Ogni persona ha una propria reazione

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
vasoverde
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Ogni persona ha una propria reazione

Messaggio da vasoverde » venerdì 11 settembre 2015, 13:12

Ciao ragazzi, sono appena tornato dalla mia periodica visita/ prelievo. Sono grosso modo nelle condizioni di vito83 dal punto di vista della scoperta della mia sieropositività.' Nonostante questo oggi il dottore mi ha prescritto altri 6 mesi di truvada prezista norvir. La scorsa volta , 3 mesi fa, era lui per una riduzione a 2 farmaci a cui io mi sono opposto per una maggiore sicurezza riguardo la mia contagiosita' . Stamane il cambio rotta dell'infettivologo riguardo la prosecuzione per intero della terapia. Le analisi di 3 mesi fa citavano 580 cd4 e 14 di viremia , quelle precedenti 700 cd4 e viremia non rilevabile. Ho chiesto cosa significasse il dato 14 per ascoltare una spiegazione e mi ha detto che gli strumenti attuali rintracciano anche virus morto, tracce, ossia ho pensato ai risvegli di reservoir che fanno la loro buttata e vengono subito uccisi. Dalla sua spiegazione mi sembra fi aver intuito che l'obiettivo e' quello di continuare con questa modslita' per approfondire la possibilita' di eliminaxione dei reservoir dove possibile. Tutta sta storia fa sicuramente qualche buco ma volevo cmq cindividerla. La % e' sempre 30. A giorni i risultati di questa mattina. Ciao



Blast
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Re: Ogni persona ha una propria reazione

Messaggio da Blast » venerdì 11 settembre 2015, 14:30

vito non è in terapia, è uno dei fortunati che hanno beccato in tempo l'infezione e hanno fatto un'interruzione di terapia


CIAO GIOIE

vasoverde
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Re: Ogni persona ha una propria reazione

Messaggio da vasoverde » venerdì 11 settembre 2015, 14:34

Ma io come vito ho diagnosticato la sieropositivita' in sieroconversione ed ho iniziato la terapia non piu' tardi da 3 mesi dal contagio .



rospino
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Re: Ogni persona ha una propria reazione

Messaggio da rospino » venerdì 11 settembre 2015, 14:38

vasoverde ha scritto:Ma io come vito ho diagnosticato la sieropositivita' in sieroconversione ed ho iniziato la terapia non piu' tardi da 3 mesi dal contagio .
C'è comunque una grande differenza tra iniziarla un mese dopo e tre mesi dopo. E anche solo pochi giorni possono fare la differenza... La sospensione della terapia dopo l'inizio in fase acuta non è cosa permessa a tutti, anzi. A quanto pare ci sono anche specifiche peculiarità del sistema immunitario da prendere in considerazione.


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vasoverde
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Re: Ogni persona ha una propria reazione

Messaggio da vasoverde » sabato 12 settembre 2015, 12:59

Ciao Rospino, le tempistiche sono , sieroconversione 3 settimane , test + risultato, 10 gg, verifica 5gg, prima visita + esami 15gg , seconda visita per risultati e decisioni 10g quindi inizio terapia. Avevo 3.000.0000 di viremia diagnosticata al secondo test! Penso anch'io che ogni giorno e' importante , ma se e' cosi allora non e' chiaro ai medici perche' avrebbero potuto accelerare le ultime fasi.



rospino
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Re: Ogni persona ha una propria reazione

Messaggio da rospino » sabato 12 settembre 2015, 14:07

vasoverde ha scritto:Ciao Rospino, le tempistiche sono , sieroconversione 3 settimane , test + risultato, 10 gg, verifica 5gg, prima visita + esami 15gg , seconda visita per risultati e decisioni 10g quindi inizio terapia. Avevo 3.000.0000 di viremia diagnosticata al secondo test! Penso anch'io che ogni giorno e' importante , ma se e' cosi allora non e' chiaro ai medici perche' avrebbero potuto accelerare le ultime fasi.
Tieni presente che nelle Linee guida italiane (aggiornate a fine 2014) non c'è scritto niente sulla tempistica di inizio in fase acuta né sui PTCs ("Post-Treatament Controllers"), ma semplicemente quanto segue.
Per quanto riguarda l’infezione primaria, la terapia antiretrovirale è raccomandata nel paziente con infezione acuta o recente (recente: da intendersi entro i sei mesi dal possibile episodio a rischio o sindrome retrovirale acuta), in quanto tale fase di malattia appare non soltanto un’opportunità unica d’intervento nel corso della storia clinica della malattia da HIV, ma anche in quanto sono i soggetti in questa fase clinica a trasmettere maggiormente l’infezione.
Quindi nessun medico potrà mai assumersi la responsabilità di dare priorità a chi è in fase acuta, a meno che non ci siano degli specifici protocolli in quella struttura, oppure di garantirti una sospensione, una monoterapia o una biterapia, etc. Tutto si valuta in corso d'opera, tenendo conto delle informazioni disponibili e dei valori di partenza (una CV di 3 milioni, anche se in fase acuta, è comunque un valore davvero alto).
Considera infine che i soggetti PTCs di lunga data, divenuti oggetto di studi scientifici dettagliati e approfonditi, non sono poi moltissimi. Anche se ci sono già molti studi pubblicati (vedi questo thread: http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=24&t=1492 ), sicuramente nei prossimi anni si aggiungeranno nuove importanti informazioni.



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