiudizi si riduce, e di tanto.
Test per le MTS per tutti, sempre e comunque ogni volta che è possibile: questa dovrebbe essere una battaglia delle nostre associazioni!
I pazienti del pronto soccorso del “St Thomas Hospital” saranno automaticamente sottoposti al test per l'HIV durante le analisi del sangue nel tentativo di aiutare la diagnosi di persone che non sono consapevoli del loro status. Il “St Thomas Hospital” sarà il primo ospedale nel Regno Unito ad adottare questo nuovo approccio proattivo: testare anche per l'HIV i pazienti in emergenza come parte degli esami del sangue di routine diverrà una pratica standard.
Ogni paziente di età superiore ai 16 anni che sia sottoposto a esami del sangue sarà contestualmente testato per l'HIV, a meno che non scelga di non fare questo test.
Si spera che l'inserimento di test HIV negli screening di routine del sangue contribuirà ad identificare il gran numero di persone affette da HIV che non sono consapevoli del loro status.
Si pensa che circa 107.800 persone vivano con l'HIV nel Regno Unito, e che di questi il 24% non sia diagnosticato.
Il Medico responsabile per l'HIV al “Guy’s and St Thomas”, il dottor Nick Larbalestier, ha detto: "La normalizzazione del test per l’HIV senza dubbio salverà vite umane. Così come usiamo esami del sangue per verificare la presenza di altre condizioni mediche come il diabete, sappiamo che i test di routine per l'HIV identificheranno i casi non diagnosticati.
Le persone con HIV sono in grado di vivere una vita lunga e sana, ma questo dipende dalla diagnosi tempestiva e dal fatto che ricevano il trattamento specialistico di cui hanno bisogno.
Questo è il motivo per cui è così importante per aumentare i tassi di rilevamento dell’infezione."
Nell'ambito della procedura, tutti i pazienti riceveranno un opuscolo che spiega il motivo per cui il test di routine si svolge, e risultati saranno disponibili entro 48 ore.
Il Dr. Michael Brady, direttore medico presso il Terrence Higgins Trust, dice: "È bello sentire che al pronto soccorso del “Guy’s and St Thomas” stanno iniziando il test HIV di routine. I tassi di HIV non diagnosticato e diagnosi tardiva restano inaccettabilmente alti nel Regno Unito e continuano a contribuire a malattie prevenibili, alla loro successiva trasmissione e a morti.
Sono sicuro che questo avrà solo un impatto positivo, in particolare in un settore di così alta prevalenza di HIV, e mi auguro che altri ospedali presto seguiranno il loro esempio.”
http://www.pinknews.co.uk/2015/07/21/nh ... blood-test