sospensione terapia
Re: sospensione terapia
Io non ho fatto le vacanze proprio, altro che vacanze terapeutiche
Battute a parte, sai che hai toccato un punto interessante? sono anni con se ne parla più, diverso tempo fa, ai tempi della TV a valvole, ricordo che c'era stato un thread sulla fattibilità della cosa, ma di qualcuno che abbia sospeso la terapia (e soprattutto di come è andata) non ricordo.
Come mai il tema è così caduto in desuetudine?
Beh, diciamoci la verità, perché a differenza di quelle estive e invernali, queste vacanze oramai non sono così fondamentali.
La vacanza terapeutica serve a dare al corpo la possibilità di recuperare le energie spese durante la terapia, è fondamentale nella terapia antitumorale, dove i farmaci hanno effetti collaterali pesanti, per esempio. Nella terapia antiretrovirale fortunatamente è proprio la strategia del “cocktail” tra più farmaci a basse dosi a rendere più tollerabile il trattamento. Se a questo aggiungiamo che ogni nuovo farmaco si caratterizza per un profilo di tollerabilità migliore di quello delle generazioni precedenti, comprendiamo che è più facile cambiare farmaci piuttosto che arrischiarsi a interrompere la terapia, anche per pochi mesi.
Sono sicuro che avrai letto il thread “Risultati studio START: iniziare ART *immediatamente*”, ecco, già personalmente non ho mai pensato di perdere il mio tempo e quello dei miei medici a sospendere per qualche mese la terapia solo per “vedere l’effetto che fa”, visto che tutto sommato la cosa più intollerabile della mia terapia è dover cercare di essere più o meno puntuali, poi, dopo avere letto i risultati dello studio START, le mie convinzioni sono diventate granitiche.
Il mio ragionamentno è semplice ma mi pare concreto: se le evidenze scientifiche mostrano che è indicato iniziare la terapia immediatamente dopo la diagnosi, che senso ha sospenderla successivamente?
Sono sicuro che ci sono casi speciali in cui per qualche motivo la terapia può (“deve”) essere sospesa, ma nella quasi totalità della popolazione trattata la HAART fa solo bene: azzera virtualmente la circolazione virale e di conseguenza fa crollare l’infiammazione da reazione del nostro sistema immunitario; gli effetti collaterali a lungo termine sono, appunto a lungo termine, gestibili e prevedibili e, quel che più importa, non saranno pochi mesi di interruzione della terapia a migliorarli, mentre in quei pochi mesi si rischia di riattivare il circolo perverso tra infezione ed effetti collaterali di questa che invece la terapia spazza via.
In definitiva, credo che si parli oramai poco e niente di vacanze terapeutiche perché non si tratta solo di sospendere dei farmaci, ma di passare a una fase del percorso terapeutico più accidentata di quella in cui la persona con HIV prende la sua bella pastiglia e si fa gli affari suoi, insomma tanta fatica per niente, e pure con qualche rischio per il paziente e per il medico che “ci sta”…
Ciao!

Battute a parte, sai che hai toccato un punto interessante? sono anni con se ne parla più, diverso tempo fa, ai tempi della TV a valvole, ricordo che c'era stato un thread sulla fattibilità della cosa, ma di qualcuno che abbia sospeso la terapia (e soprattutto di come è andata) non ricordo.
Come mai il tema è così caduto in desuetudine?
Beh, diciamoci la verità, perché a differenza di quelle estive e invernali, queste vacanze oramai non sono così fondamentali.
La vacanza terapeutica serve a dare al corpo la possibilità di recuperare le energie spese durante la terapia, è fondamentale nella terapia antitumorale, dove i farmaci hanno effetti collaterali pesanti, per esempio. Nella terapia antiretrovirale fortunatamente è proprio la strategia del “cocktail” tra più farmaci a basse dosi a rendere più tollerabile il trattamento. Se a questo aggiungiamo che ogni nuovo farmaco si caratterizza per un profilo di tollerabilità migliore di quello delle generazioni precedenti, comprendiamo che è più facile cambiare farmaci piuttosto che arrischiarsi a interrompere la terapia, anche per pochi mesi.
Sono sicuro che avrai letto il thread “Risultati studio START: iniziare ART *immediatamente*”, ecco, già personalmente non ho mai pensato di perdere il mio tempo e quello dei miei medici a sospendere per qualche mese la terapia solo per “vedere l’effetto che fa”, visto che tutto sommato la cosa più intollerabile della mia terapia è dover cercare di essere più o meno puntuali, poi, dopo avere letto i risultati dello studio START, le mie convinzioni sono diventate granitiche.
Il mio ragionamentno è semplice ma mi pare concreto: se le evidenze scientifiche mostrano che è indicato iniziare la terapia immediatamente dopo la diagnosi, che senso ha sospenderla successivamente?
Sono sicuro che ci sono casi speciali in cui per qualche motivo la terapia può (“deve”) essere sospesa, ma nella quasi totalità della popolazione trattata la HAART fa solo bene: azzera virtualmente la circolazione virale e di conseguenza fa crollare l’infiammazione da reazione del nostro sistema immunitario; gli effetti collaterali a lungo termine sono, appunto a lungo termine, gestibili e prevedibili e, quel che più importa, non saranno pochi mesi di interruzione della terapia a migliorarli, mentre in quei pochi mesi si rischia di riattivare il circolo perverso tra infezione ed effetti collaterali di questa che invece la terapia spazza via.
In definitiva, credo che si parli oramai poco e niente di vacanze terapeutiche perché non si tratta solo di sospendere dei farmaci, ma di passare a una fase del percorso terapeutico più accidentata di quella in cui la persona con HIV prende la sua bella pastiglia e si fa gli affari suoi, insomma tanta fatica per niente, e pure con qualche rischio per il paziente e per il medico che “ci sta”…
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Re: sospensione terapia
Sono d accordo purtroppo la haart non guarisce anche se ti salva la vita in realtà era una curiosità clinica. Pensavo che ci fosse qualcuno con tale esperienza
Re: sospensione terapia
forse c'era un nostro iscritto di qualche anno fa, ma se è lui so per certo che è tornato in terapia...
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Re: sospensione terapia
io sarei curioso però più che altro per capire chi potrebbe essere un potenziale post treatment controller, ovvero coloro che trattati per due o più anni poi si decide di sospendere e controllare se un fisico ce la fa da solo a mantenere la viremia bassa o non rilevabile .
se non ti staccano mai come fanno a sapere chi di noi potrebbe esserlo con beneficio per la salute dello stesso e per le casse dello stato?
se non ti staccano mai come fanno a sapere chi di noi potrebbe esserlo con beneficio per la salute dello stesso e per le casse dello stato?