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Londra, aveva con sé farmaci antiretrovirali: ragazzo sieropositivo non può entrare al G-A-Y

Polemiche nella comunità LGBT di Londra: il celebre locale G-A-Y è finito nella bufera dopo aver respinto un ragazzo sieropositivo.

Oliver, ragazzo sieropositivo di 24 anni, è stato rimbalzato all’ingresso del locale perché aveva con sé due farmaci antiretrovirali: il Truvada e l’Efavirenz. Non sono servite le spiegazioni del giovane, che ha giustificato con dovizia di particolari la situazione: l’ingresso gli è stato negato. “Non puoi portare farmaci in un locale notturno” si è sentito ripetere.

Oliver, desideroso di trascorrere qualche ora di svago all’interno del locale, ha proposto allora ai buttafuori di gettare le pillole, ma il no è rimasto tale. Il ragazzo ha denunciato l’episodio a BuzzFeed: “Persino in aeroporto, quando mi chiedono che medicinali siano, mi prendono da parte per parlarne privatamente. In questo caso ero ancora in coda, di fronte a decine di clienti, ai miei amici e al personale: è stato umiliante, sono stato mortificato”.

E ha aggiunto: “Essendo un locale gay, nel momento in cui ti spiego che sono farmaci antiretrovirali la discussione dovrebbe finire. Credo siano degli irresponsabili. È un’ulteriore sfida che le persone sieropositive devono affrontare. Non andrò mai più al G-A-Y”.

Fonte: http://www.gay.it/attualita/news/londra ... ropositivo

Quando andavo io al GAY (7-8 anni fa) c'era una camionista che ci controllava prima di entrare. Ma i controlli non erano così in dettaglio al punto da beccarti pasticche. Ti palpeggiavano per vedere se avevi armi e basta.

A me il locale non piacque particolarmente.
Comunque che brutta cosa che hanno fatto. Dinanzi a tutti poi.
Lo stigma è presente anche - e soprattutto - tra noi gay.

rosso80 ha scritto:A me il locale non piacque particolarmente.
Comunque che brutta cosa che hanno fatto. Dinanzi a tutti poi.
Lo stigma è presente anche - e soprattutto - tra noi gay.

Il G-A-Y è un locale storico ma in lento declino da 15 anni.
L'intera zona attorno a Old Compton Street ormai è frequentata solo per lo shopping il pomeriggio, oppure anche di sera, ma per i suoi colorati locali queer e drag/bitchy queen.
Ormai la notte, quella veramente trasgressiva per chi cerca emozioni forti, è a Vauxhall.
È un quartiere molto più brutto e oscuro, ma con i night gay più hard, con le dungeon ben attrezzate, con locali leather/uniform/fisting/rubber/sadomaso.

Di quel locale ricordo solo il timbro che ti mettevano al braccio se volevi uscire e rientrare.
Avevo il braccio con una scritta a caratteri cubitali G-A-Y.
Insomma sono personcine molto discrete in quel posto ahahahah

PS
Mi pareva di aver letto che a Londra la percentuale dei gay HIV+ è tra le più alte in Europa (un 20% alcuni anni fa).
Adesso di beccherà un ulteriore bel calo della clientela.

skydrake ha scritto:PS
Mi pareva di aver letto che a Londra la percentuale dei gay HIV+ è tra le più alte in Europa (un 20% alcuni anni fa).
Adesso di beccherà un ulteriore bel calo della clientela.

Lo spero proprio guarda! Spero, inoltre, che le associazioni lì non siano come le nostre e che questo episodio non passi inosservato ed impunito.

Quando ho letto l'articolo ci son rimasto malissimo.
Ho provato ad immaginare come mi sarei sentito io se fosse capitato a me.
Ma vi immaginate? Stare in fila dinanzi alla discoteca e ti trovano le pasticche e devi dire dinanzi a tutti, amici e sconosciuti che stanno in fila, che sei positivo.
L'umiliazione poi di esser cacciato fuori in malo modo per questo.

Il ragazzo ad un certo punto ha anche proposto loro di buttarle dinanzi a loro e loro hanno detto ugualmente di no.

Quindi il problema non erano i farmaci, ma il fatto che lui fosse sieropositivo.

si ma non capisco il ragazzo, che si è portato a fare le compresse appresso in un locale così?
le medicine si prendono a casa anche con qualche ora di anticipo.... io non farei mai una cosa del genere ! voglio capire che te lo chiedono in aeroporto, ma là è cosa ben diversa e non possono negarti il diritto di partire. Non abbiamo mica la peste bubbonica .....

Striblind78 ha scritto:si ma non capisco il ragazzo, che si è portato a fare le compresse appresso in un locale così?
le medicine si prendono a casa anche con qualche ora di anticipo.... io non farei mai una cosa del genere ! voglio capire che te lo chiedono in aeroporto, ma là è cosa ben diversa e non possono negarti il diritto di partire. Non abbiamo mica la peste bubbonica .....

Vabbe', io pure qualche volta mi sono portato i farmaci dietro in qualche locale, se dovevo prenderli a ore di distanza. Piuttosto, 'sto ragazzo preferiva buttare le pillole e entrare nel locale, piuttosto che prenderle regolarmente?

È semplicemente scandaloso, rosso ha ragione, i gay in generale sono i primi a puntare il dito... I gay spesso sono peggio delle gerarchie ecclesiastiche tanto vituperate dalle <edit automatico> amanti del loro ego e dei caxxi, il cui senso per il quale sono al mondo non c'è _
(Se non buttare denaro in stracci che si mettono addosso, droghe e cellulari per i selfies).

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