uffa2 ha scritto:Direi che Skydrake ha detto quel che c'era da dire.
Quando ho letto "zeoliti" prima ho pensato ai detersivi degli anni '90, che usavano zeoliti per trattenere il calcare e potenziare l'azione delle molecole detergenti... poi a un farmaco che sta per entrare in commercio: una zeolite sintetica (zirconio silicato) studiata per assorbire gli eccessi di potassio ed evitare quindi l'iperpotassiemia, una condizione che porta mortalità e danni d'organo nei pazienti con insufficienza cardiaca o renale.
Ora: nella lavatrice puoi metterci quel che vuoi, e ingerire qualcosa che assorbe qualcos'altro dal tuo intestino va bene se sai cosa stai assorbendo, quali sono le interazioni, eccetera eccetera, il problema è che TU
non sai quello che assorbiranno nel TUO intestino,
e se fosse proprio il tuo farmaco?
Una dieta variegata, con tante belle verdure e fermenti lattici ripulisce l'intestino quanto basta, non avventurarti in un campo in cui nessuno sa nulla

Ma in realta' non e' chimica, anzi... la produce la Geomedical e la uso da anni... fino al 29 dicembre, giorno in cui ho iniziato la terapia.
Lega a se metalli pesanti e tossin ed e' un potente antiossidante.
oggi ho sentito la geomedical e dicono che non ci sonpo problemi perche' svolge azione meccanica e in 6 ore viene eliminata.
Certo....uno puo' pensare a un conflitto d interessi ma...
Cmq per sicurezza la sospendo, non si sa mai.... la mia dottoressa dice che nel dubbio meglio non rischiare quindi...
Verdurine ne mangio eccome, sono vegetariano da anni

allego la pagina della geomedical
La zeolite
Che cos’è la Zeolite
La Zeolite è un minerale di origine vulcanica, formatosi attraverso lunghe fasi di trasformazione delle lave vulcaniche.
La parola Zeolite significa “pietra che bolle” per la sua caratteristica di liberare vapore acqueo dalla roccia quando sottoposta a riscaldamento.
Tale fenomeno è dovuto alla particolare presenza di acqua intrappolata nelle cavità cristalline.
Le molecole di acqua e ioni dotati di estrema mobilità conferiscono alla Zeolite un’elevata bioattività.
La Zeolite gode essenzialmente delle seguenti proprietà chimico-fisiche:
• Capacità di Scambio Cationico (CSC)
Consente alla Zeolite di scambiare minerali “nuovi”, prendendone in cambio altri “utilizzati” prelevati
nel circolo ematico attraverso il tratto intestinale, prevalentemente: Calcio, Potassio, Sodio, Magnesio.
• Assorbimento e setacciamento molecolare ad alta selettività
Quando ingerita la Zeolite è in grado di assorbire metalli pesanti (Piombo, Cadmio, Mercurio, Nichel, Arsenico) e altre molecole tossiche (fumo, alcol, inquinamento alimentare e ambientale) trattenendoli all’interno della sua struttura.
La Zeolite viene anche chiamata “spugna intelligente” (setaccio molecolare) per la sua alta selettività nelle molecole da assorbire.
• Azione Antiossidante
L’attività antiossidante della Zeolite è stata documentata sia per via interna che per uso topico. La
sua capacità di controllo della formazione dei Radicali Liberi dell’Ossigeno è circa 10 volte più efficace di vitamina A, C ed E; risulta vincente anche dal confronto con SOD (Superossido Dismutasi) e GR (Glutatione Ridotto), farmaci notoriamente antiossidanti.
• Azione Alcalinizzante
Grazie al potere sequestrante ioni H+ contiene i fenomeni di acidosi, correlati ai più comuni processi infiammatori;
• Azione Antibatterica
Documentato potere inibente sugli agenti patogeni (batteri, virus).
Zeolite: la roccia intelligente
Geomedical (Marta-Viterbo-Italia) produce, attraverso il laboratorio associato di ricerca idrobiogeologica MBK e distribuisce in esclusiva europea, una roccia micronizzata costituita da una miscela di Zeoliti Italiane molto più attive e selettive di quelle comunemente impiegate in terapia da: cinesi, giapponesi, russi, americani, tedeschi e austriaci (Tab.1).
Esistono 52 varietà di Zeoliti naturali al mondo (allumino-silicati idrati di elementi alcalini e/o alcalino terrosi, appartenenti alla sottoclasse dei Tettosilicati), ma tra tutte quelle esaminate il gruppo di ricerca della Geomedical ha dimostrato, dopo oltre 20 anni di approfonditi studi multidisciplinari, l’importanza delle Zeoliti Italiane (Chabasite, Phillipsite e Analcime) negli impieghi medicali.
Queste differenti varietà di rocce silicee, rappresentano le espressioni della più alta efficacia (bioattività) e sicurezza d’impiego prodotte dallo straordinario, quanto sconosciuto, mondo minerale, dal quale inconfutabilmente sono scaturite le prime forme di vita sulla terra e dal quale possiamo trarre importanti proposte per il mantenimento del nostro equilibrio salutistico.
Qualitativamente ogni varietà di Zeolite mostra una preferenza (selettività) per determinati cationi, per cui messe a contatto con una soluzione policationica estraggono per scambio, primariamente e preferibilmente, quei cationi che meglio di altri si adattano alla loro specifica struttura risultandone, alla fine del processo, particolarmente arricchite (“spugne intelligenti”).
Nelle Zeoliti Italiane i cationi comunemente e variabilmente ceduti sono: Calcio, Magnesio, Sodio e Potassio, con la differenza che Chabasite e Analcime “preferiscono” assorbire in cambio metalli pesanti, mentre Phillipsite “predilige” i composti azotati (ureici) prodotti dal catabolismo proteico. Dalla sinergia tra le più efficaci Zeoliti naturali (Tab.1) nasce la straordinaria opportunità di intervenire, con analogo meccanismo d’azione e differenti risvolti procedurali, sul danno biologico sostenuto dall’incremento di molecole tossiche (inorganiche ed organiche), prodotte dall’alterato metabolismo (DNA, proteico, lipidico e glucidico) e dall’esposizione a nuove e sempre più dannose noxae ambientali.
Fig. 1. Rappresentazione del tetraedro (SiO4): a) impacchettamento compatto di O con il Si al centro della cavità (lacuna) tetraedrica; b) come precedente ma con gli O non a contatto fra loro; c) come b senza gli O; d) tetraedro ai cui quattro vertici si devono immaginare gli O e al centro il Si. (1)
La struttura tetraedrica e l’originale impalcatura cristallina delle Zeoliti Italiane (Fig. 1), costituiscono un’assoluta rarità “architettonica” e morfologica nel vasto mondo delle configurazioni minerali, avvalorando l’ipotesi che queste straordinarie strutture tridimensionali siano state realizzate per assolvere importanti richieste catalitiche da parte dei sistemi biologici, in continua trasformazione evolutiva (ontogenesi).
Protocolli e studi sperimentali, supportati da adeguate verifiche cliniche, sono continuamente promossi dai ricercatori della Geomedical per approfondire le enormi potenzialità di queste rocce di diagenesi vulcanica, ora finalmente disponibili anche in polvere micronizzata e capsule per somministrazione orale. Da anni le Zeoliti Italiane sono impiegate con successo nei fanghi e gel minerali per uso topico contraddistinti dal marchio Fomenta Marina®; linea di dispositivi medici di classe I per il trattamento delle degenerazioni articolari ed extra-articolari.
” Da notare la differenza significativa della CSC nelle Zeoliti; nel caso di Chabasite, Phillipsite e Analcime questo valore è superiore, in media, del 65% nei confronti della Clinoptilolite e Mordenite provenienti dall’Est Europa (Tab. 1).”
Fonte: Passaglia E.; “Zeoliti naturali, Zeolititi e loro applicazioni” ARVAN Venezia 2008, 3-15.