Stigma
Stigma
E' il problema che ci affligge sopratutto all'inizio.. Poi si impara e si passa molto tempo su questo sito e magari non si approfondiscono alcune relazioni, probabilmente anche inconsapevolmente.
Sul caso di Brescia si fanno lunghi battibecchi e se ne possono fare all'infinito tra sieropositivi, figuriamoci tra s+ ed s-. L'unica utilita' e' che abbiamo espresso la ns opinione nel mare delle opinioni.
Dovremmo e potremmo Direzionare insieme gli sforzi per fare qualcosa di concreto. Individuiamo un ente a cui devolvere l'8 per mille della nostra dichiarazione dei redditi e che si faccia carico di mettere in atto delle azioni concrete per aiutare il popolo degli s+ ad essere considerato per quello che e'.
Non vorrei che questo fosse l'unico luogo di sfogo che abbiamo per il resto dei ns giorni.
Ghe a femo a far calcossa o pacioemo tutta a vita? ( il mio coming out veneto)
Il bacino di utenza non sara' enorme ma e' dalle piccole cose che si comincia.
Sul caso di Brescia si fanno lunghi battibecchi e se ne possono fare all'infinito tra sieropositivi, figuriamoci tra s+ ed s-. L'unica utilita' e' che abbiamo espresso la ns opinione nel mare delle opinioni.
Dovremmo e potremmo Direzionare insieme gli sforzi per fare qualcosa di concreto. Individuiamo un ente a cui devolvere l'8 per mille della nostra dichiarazione dei redditi e che si faccia carico di mettere in atto delle azioni concrete per aiutare il popolo degli s+ ad essere considerato per quello che e'.
Non vorrei che questo fosse l'unico luogo di sfogo che abbiamo per il resto dei ns giorni.
Ghe a femo a far calcossa o pacioemo tutta a vita? ( il mio coming out veneto)
Il bacino di utenza non sara' enorme ma e' dalle piccole cose che si comincia.
Re: Stigma
L'idea è lodevole ma a mio avviso non fattibile. Te l'immagini i dipendenti come me che compilano la dichiarazione dei redditi mettendo un ente che si occupa di HIV come ente a cui destinare l'8x1000. E comunque, teoricamente, questi enti già esistono (LILA e compagnia bella).
Che poi la LILA non servi a nulla è altro discorso...
Creare un nuovo ente è difficoltoso. Il problema è il coming out.
È come per la questione gay. C'è bisogno di gente che fa coming out. Di gente che ci mette la faccia.
In quanti sono disposti?
A questo punto meglio collaborare con la LILA oppure fare di HIVForum un'associazione stile LILA.
Rocco80
---------------
Don't give up!
Che poi la LILA non servi a nulla è altro discorso...
Creare un nuovo ente è difficoltoso. Il problema è il coming out.
È come per la questione gay. C'è bisogno di gente che fa coming out. Di gente che ci mette la faccia.
In quanti sono disposti?
A questo punto meglio collaborare con la LILA oppure fare di HIVForum un'associazione stile LILA.
Rocco80
---------------
Don't give up!
Don't give up!
Re: Stigma
Con la dichiarazione on line che ho fatto diventa tutto anonimo per conoscenti...
Pertanto il problema della dichiarazione si puo' superare.
Pertanto il problema della dichiarazione si puo' superare.
Re: Stigma
Associazioni ?
Secondo me bastano quelle che ci sono già , l'unico modo per far cambiare le associazioni e' entrarci attraverso le regole staturarie e muoverle per fini giusti e comuni , solo che ci vorrebbe troppo tempo è troppi sforzi !
Eventualmente il sindaco c'è lo abbiamo già : rospo for president
Quello che dici è' veramente lodevole ma credo che a parte le associazioni e gli 8 x1000 si potrebbe pensare comunque di creare qualcosa ad ok che possa funzionare.
Per prima cosa dovremmo pensare se l'attività deve essere mirata a difendere i diritti dei sieropositivi o a combattere i possibili contagi.
L'unicA che può rispondere a queste domande è la blastessa .... Si potrebbe coinvolgere pure uffa che mi sembra nu brav guadione
Secondo me bastano quelle che ci sono già , l'unico modo per far cambiare le associazioni e' entrarci attraverso le regole staturarie e muoverle per fini giusti e comuni , solo che ci vorrebbe troppo tempo è troppi sforzi !
Eventualmente il sindaco c'è lo abbiamo già : rospo for president

Quello che dici è' veramente lodevole ma credo che a parte le associazioni e gli 8 x1000 si potrebbe pensare comunque di creare qualcosa ad ok che possa funzionare.
Per prima cosa dovremmo pensare se l'attività deve essere mirata a difendere i diritti dei sieropositivi o a combattere i possibili contagi.
L'unicA che può rispondere a queste domande è la blastessa .... Si potrebbe coinvolgere pure uffa che mi sembra nu brav guadione

Re: Stigma
Focalizziamoci sullo stigma .... Potremmo fare esplicita richiesta alle associazioni gia' esistenti, senza inventare nulla di nuovo, con un contratto che preveda la pubblicazione di certi slogan di fronte ad una promozione esplicita attraverso questo sito.
Un'autodichiarazione interna potrebbe stimare il raccolto ... Da consegnare all'associazione per le future contrattazioni.
Se nessuno ascolta si puo' anche studiare una soluzione diversa.
Un'autodichiarazione interna potrebbe stimare il raccolto ... Da consegnare all'associazione per le future contrattazioni.
Se nessuno ascolta si puo' anche studiare una soluzione diversa.
Re: Stigma
Le associazione negli ultimi trent'anni si sono solo preoccupate di vendere bonsai o quant'altro, per mantenere in piedi le loro strutture gerarchiche, quindi non venitemi a raccontare che da un giorno all'altro si occupino delle persone sieropositive.
Re: Stigma
Ciao cari,
devo dire la verità: non ho capito quasi nulla di quel che avete scritto, ma credo ciò sia da addebitarsi alla diffusione dei telefonini, che ha molto danneggiato la possibilità di scrivere dei testi lunghi in maniera decente.
In ogni modo, per quello che ho capito, sono perplesso.
Combattere lo stigma è un po’ come combattere contro il vento, neppure contro i mulini a vento.
Combattere contro il vento si può: mio nonno aveva piantato tanti bei cipressoni intorno al suo campo, divenuti altissimi ed efficaci frangivento… ma ci mise decenni.
Al di là delle “parabole di Uffa”, l’obiettivo è impegnativo: cambiare le forme mentali.
Servono una strategia, un obiettivo, dei mezzi e tanta tanta costanza.
Noi siamo un forum, cioè un sito internet dove la gente si iscrive, inserisce articoli e/o risponde e quando si stufa se ne va.
Di solito senza neppure salutare.
Questo per spiegare che la nostra “struttura” è veramente la meno coerente con questo tipo di obiettivi di lungo termine.
Detto questo, anche sulle nostre pagine si è scritto e si scrive su questo argomento, e forse qualcosa è stato letto anche dalle nostre associazioni, che recentemente hanno iniziato a prendere posizione, come nel caso di Valentino T.
ANLAIDS: http://www.anlaidsonlus.it/persone-in-tutto/
LILA: http://www.lila.it/it/lila-dice/738-valentino-articolo
Inoltre, questa sezione del sito "Parlare Civile" è stata creata dalla LILA: http://www.parlarecivile.it/argomenti/hivaids.aspx
Con tutti i limiti delle associazioni, e le difficoltà di un tema così sfuggente, forse si sono accorte che la qualità della vita dei sieropositivi non passa solo attraverso le pastiglie, e forse si stanno iniziando a muovere nel verso giusto.
Quali siano i mezzi più adatti non lo saprei al momento, fuori da questo Paese di buzzurri il coming out come sieropositivi accade, anche se forse le proporzioni non sono quelle che a noi sembrano, neppure in paesi dove apparentemente già il coming out come gay è più facile.
Come si possono sostenere le associazioni in questa loro evoluzione? Affiancandole, stimolandole, segnalando loro le cose indegne e ringraziandole quando muovono il mouse per fare qualcosa.
Se siete particolarmente soddisfatti potete dare il vostro cinque per mille (l’otto per mille è quello che si dà alle religioni), con una procedura quasi anonima, perché dovete solo indicare il codice fiscale dell’ente che volete sostenere.
devo dire la verità: non ho capito quasi nulla di quel che avete scritto, ma credo ciò sia da addebitarsi alla diffusione dei telefonini, che ha molto danneggiato la possibilità di scrivere dei testi lunghi in maniera decente.
In ogni modo, per quello che ho capito, sono perplesso.
Combattere lo stigma è un po’ come combattere contro il vento, neppure contro i mulini a vento.
Combattere contro il vento si può: mio nonno aveva piantato tanti bei cipressoni intorno al suo campo, divenuti altissimi ed efficaci frangivento… ma ci mise decenni.
Al di là delle “parabole di Uffa”, l’obiettivo è impegnativo: cambiare le forme mentali.
Servono una strategia, un obiettivo, dei mezzi e tanta tanta costanza.
Noi siamo un forum, cioè un sito internet dove la gente si iscrive, inserisce articoli e/o risponde e quando si stufa se ne va.
Di solito senza neppure salutare.
Questo per spiegare che la nostra “struttura” è veramente la meno coerente con questo tipo di obiettivi di lungo termine.
Detto questo, anche sulle nostre pagine si è scritto e si scrive su questo argomento, e forse qualcosa è stato letto anche dalle nostre associazioni, che recentemente hanno iniziato a prendere posizione, come nel caso di Valentino T.
ANLAIDS: http://www.anlaidsonlus.it/persone-in-tutto/
LILA: http://www.lila.it/it/lila-dice/738-valentino-articolo
Inoltre, questa sezione del sito "Parlare Civile" è stata creata dalla LILA: http://www.parlarecivile.it/argomenti/hivaids.aspx
Con tutti i limiti delle associazioni, e le difficoltà di un tema così sfuggente, forse si sono accorte che la qualità della vita dei sieropositivi non passa solo attraverso le pastiglie, e forse si stanno iniziando a muovere nel verso giusto.
Quali siano i mezzi più adatti non lo saprei al momento, fuori da questo Paese di buzzurri il coming out come sieropositivi accade, anche se forse le proporzioni non sono quelle che a noi sembrano, neppure in paesi dove apparentemente già il coming out come gay è più facile.
Come si possono sostenere le associazioni in questa loro evoluzione? Affiancandole, stimolandole, segnalando loro le cose indegne e ringraziandole quando muovono il mouse per fare qualcosa.
Se siete particolarmente soddisfatti potete dare il vostro cinque per mille (l’otto per mille è quello che si dà alle religioni), con una procedura quasi anonima, perché dovete solo indicare il codice fiscale dell’ente che volete sostenere.
HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info
Re: Stigma
Ciao Uffa,
Sul fatto dei telefonini ti do pienamente ragione, soprattutto quando sono vecchiotti con le schermo piccolo che non ti permette di vedere le frasi che scrivi per intero.
Combattere il vento come dici te, è difficile e ci vuole tempo, ma i cipressi crescono. Noi potremmo perlomeno piantarne uno!
Come ? Discutiamone .
Tu pensi che il forum Abbia la capacità di coinvolgere 50 persone all'anno ? Penso di si. Potrebbe essere un piccolo passo. Il 5 per mille potrebbe essere una cifra significativa e sufficiente per stimolare un investimento da parte di una associazione finanziabile attraverso la dichiarazione dei redditi ,per compiere un'azione volta a combattere lo stigma. Bisognerebbe individuare un'associazione disposta ad aprire un dialogo e proporre la promozione della devoluzione del5permille a fronte di un'azione concordata con 'noi'.
.
Sul fatto dei telefonini ti do pienamente ragione, soprattutto quando sono vecchiotti con le schermo piccolo che non ti permette di vedere le frasi che scrivi per intero.
Combattere il vento come dici te, è difficile e ci vuole tempo, ma i cipressi crescono. Noi potremmo perlomeno piantarne uno!
Come ? Discutiamone .
Tu pensi che il forum Abbia la capacità di coinvolgere 50 persone all'anno ? Penso di si. Potrebbe essere un piccolo passo. Il 5 per mille potrebbe essere una cifra significativa e sufficiente per stimolare un investimento da parte di una associazione finanziabile attraverso la dichiarazione dei redditi ,per compiere un'azione volta a combattere lo stigma. Bisognerebbe individuare un'associazione disposta ad aprire un dialogo e proporre la promozione della devoluzione del5permille a fronte di un'azione concordata con 'noi'.
.
Re: Stigma
Purtroppo questi messaggi restano all'interno delle associazioni, vengono letti (quasi) esclusivamente da persone sieropositive, o dagli adetti ai lavori, per questo li definisco fini a se stessi. La maggior parte degli italiani non sa neppure cos'è la Lila, (l'Anlaids lo capiscono dal nome). Messaggi che non arriveranno mai al mio vicino di casa, al fruttivendolo in piazza, alla maggioranza degli italiani. Se non si parla più di hiv, se dopo anni la parola preservativo resta ancora un tabù, parlare di discriminazione e stigma (anche questa è una parola che molti italiani non sanno neppure cosa significa) è utopia pura in un paese come questo dove l'ignoranza regna sovrana, dove soprattutto uno Stato straniero di pochi Km2 riesce ad influenzare e censurare ogni tipo di politica moralista.uffa2 ha scritto:
ANLAIDS: http://www.anlaidsonlus.it/persone-in-tutto/
LILA: http://www.lila.it/it/lila-dice/738-valentino-articolo
Inoltre, questa sezione del sito "Parlare Civile" è stata creata dalla LILA: http://www.parlarecivile.it/argomenti/hivaids.aspx
Anni fa in molti paesi africani gruppi di volontari hanno raggiunto i villaggi più sperduti e con la collaborazione dei capi villaggi e degli sciamani locali hanno fatto un lavoro capillare radunando la popolazione e spiegando loro cos'è l'hiv, cos'è l'aids, come si propaga, l'uso del preservativo con parole semplici e (senza offesa) a prova di stupido. Un lavoro enorme che ha portato non pochi successi, non solo nella prevenzione, ma anche sulla discriminazione. L'informazione è sempre la chiave del successo quando non resta chiacchiera e viene trasformata in fatti concreti e in questo caso senza impedimenti moralisti. E purtroppo questo è il paese delle chiacchiere, delle polemiche e del moralismo, mentre in Africa lo hanno fatto, senza internet, senza televisione, con i pochi mezzi di informazione che possiedono, ma parlando alla gente.
In questo paese tecnocratico, dove l'informazione ti raggiunge anche al gabinetto, a parte qualche sporadica campagna (una in particolare pessima che ha incrementato discriminazione e stigma) negli anni dell'emergenza, non siamo stati in grado, non abbiamo voluto, non è stato permesso, farlo. C'è stato un momento in cui le aziende territoriali di prevenzione (quelle che fanno i pap test o i test per il tumore al colon) avevano iniziato (almeno dalle mie parti) un programma di informazione nelle scuole, poi tutto si è arenato. Vuoi per la mancanza di fondi, vuoi perché per spiegare l'aids ci vuole una base di educazione sessuale, e qui si toccava un tasto sensibile nell'educazione moralista di molti genitori, l'hiv è scomparso e dopo trent'anni per alcuni (più di alcuni) è rimasta ancora la malattia degli omosessuali e dei drogati. E prima di parlare di stigma si deve spiegare bene cos'è l'AIDS.
Riguardo alle associazioni, la mia impressione è che lavorino per sé stesse. Anni fa la Lila aveva fatto una bella campagna di prevenzione, ma è rimasta sul sito della Lila e riportata da altri siti per s+. Anche lo staff di Sieropositivo.it ha fatto dei filmati interessanti, ma invece di spedirli almeno il 1° dicembre ai giornali, sono rimasti sul loro sito, tutti a disposizioni di chi sieropositivo lo era già, quindi a cosa sono serviti? Da sole hanno palesemente dimostrato di non essere in grado di raggiungere la massa delle persone, ma solo il circolo chiuso dei sieropositivi. Ma anche di non essere in grado di spingere chi è in grado di farlo, come il Ministero della Salute attraverso gli organi di informazione. Senza contare che per aumentare la qualità della vita delle persone sieropositive, che teoricamente dovrebbero rappresentare, non ho mai visto un gran ché. Da me passano a raccogliere soldi una volta l'anno con i bonsai e gli altri fiori o frutta e poi basta.
A proposito di stigma, invito a leggere (chi non lo ha letto) "Stigma L'identità negata" di Erving Goffman.
Il libro si focalizza particolarmente sullo stigma subito dai malati mentali, ma non solo, anche su chi ha malformazioni fisiche o il colore della pelle diversa ecc. Il fatto che sia stato scritto in un'epoca quando l'hiv non esisteva non è molto importante per la comprensione dei meccanismi mentali che portano allo stigma in ogniuno di noi.
Re: Stigma
Si è cosi, tutti quei documenti provenienti da nps lila ecc come la stessa lila nps ecc sono conosciuti solo dai sieropositivi! Cioè sono cose che leggiamo inter nos...Che senso ha?
Io credo che servirebbe proprio un piano a livello statale di diffusione di notizie tramite mass media, ma tanto allo Stato che interessa sensibilizzare le persone? Tuttavia è tutto un circolo vizioso: la gente crede che l'hiv riguardi solo certe persone o il terzo mondo cosi scopa senza condom e discrimina chi sieropositivo lo è, poi qualcuno diventa s + e cosi via fino a quando non troveranno una cura. Cioè se facessero una campagna di sensibilizzazione avrebbe effetto anche in termini di prevenzione perchè si deve far capire alla gente che l'hiv può riguardare tutti
Io credo che servirebbe proprio un piano a livello statale di diffusione di notizie tramite mass media, ma tanto allo Stato che interessa sensibilizzare le persone? Tuttavia è tutto un circolo vizioso: la gente crede che l'hiv riguardi solo certe persone o il terzo mondo cosi scopa senza condom e discrimina chi sieropositivo lo è, poi qualcuno diventa s + e cosi via fino a quando non troveranno una cura. Cioè se facessero una campagna di sensibilizzazione avrebbe effetto anche in termini di prevenzione perchè si deve far capire alla gente che l'hiv può riguardare tutti