Reinfezioni da epatite C molto elevate tra uomini gay HIV+

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
uffa2
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Reinfezioni da epatite C molto elevate tra uomini gay HIV+

Messaggio da uffa2 » mercoledì 20 aprile 2016, 16:48

Queste sono brutte notizie, che cercano una spiegazione: un quarto dei pazienti che hanno eradicato l’HCV si reinfetta, e percentuali importanti si reinfettano una seconda, terza, quarta volta, il che significa arrivare a beccare l’HCV cinque volte nella vita.
Perché? Sinceramente non credo che ci si reinfetti perché ci si può curare. Ho l’idea che in questi casi ci si reinfetti per lo stesso motivo per cui ci si è infettati la prima volta: noncuranza di sé, fatalismo, pulsioni autodistruttive, e questo pone un interessante quesito, come gestire il fatto che un quarto di questa popolazione appare inevitabilmente a rischio, ed è un rischio.
È uno di quei fatti che pongono riflessioni su ciò che sta intorno al mondo delle malattie a trasmissione sessuale, un’inevitabile componente psicologica dietro alle condotte, che troppo spesso viene accantonata, perché non è comodo confrontarsi con tale realtà
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  • European HIV-Positive Gay Men Cured of Hepatitis C Are Reinfected at Very High Rate

    I risultati di un’analisi retrospettiva di coorte sulle reinfezioni da HCV condotta nell’ambito dell’ European AIDS Treatment Network (NEAT) su centri in Germania, Francia e Regno Unito ha mostrato che gli uomini HIV+ dell'Europa occidentale che hanno rapporti sessuali con altri uomini (MSM) e in cui era stata precedentemente eradicata l’infezione da epatice C presentano un tasso di reinfezione da HCV molto elevato e, a volte, ricontraggono il virus più volte.
    I risultati sono stati presentati al 51° International Liver Congress di Barcellona (13-17 Aprile 2016).
    In Europa occidentale, Stati Uniti e in Australia c’è una ben documentata, e crescente, epidemia di HCV a trasmissione sessuale tra gli MSM HIV+.
    Su 606 persone della coorte NEAT guarite dall’epatite C, il 24,6% (149 uomini) si è nuovamente infettato entro tre anni. Ventinove uomini si sono reinfettati una seconda volta, quattro una terza volta e una persona ha avuto una quarta reinfezione.
    Nel complesso, il tasso di nuove infezioni tra le persone guarite dall’epatite C era del 7,6% per anno. Il tasso di reinfezione era più alto tra coloro che erano stati trattati per il virus, 8,4% per anno, anziché tra coloro che avevano eradicato spontaneamente l’infezione da epatite C (4,6% per anno). In altri termini, chi aveva eradicato spontaneamente infezione da HCV aveva il 45% in meno di probabilità di una nuova infezione rispetto a chi aveva eradicato l’epatite C attraverso un trattamento farmacologico.
    Il tasso di reinfezione era più alto a Parigi, (21,8% per anno), e più basso ad Amburgo (5,04% per anno).
    Il tasso di seconda reinfezione è stato del 19,9% per anno.
    I ricercatori hanno sottolineato la necessità di strategie di prevenzione per evitare le reinfezioni da epatite C in questa popolazione, comprendo screening semestrali o trimestrali per il virus tra le persone con una precedente infezione.

    https://www.hepmag.com/article/european ... -high-rate


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Blast
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Re: Reinfezioni da epatite C molto elevate tra uomini gay HI

Messaggio da Blast » mercoledì 20 aprile 2016, 17:07

Secondo me la maggior parte (non tutti) si reinfettano perchè sono tr0ie :lol: :lol: :lol: :lol:


CIAO GIOIE

guy16
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Re: Reinfezioni da epatite C molto elevate tra uomini gay HI

Messaggio da guy16 » mercoledì 20 aprile 2016, 17:19

"noncuranza di sé, fatalismo, pulsioni autodistruttive"...concordo con Uffa2. Anche x Hiv avevo letto un articolo su POZ di uno psicologo (credo) che aveva verificato alte percentuali di s+ fra persone con disturbi psichici /emotivi (anche solo depressione) già presenti prima dell'infezione.



rosso80
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Re: Reinfezioni da epatite C molto elevate tra uomini gay HI

Messaggio da rosso80 » mercoledì 20 aprile 2016, 17:54

Confermo. Nel periodo in cui mi sono infettato ero un'autentica scheggia impazzita. Stavo attraversando un periodo di grossa insoddisfazione della mia vita (lavoro, affettività, ecc.) che ho riversato sul sesso.
A differenza, però, del passato, in cui mi proteggevo sempre ed evitavo certe situazioni, in quel periodo (parliamo di tre mesi buoni) ho avuto diversi rapporti a rischio. Sembrava che la stessi cercando. Ero caduto in un vortice autodistruttivo. Paradossalmente poi mi sono calmato e due settimane dopo ho avuto i sintomi da infezione acuta (rash, linfonodi, febbre, sudorazione, fortissimo prurito, ecc.).
E manco avevo collegato che si trattasse di Hiv. Quasi avessi rimosso quei mesi di follia pura.
Solo dopo, quando faccio analisi per capire che mi era successo (pensavo fosse una reazione allergica all'argumentil) e vedo i cd4 bassi, grazie a delle ricerche on line, capisco di che si trattava...
A mio avviso dobbiamo imparare ad amarci di più. Soprattutto noi gay.
Usiamo il sesso in maniera sbagliata, per tutta una serie di ragioni, anche sociali.
Più volte, dopo un incontro, ho sentito dentro di me una sensazione di vuoto.
Fare sesso non è sbagliato. Nemmeno avere avventure è sbagliato, ma spesso - negli incontri gay a seguito di chat o peggio ancora in saune, cruising e dark - manca proprio il rispetto per se stessi e per l'altro.
Reinfettati può essere anche semplice sfiga, per carità, ma forse si innesca un meccanismo autolesionismo che fa sì che molti gay - per tutta una serie di ragioni - non hanno rispetto della propria persona e della propria vita.
Questa malattia, però, la si può trasformare in una grande opportunità. È possibile vivere questa malattia imparando ad avere maggiore cura del proprio corpo e della propria anima. Questa maggiore cura, inevitabilmente, si riverserà anche nei rapporti umani.


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