OggiScienza: PrEP e PEP prevenzione risorsa per ridurre HIV
OggiScienza: PrEP e PEP prevenzione risorsa per ridurre HIV
OggiScienza pubblica oggi un articolo dal titolo PrEP e PEP: la prevenzione come risorsa chiave per ridurre il contagio da HIV che affronta molti degli aspetti intorno a queste terapie, soprattutto la PrEP, ed è piuttosto interessante da leggere.
https://oggiscienza.it/2016/10/17/preve ... vada-prep/
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Re: OggiScienza: PrEP e PEP prevenzione risorsa per ridurre
Un paio di mesi fa aprii questo thread per segnalare un bell’articolo su PrEP e PEP. Il thread, come si può vedere, non ha avuto grande successo, fatte salve alcune intemperanze che hanno portato a un ban.
L’articolo invece non è passato inosservato, e ha vinto un premio: quello dedicato alla memoria di Riccardo Tomassetti, destinato ai migliori articoli di divulgazione scientifica scritti da giovani giornalisti (meno di trentacinque anni).
Elenora Degano, l’autrice di questo articolo, ha così ricevuto il Premio Speciale “Nuove prospettive in Virologia". Secondo la Giuria, l’Autrice «ha realizzato un articolo chiaro e scientificamente corretto che focalizza l’attenzione verso un argomento ancora non esplorato dal punto di vista divulgativo, specialmente in una fase in cui l’attenzione verso l’HIV è notevolmente calata da parte dei media».
Complimenti a Eleonora Degano, con l’augurio di cuore che continui a occuparsi di medicina in futuro: c’è bisogno di questa professionalità.
http://www.healthdesk.it/cronache/en-pl ... tomassetti
L’articolo invece non è passato inosservato, e ha vinto un premio: quello dedicato alla memoria di Riccardo Tomassetti, destinato ai migliori articoli di divulgazione scientifica scritti da giovani giornalisti (meno di trentacinque anni).
Elenora Degano, l’autrice di questo articolo, ha così ricevuto il Premio Speciale “Nuove prospettive in Virologia". Secondo la Giuria, l’Autrice «ha realizzato un articolo chiaro e scientificamente corretto che focalizza l’attenzione verso un argomento ancora non esplorato dal punto di vista divulgativo, specialmente in una fase in cui l’attenzione verso l’HIV è notevolmente calata da parte dei media».
Complimenti a Eleonora Degano, con l’augurio di cuore che continui a occuparsi di medicina in futuro: c’è bisogno di questa professionalità.
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Re: OggiScienza: PrEP e PEP prevenzione risorsa per ridurre
È brava la Degano, la seguo sempre su Oggi Scienza. E quell'articolo era fatto proprio bene, sono contenta che sia stata premiata, perché abbiamo un gran bisogno di giovani giornaliste scientifiche che sappiano scrivere con competenza di HIV.uffa2 ha scritto:L’articolo invece non è passato inosservato, e ha vinto un premio: quello dedicato alla memoria di Riccardo Tomassetti, destinato ai migliori articoli di divulgazione scientifica scritti da giovani giornalisti (meno di trentacinque).
Elenora Degano, l’autrice di questo articolo, ha così ricevuto il Premio Speciale “Nuove prospettive in Virologia". Secondo la Giuria, l’Autrice «ha realizzato un articolo chiaro e scientificamente corretto che focalizza l’attenzione verso un argomento ancora non esplorato dal punto di vista divulgativo, specialmente in una fase in cui l’attenzione verso l’HIV è notevolmente calata da parte dei media».
Complimenti a Eleonora Degano, con l’augurio di cuore che continui a occuparsi di medicina in futuro: c’è bisogno di questa professionalità.
http://www.healthdesk.it/cronache/en-pl ... tomassetti
E devo dire che sono anche contenta che la giuria del Premio Tomassetti quest'anno abbia evitato la immane figuraccia del 2014, quando premiarono il pessimo articolo di Rosita Rijtano sul vaccino di Andrieu: un articolo scopiazzato dal Washington Post, in cui l'unica parte originale era un richiamo totalmente fuori luogo al vaccino terapeutico di Caruso, e che non aveva minimamente colto che il lavoro di Andrieu era una mezza truffa, pubblicata su un predatory journal, con dati in buona parte taroccati, che è costato tempo e denaro smentire. E che poi - come avevamo predetto appena l'articolo uscì - è stato infatti smentito, finendo nella discarica della ricerca dopo avere illuso un bel po' di persone - con il compiaciuto aiuto di una pessima stampa.
Insomma, la giuria del Tomassetti nel 2014 scelse di premiare il plagio di un articolo che esaltava una ricerca truffaldina. Meno male che 'sta volta si sono ravveduti.
OggiScienza: PrEP e PEP prevenzione risorsa per ridurre HIV
La PREP (che ho difeso diverse volte qui sul forum) purtroppo con noi positivi è un argomento che fa poco presa, per il semplice fatto che è un lusso che possono permettersi (spero il prima possibile) solo i negativi.uffa2 ha scritto:Un paio di mesi fa aprii questo thread per segnalare un bell’articolo su PrEP e PEP. Il thread, come si può vedere, non ha avuto grande successo
Forse solo nel caso di coppia sierodiscordante potrebbe essere una soluzione che ci tocca da vicino, sebbene io - se avessi un fidanzato negativo - anziché fargli prendere il Teuvada, preferirei l'uso del condom che, abbinato all'irrilebabilità (che raggiungerò a breve! [emoji1]) penso sia più che sufficiente.
Scusa l'OT Uffa [emoji3]
Don't give up!
Re: OggiScienza: PrEP e PEP prevenzione risorsa per ridurre
Non è un OT, hai ragione, ma in parte.
La diffusione della cultura della PrEP si fonda sull’efficacia delle nostre terapie, e perciò sarebbe inestricabilmente associata al dato “undetectable=the new negative” e aiuterebbe molto la riduzione dello stigma.
Insomma credo che, al di là dei risultati clinici nei negativi, noi HIV+ siamo interessati tutti in prima persona su questo piano: dovremmo vedere la PrEP come un retrovirus che supera la corazza dei pregiudizi e li demolisce dall’interno.
La diffusione della cultura della PrEP si fonda sull’efficacia delle nostre terapie, e perciò sarebbe inestricabilmente associata al dato “undetectable=the new negative” e aiuterebbe molto la riduzione dello stigma.
Insomma credo che, al di là dei risultati clinici nei negativi, noi HIV+ siamo interessati tutti in prima persona su questo piano: dovremmo vedere la PrEP come un retrovirus che supera la corazza dei pregiudizi e li demolisce dall’interno.

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Re: OggiScienza: PrEP e PEP prevenzione risorsa per ridurre
Hai colto nel segno!!!!! Bravissimo.uffa2 ha scritto:Non è un OT, hai ragione, ma in parte.
La diffusione della cultura della PrEP si fonda sull’efficacia delle nostre terapie, e perciò sarebbe inestricabilmente associata al dato “undetectable=the new negative” e aiuterebbe molto la riduzione dello stigma.
Insomma credo che, al di là dei risultati clinici nei negativi, noi HIV+ siamo interessati tutti in prima persona su questo piano: dovremmo vedere la PrEP come un retrovirus che supera la corazza dei pregiudizi e li demolisce dall’interno.
Prep non solo esclude la possibilita' di trasmissione ma uccide lo stigma in quanto , per molti di quelli in prep, e' piu' safe avere rapporti sessuali con i S+ in trattamento rispetto a quelli che dicono/credono di essere S- ma non lo sono.
Sono stato recentemente in vacanza con un gruppo di amici e ognuno di noi aveva la pasticchina, poi vai a capire chi era truvada o chi era triumeq o Genvoya, nessuno si e' messo a chiedere o investigare

In USA (California di sicuro) la stigma era un problema meno rilevante (sempre problema era ed e' tuttora) ma la prep ha fatto fare un bel salto in avanti.
Da non dimenticare che molti degli str8 (sia uomini che donne) che hanno rapporti occasionali frequenti e che non usano condoms hanno accesso a prep, quindi lo stigma si affievolisce non solo in LGBT community ....
Re: OggiScienza: PrEP e PEP prevenzione risorsa per ridurre
Purtroppo ho notato che i più accesi critici della PrEP in Italia sono proprio le persone HIV positive e mi sono sempre chiesta perché non riescano a vedere l'enorme vantaggio che questo strumento avrebbe proprio per loro, specie per quelle che manifestano più preoccupazione per la discriminazione e lo stigma e vivono in modo molto nascosto la positività.Rob_Rob ha scritto:Hai colto nel segno!!!!! Bravissimo.uffa2 ha scritto:Non è un OT, hai ragione, ma in parte.
La diffusione della cultura della PrEP si fonda sull’efficacia delle nostre terapie, e perciò sarebbe inestricabilmente associata al dato “undetectable=the new negative” e aiuterebbe molto la riduzione dello stigma.
Insomma credo che, al di là dei risultati clinici nei negativi, noi HIV+ siamo interessati tutti in prima persona su questo piano: dovremmo vedere la PrEP come un retrovirus che supera la corazza dei pregiudizi e li demolisce dall’interno.
Prep non solo esclude la possibilita' di trasmissione ma uccide lo stigma in quanto , per molti di quelli in prep, e' piu' safe avere rapporti sessuali con i S+ in trattamento rispetto a quelli che dicono/credono di essere S- ma non lo sono.
Sono stato recentemente in vacanza con un gruppo di amici e ognuno di noi aveva la pasticchina, poi vai a capire chi era truvada o chi era triumeq o Genvoya, nessuno si e' messo a chiedere o investigare
In USA (California di sicuro) la stigma era un problema meno rilevante (sempre problema era ed e' tuttora) ma la prep ha fatto fare un bel salto in avanti
Siamo anni luce indietro rispetto alla California, ma in tanti sembra proprio non esserci la capacità di ragionare sulle cose.
Re: OggiScienza: PrEP e PEP prevenzione risorsa per ridurre
Cmq .... non so' come la situazione svilupperà anche qui.
Ora gilead sta spingendo il TAF quindi gli S+ che prendevano truvada stanno quasi tutti in transito verso TAF.
Un mio amico S- ha il marito S+ che ora e' con Genvoya spinto dall'infettivologo che gli ha detto di quanto questo tenofovir sua meglio del vecchio in termini di tossicità renale e altro.
Ebbene , il medico di base ha detto al mio amico S- che c'e' una probabilita' nulla che L'assicurazione accetti di pagare per il TAF per lui anche perche' non e' approvato negli S-.
Dunque credo che a lungo andare gli S- avranno piu' paura di prendere truvada a vita. Mi sembra che truvada abbia un grosso danno di immagine ( se vogliamo buttarla sul marketing).
Ora gilead sta spingendo il TAF quindi gli S+ che prendevano truvada stanno quasi tutti in transito verso TAF.
Un mio amico S- ha il marito S+ che ora e' con Genvoya spinto dall'infettivologo che gli ha detto di quanto questo tenofovir sua meglio del vecchio in termini di tossicità renale e altro.
Ebbene , il medico di base ha detto al mio amico S- che c'e' una probabilita' nulla che L'assicurazione accetti di pagare per il TAF per lui anche perche' non e' approvato negli S-.
Dunque credo che a lungo andare gli S- avranno piu' paura di prendere truvada a vita. Mi sembra che truvada abbia un grosso danno di immagine ( se vogliamo buttarla sul marketing).
OggiScienza: PrEP e PEP prevenzione risorsa per ridurre HIV
Beh se consideri che pure noi sieropositivi non vogliamo prenderlo per troppo tempo....
Per carità il farmaco che nn ti fa male in qualche modo non l'hanno ancora inventato.
Ma, mentre io che son positivo, se non prendo farmaci ho come prospettiva la morte, un negativo potrebbe risolvere la faccenda lasciandomi e mettendosi con un altro negativo.
Appena ho reiniziato a prendere il Truvada mi son misurato la famosa vitamina D. Sono immediatamente sceso sotto soglia in appena 3 settimane di Truvada.
È ottimo per trattare l'infezione ma al mio ragazzo non glielo farei prendere.
Gli dovrei dire di controllarsi anche periodicamente con analisi e tac almeno due volte l'anno.
Di prendere integratori come DiBase, ecc. per essere sicuro che non gli faccia male.
Accetterebbe? Non si spaventerebbe?
Io, se fossi innamorato, forse non accetterei io. Mi sentirei di costringerlo ad avvelenarsi pur di stare con me.
Forse lo mollerei e basta.
Dora ed Uffa, lo so che queste mie considerazioni per voi sono inappropriate quando si parla di prep.
Non mi fraintendere. Sto solo dicendo cosa proverei io per una persona che amo che pur di stare con un positivo come me deve intossicarsi con i farmaci tutti i giorni.
Per le coppie sierodiscordanti la soluzione allora è irrilevabilità e preservativo. Tutti dicono che è sicuro (vedi studio partner), ma sappiamo bene che nulla è sicuro al 100%.
I preservativi si possono rompere o comunque ci possono essere incidenti vari.... Ed inoltre la viremia può anche salite all'improvviso.
Per carità tutto è poco probabile, ma la possibilità c'è.
La verità è che se vuoi stare con un positivo e sei negativo, devi accettare l'idea che puoi infettarti. Sicuramente non capiterà mai se uno prende le dovute precauzioni, ma se - mentalmente - non accetti questa eventualità allora non si può.
E la prep, pur essendo uno strumento importante, non è esente da rischi.
Ripeto. Se amassi un uomo non accetterei l'idea che si deve prendere un osteoporosi solo per stare con me.
A me personalmente questo virus fa più male al cuore che al corpo.
Per carità il farmaco che nn ti fa male in qualche modo non l'hanno ancora inventato.
Ma, mentre io che son positivo, se non prendo farmaci ho come prospettiva la morte, un negativo potrebbe risolvere la faccenda lasciandomi e mettendosi con un altro negativo.
Appena ho reiniziato a prendere il Truvada mi son misurato la famosa vitamina D. Sono immediatamente sceso sotto soglia in appena 3 settimane di Truvada.
È ottimo per trattare l'infezione ma al mio ragazzo non glielo farei prendere.
Gli dovrei dire di controllarsi anche periodicamente con analisi e tac almeno due volte l'anno.
Di prendere integratori come DiBase, ecc. per essere sicuro che non gli faccia male.
Accetterebbe? Non si spaventerebbe?
Io, se fossi innamorato, forse non accetterei io. Mi sentirei di costringerlo ad avvelenarsi pur di stare con me.
Forse lo mollerei e basta.
Dora ed Uffa, lo so che queste mie considerazioni per voi sono inappropriate quando si parla di prep.
Non mi fraintendere. Sto solo dicendo cosa proverei io per una persona che amo che pur di stare con un positivo come me deve intossicarsi con i farmaci tutti i giorni.
Per le coppie sierodiscordanti la soluzione allora è irrilevabilità e preservativo. Tutti dicono che è sicuro (vedi studio partner), ma sappiamo bene che nulla è sicuro al 100%.
I preservativi si possono rompere o comunque ci possono essere incidenti vari.... Ed inoltre la viremia può anche salite all'improvviso.
Per carità tutto è poco probabile, ma la possibilità c'è.
La verità è che se vuoi stare con un positivo e sei negativo, devi accettare l'idea che puoi infettarti. Sicuramente non capiterà mai se uno prende le dovute precauzioni, ma se - mentalmente - non accetti questa eventualità allora non si può.
E la prep, pur essendo uno strumento importante, non è esente da rischi.
Ripeto. Se amassi un uomo non accetterei l'idea che si deve prendere un osteoporosi solo per stare con me.
A me personalmente questo virus fa più male al cuore che al corpo.
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