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Fallimento virologico

Inviato: venerdì 23 settembre 2016, 8:41
da rosso80
Buongiorno a tutti.

Sono partito da una viremia di 700.000.
Dal test iniziale delle resistenze non si riscontra resistenza alcuna.
Terapia, a dieci settimane dal contagio, con Tivicay e Truvada.
Con questa terapia la viremia arriva a 50 senza mai scendere.
Poi cambio con Triumeq e la viremia inizia a salire:
50 --> 62 --> 118 --> 650

Appena raggiunti i 650 di viremia il mio medico mi chiama per farmi la Farmacoresistenza.
Se dalle resistenze non dovesse risultare nulla mi verrà fatto il calcolo della 'emivita dei farmaci su di me ed, in ultima analisi, un prelievo dal midollo per scongiurare l'ipotesi di attività celebrale, fonte di mutazioni, o almeno così ho capito.


1. Si può parlare di fallimento virologico o può essere un blip viremico?
2. come si risolvono generalmente queste situazioni? Con un cambio di terapia?
3. Il fatto che sto bevendo (per ragioni che non posso dire in pubblica) tre litri di acqua al giorno, potrebbe comportare il fatto che espello troppo velocemente il farmaco? Che io sappia questi farmaci, come tutto quello che entra nel nostro organismo, viene espulso con feci ed urine. Io ora faccio pipì praticamente sempre, quasi ogni ora. :D

Spero che possa fornire una risposta a questi miei interrogativi anche Dora :)

Grazie.

Re: Fallimento virologico

Inviato: venerdì 23 settembre 2016, 9:23
da rospino
Rosso, mi dispiace molto, vedrai che si risolverà anche questa. La risposta alla tua prima domanda è che molto probabilmente è un fallimento virologico; non è un blip viremico.
Queste situazioni si risolvono generalmente con un cambio di terapia, sì.
Preferirei comunque, per tua tranquillità, che ti rispondesse Dora, la quale è in grado di fornire rassicurazioni certamene più convincenti delle mie.
Mi raccomando... Don't give up!


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Re: Fallimento virologico

Inviato: venerdì 23 settembre 2016, 9:56
da flavioxx
Rosso, bisognerebbe conoscerti in toto per dare un "parere" fuori dalle righe. Affidati al tuo medico che ti segue e ti telefona a casa, in bocca al lupo

Re: Fallimento virologico

Inviato: venerdì 23 settembre 2016, 10:36
da admeto
rosso80 ha scritto:Buongiorno a tutti.

Sono partito da una viremia di 700.000.
Dal test iniziale delle resistenze non si riscontra resistenza alcuna.
Terapia, a dieci settimane dal contagio, con Tivicay e Truvada.
Con questa terapia la viremia arriva a 50 senza mai scendere.
Poi cambio con Triumeq e la viremia inizia a salire:
50 --> 62 --> 118 --> 650

Appena raggiunti i 650 di viremia il mio medico mi chiama per farmi la Farmacoresistenza.
Se dalle resistenze non dovesse risultare nulla mi verrà fatto il calcolo della 'emivita dei farmaci su di me ed, in ultima analisi, un prelievo dal midollo per scongiurare l'ipotesi di attività celebrale, fonte di mutazioni, o almeno così ho capito.


1. Si può parlare di fallimento virologico o può essere un blip viremico?
2. come si risolvono generalmente queste situazioni? Con un cambio di terapia?
3. Il fatto che sto bevendo (per ragioni che non posso dire in pubblica) tre litri di acqua al giorno, potrebbe comportare il fatto che espello troppo velocemente il farmaco? Che io sappia questi farmaci, come tutto quello che entra nel nostro organismo, viene espulso con feci ed urine. Io ora faccio pipì praticamente sempre, quasi ogni ora. :D

Spero che possa fornire una risposta a questi miei interrogativi anche Dora :)

Grazie.
Mi dispiace tanto, Rosso. Io non sono in grado di risponderti, ma ti mando un abbraccione [emoji8][emoji8]

Re: Fallimento virologico

Inviato: venerdì 23 settembre 2016, 10:49
da Dora
rosso80 ha scritto:Buongiorno a tutti.

Sono partito da una viremia di 700.000.
Dal test iniziale delle resistenze non si riscontra resistenza alcuna.
Terapia, a dieci settimane dal contagio, con Tivicay e Truvada.
Con questa terapia la viremia arriva a 50 senza mai scendere.
Poi cambio con Triumeq e la viremia inizia a salire:
50 --> 62 --> 118 --> 650

Appena raggiunti i 650 di viremia il mio medico mi chiama per farmi la Farmacoresistenza.
Se dalle resistenze non dovesse risultare nulla mi verrà fatto il calcolo della 'emivita dei farmaci su di me ed, in ultima analisi, un prelievo dal midollo per scongiurare l'ipotesi di attività celebrale, fonte di mutazioni, o almeno così ho capito.


1. Si può parlare di fallimento virologico o può essere un blip viremico?
2. come si risolvono generalmente queste situazioni? Con un cambio di terapia?
3. Il fatto che sto bevendo (per ragioni che non posso dire in pubblica) tre litri di acqua al giorno, potrebbe comportare il fatto che espello troppo velocemente il farmaco? Che io sappia questi farmaci, come tutto quello che entra nel nostro organismo, viene espulso con feci ed urine. Io ora faccio pipì praticamente sempre, quasi ogni ora. :D

Spero che possa fornire una risposta a questi miei interrogativi anche Dora :)

Grazie.
Rosso caro, io non sono un'esperta di resistenze (né di altro, per la verità). Ma, come a Rospino, anche a me non pare un blip, perché nel blip hai un innalzamento della viremia da irrilevabile a qualche centinaio di copie e poi un ritorno all'irrilevabilità. Qui, invece, sembra esserci una tendenza al rialzo. Però non vedo un balzo in alto della viremia a molte migliaia di copie, sembra quasi che la terapia sia efficace, ma non del tutto, come se ci fosse una resistenza parziale, magari a un solo farmaco.
Vediamo che dice il test delle resistenze, ma in ogni caso tu non crucciartene troppo: male che vada, cambi terapia, oppure basta riaggiustare un po' il tiro.
E no, non credo che l'acqua che bevi abbia diluito i farmaci. ;)

Re: Fallimento virologico

Inviato: venerdì 23 settembre 2016, 11:07
da pipotto
Rosso ti sono vicino insisti qualcosa non e al punto giusto vedrai che con una correzione che il tuo medico far' tutto ritornerà nella norma se serve qualcosa fai un fischio

Re: Fallimento virologico

Inviato: venerdì 23 settembre 2016, 11:56
da rosso80
Grazie amici.
Io sono insolitamente calmo. Mi sono scocciato oramai di entrare in ansia tutte le volte se no faccio veramente una vitaccia.
Di buono è che i cd4 aumentano (1040) e che non ho il ceppo 16 o 18 di HPV (il medico si era sbagliato a riferire).

Una domanda, però, mi sorge spontanea: com'è possibile che una persona che parte senza resistenze e che è sempre stato aderente per quasi un anno, sviluppi resistenze?
Quali meccanismi partecipano per un simile evento? Io pensavo che le resistenze si sviluppassero attraverso la non corretta assunzione dei farmaci.
Penso inoltre che avrò qualche resistenza a qualche componente del Triumeq, visto che anche prima prima avevo il dolutegravir insieme al Truvada e la viremia scendeva sempre.
Speriamo sia così. Non vorrei essermi giocato il dolutegravir :-D
Forse sarebbe stato meglio che si attendesse l'irrilevabilità per almeno sei mesi prima del cambio di terapia.

Re: Fallimento virologico

Inviato: venerdì 23 settembre 2016, 14:07
da Rob_Rob
Perche' hai cambiato terapia se tutto era ok? Cmq sembra Che la Tua bassa viremia non stia facendo Un fico secco ai cd4 Che Sono molto alti quindi fai bene a non preoccuparti :)

Re: Fallimento virologico

Inviato: venerdì 23 settembre 2016, 15:13
da pipotto
rosso ha chiesto tra l'altro:

3. Il fatto che sto bevendo (per ragioni che non posso dire in pubblica) tre litri di acqua al giorno, potrebbe comportare il fatto che espello troppo velocemente il farmaco? Che io sappia questi farmaci, come tutto quello che entra nel nostro organismo, viene espulso con feci ed urine. Io ora faccio pipì praticamente sempre, quasi ogni ora. :D

io ti rispondo di no nella maniera più assoluta anchio avendo problemi di ipertensione la faccio ogni mezzora ho a volte se la pressione sale la compressa mi porta a valori + normali quindi espulsione anche ogni 10 minuti di urine solo a volte questo, eppure la mia terapia isentress e truvada mi ha portato a migliorare notevolmente dai 17 ha 184 cd4 e viremia dai 470000 se ricordo bene a memoria a non rilevabile quindi da questo escludo la cosa magari l'infettivologo potrebbe confermarci

Re: Fallimento virologico

Inviato: venerdì 23 settembre 2016, 15:38
da skydrake
rosso80 ha scritto: Una domanda, però, mi sorge spontanea: com'è possibile che una persona che parte senza resistenze e che è sempre stato aderente per quasi un anno, sviluppi resistenze?
Quali meccanismi partecipano per un simile evento? Io pensavo che le resistenze si sviluppassero attraverso la non corretta assunzione dei farmaci.
.
È possibile, se la viremia non è azzerata.

Le resistenze si formano quando il virus riesce a completare più cicli di replicazione sotto la pressione selettiva degli antiretrovirali.

La selezione "darwiniana" dei ceppi mutanti resistenti è particolarmente rapida nell'HIV, il quale fa della capacità di mutare uno dei suoi punti di forza.
Mediamente avviene una mutazione ogni 5 cicli di replicazione. Stimando che in un paziente medio non sotto haart vi é una produzione giornaliera di più di un miliardo di virioni, implicando 10-100 milioni di cicli di replicazione, ne consegue che ogni giorno la produzione di milioni di virus mutanti:

It is estimated that up to 5 mutations may arise with each replication cycle [5]. The daily production of more than a billion new virions in a typical chronically infected patient implies that the virus undergoes 10–100 million rounds of replication daily, resulting in the rapid generation of viral progeny carrying every possible mutation throughout

Fonte:
http://cid.oxfordjournals.org/content/56/11/1667.full

Infatti, per scongiurare questo rischio, un tempo si preferiva fare sempre una terapia d'attacco più forte e, dopo almeno sei mesi di viremia azzerata, si provavano a fare semplificazioni.

Questo approccio invece sembra invece essere meno applicato, fin da quando sono usciti lo Stribild e l'Eviplera (due combinazioni non particolarmente forti) proposti anche come prima terapia a tutti. A Rosso addirittura una biterapia a viremia non azzerata.

La vecchia scuola invece era prima iniziare con antiretrovirali come Sustiva (la dovetti prendere per 10 mesi) o Kaletra, poi passare a terapie meno invasive. Se i CD4 erano bassi, sovente gli antiretrovirali prescritti erano quattro. Per contro, con tale approccio, molti sieropositivi si spaventavano talmente tanto (con il Kaletra si cagavano addosso anche letteralmente) che poi si davano alle terapie alternative e al negazionismo.