Pagina 1 di 4
duplice terapia
Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 11:15
da doctorsmile
avrei intenzione di chiedere la possibilità di passare alla terapia lamuvidina e doulutigravir, so che ancora e' in fase di studio la sua applicazione nei protocolli standard ma so che sta dando buoni risultati, io vorrei rischiare con il mio assenso e convincere l'infettivologo; secondo voi devo per forza essere in un trial di studio? qualsiasi infettivologo può farlo senza problemi legali ?
Re: duplice terapia
Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 13:05
da skydrake
Io sono in duplice terapia Dolutegravir+Lamivudina da circa ottobre 2015, senza essere inserito in nessun protocollo di sperimentazione.
Dal punto strettamente legale, è indispensabile che le singole molecole siano approvate, non la terapia, TUTTAVIA, prescrivere una terapia non approvata significa da parte dell'infettivologo e del reparto la presa in carico di una grandissima responsabilità. Se andasse male, potresti pure fargli causa. Oltre il mio infettivologo di cui riconosco la sua grande competenza e senso di responsabilità a tal punto da rischiare di rimanere coinvolto professionalmente se tutto andasse male, anche la Mussini a Modena prescrive da almeno un anno e mezzo quella biterapia, ma è una delle più grandi e autorevoli ricercatrici in Italia.
Viceversa, quando un mio amico, seguito in un centro medico di provincia, chiese alla sua infettivologa (dall'approccio molto tradizionale), di poter passare a quella terapia, reagì con una faccia stupefatta come se gli avesse appena chiesto di sc0pare con sua figlia...
Inviato dal mio SM-G800H utilizzando Tapatalk
Re: duplice terapia
Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 13:10
da rosso80
Doctorsmile io ti vedo un po' preoccupato riguardo il cambio di terapia.
Sei sicuro di voler provare con la biterapia, sebbene ugualmente efficace?
Fossi in te passerei al Triumeq.
Ma in tutto ciò il tuo infettivologo che dice?
Re: duplice terapia
Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 13:41
da Gabriel81
skydrake ha scritto:
Viceversa, quando un mio amico, seguito in un centro medico di provincia, chiese alla sua infettivologa (dall'approccio molto tradizionale), di poter passare a quella terapia, reagì con una faccia stupefatta come se gli avesse appena chiesto di sc0pare con sua figlia...
Inviato dal mio SM-G800H utilizzando Tapatalk
Che facevano l'amore con la figlia del dottore

Re: duplice terapia
Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 14:47
da oakson
skydrake ha scritto:Io sono in duplice terapia Dolutegravir+Lamivudina da circa ottobre 2015, senza essere inserito in nessun protocollo di sperimentazione.
Dal punto strettamente legale, è indispensabile che le singole molecole siano approvate, non la terapia, TUTTAVIA, prescrivere una terapia non approvata significa da parte dell'infettivologo e del reparto la presa in carico di una grandissima responsabilità. Se andasse male, potresti pure fargli causa. Oltre il mio infettivologo di cui riconosco la sua grande competenza e senso di responsabilità a tal punto da rischiare di rimanere coinvolto professionalmente se tutto andasse male, anche la Mussini a Modena prescrive da almeno un anno e mezzo quella biterapia, ma è una delle più grandi e autorevoli ricercatrici in Italia.
Viceversa, quando un mio amico, seguito in un centro medico di provincia, chiese alla sua infettivologa (dall'approccio molto tradizionale), di poter passare a quella terapia, reagì con una faccia stupefatta come se gli avesse appena chiesto di sc0pare con sua figlia...
Inviato dal mio SM-G800H utilizzando Tapatalk
A settembre dovrei passare da triumeq a dolutegravir + lamivudina
Come ti trovi?
Re: duplice terapia
Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 15:41
da Gabriel81
Secondo me se ci sono le condizioni è una figata, oltretutto parlavo con i ragazzi che la stanno prendendo qui al San Raffaele e si trovano tutti molto bene.
Re: duplice terapia
Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 16:21
da skydrake
oakson ha scritto:skydrake ha scritto:Io sono in duplice terapia Dolutegravir+Lamivudina da circa ottobre 2015, senza essere inserito in nessun protocollo di sperimentazione.
Dal punto strettamente legale, è indispensabile che le singole molecole siano approvate, non la terapia, TUTTAVIA, prescrivere una terapia non approvata significa da parte dell'infettivologo e del reparto la presa in carico di una grandissima responsabilità. Se andasse male, potresti pure fargli causa. Oltre il mio infettivologo di cui riconosco la sua grande competenza e senso di responsabilità a tal punto da rischiare di rimanere coinvolto professionalmente se tutto andasse male, anche la Mussini a Modena prescrive da almeno un anno e mezzo quella biterapia, ma è una delle più grandi e autorevoli ricercatrici in Italia.
Viceversa, quando un mio amico, seguito in un centro medico di provincia, chiese alla sua infettivologa (dall'approccio molto tradizionale), di poter passare a quella terapia, reagì con una faccia stupefatta come se gli avesse appena chiesto di sc0pare con sua figlia...
Inviato dal mio SM-G800H utilizzando Tapatalk
A settembre dovrei passare da triumeq a dolutegravir + lamivudina
Come ti trovi?
Benissimo, come se fosse acqua fresca (dopo il Sustiva tutto mi pare acqua fresca al confronto).
Tieni conto però che:
1) Non ho mai avuto picchi viremici in vita mia
2) Già la Lamivudina la avevo provata in passato e mi ero trovato bene
3) Ci sono andato per gradi: prima Tivicay (Dolutegravir)+ Truvada, poi tolto il TDF e sostituita la Emtricibatina con la Lamivudina (sono due molecole simili).
Re: duplice terapia
Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 17:24
da skydrake
Gabriel81 ha scritto:skydrake ha scritto:
Viceversa, quando un mio amico, seguito in un centro medico di provincia, chiese alla sua infettivologa (dall'approccio molto tradizionale), di poter passare a quella terapia, reagì con una faccia stupefatta come se gli avesse appena chiesto di sc0pare con sua figlia...
Che facevano l'amore con la figlia del dottore [emoji38]
Se i medici si attengono alle linee guida, non sono più perseguibili:
http://www.repubblica.it/salute/2017/02 ... 159459651/
Di converso, adesso sono meno propensi ad assumersi responsabilità.
Di solito chi lo fa ha il benestare del direttore sanitario ed ha una certa sicurezza ed esperienza in materia. Il mio infettivologo ha una lunga esperienza ed ha lavorato molto con comunità recupero tossicodipenti negli anni 80 e 90. Anzi, il suo difetto è prendere alla leggera le lamentele dei pazienti attuali, del resto normale per uno che gliene morivano a bizzeffe sotto gli occhi devastati da ulcere, sarcomi di Kaposi e cisti nel cervello.
Gli infettivologi degli ospedali di provincia che non hanno esercitato negli anni ottanta e novanta, quando quasi tutto era sperimentale, hanno più remore.
Re: duplice terapia
Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 19:19
da Blast
Ma su che base proponete ai vostri medici terapie non ancora approvate? Io non lo farei, anche solo per il fatto di non mettere una persona (un lavoratore) nelle condizioni di poter rischiare la propria carriera solo per un mio capriccio, o fargli assumere la responsabilità di un fallimento.
Che la biterapia dolutegravir-lamivudina stia andando molto bene nei trial clinici è cosa indubbia e di cui ci felicitiamo tutti, ma che dobbiamo mettere i medici che ci seguono in posizioni scomode solo perchè ci pare la cosa più giusta è altro discorso.
Se hai problemi con la tua terapia, ne parli col tuo medico, e vedi cosa ti propone. L'ultima parola è sempre la tua, le scelte/opzioni lasciale prendere a chi di dovere.
Skydrakessa, secondo me non è questione di remore o di anni 80 e 90, ma semplicemente di svolgere il proprio lavoro secondo la giusta etica e rispettando il codice deontologico e il giuramento di Ippocrate. E i medici più anziani probabilmente non sentono questa esigenza perchè hanno vissuto in un'epoca diversa da quella di adesso, in cui fioccano le denunce per malasanità al minimo errore.
Re: duplice terapia
Inviato: lunedì 22 maggio 2017, 20:48
da skydrake
Blast ha scritto:Ma su che base proponete ai vostri medici terapie non ancora approvate? Io non lo farei, anche solo per il fatto di non mettere una persona (un lavoratore) nelle condizioni di poter rischiare la propria carriera solo per un mio capriccio, o fargli assumere la responsabilità di un fallimento.
Che la biterapia dolutegravir-lamivudina stia andando molto bene nei trial clinici è cosa indubbia e di cui ci felicitiamo tutti, ma che dobbiamo mettere i medici che ci seguono in posizioni scomode solo perchè ci pare la cosa più giusta è altro discorso.
Se hai problemi con la tua terapia, ne parli col tuo medico, e vedi cosa ti propone. L'ultima parola è sempre la tua, le scelte/opzioni lasciale prendere a chi di dovere.
Skydrakessa, secondo me non è questione di remore o di anni 80 e 90, ma semplicemente di svolgere il proprio lavoro secondo la giusta etica e rispettando il codice deontologico e il giuramento di Ippocrate. E i medici più anziani probabilmente non sentono questa esigenza perchè hanno vissuto in un'epoca diversa da quella di adesso, in cui fioccano le denunce per malasanità al minimo errore.
Me lo ha proposto lui, come possibile terapia alternativa al Prezista, che tolleravo benissimo, ma mi stava facendo aumentare il colesterolo LDL a livelli altissimi.
Pensa che quella volta ero andato lì rassegnato a farmi prescrivere anche le statine. Invece all'ultimo ha proposto lo switch Tivicay + Truvada. Ai miei dubbi sul TDF, mi ha detto che si poteva anche togliere.