Credo che quella della manipolazione genetica, anche nell'embrione, sia la strada che è stata disegnata nell'ultimo decennio di ricerca per le malattie genetiche.
Per quanto riguarda questa tecnica, credo che sia l'esperimento meno corretto che abbia mai visto, sia dal punto di vista etico che scientifico.
Se questa notizia si rivelasse vera (ad oggi un vero e proprio lavoro scientifico non esiste se non un video pubblicato su youtube dal presunto autore), ci sono diverse domande che ci possiamo fare:
- E' giusto applicare una tecnica sull'uomo di cui ancora non sappiamo praticamente nulla? I recettori delle citochine sono uno dei più importanti mediatori chemoattrattivi per il corretto sviluppo embrionale. Che alterazioni può causare una delezione di questo tipo nell'intricatissimo e regolatissimo programma di sviluppo embrionale di cui conosciamo solo una parte infinitesimale?
- Alcuni sostengono che un procedimento così rischioso potrebbe valere la pena nel caso in cui portasse a dei benefici concreti reali... Ma qual'era il vero obiettivo di questi esperimenti? Erano un mero esercizio di tecnica per essere i primi a fare questo tipo di manipolazione o avevano un razionale scientifico e clinico solido su cui basarsi?
Dal poco che si sa di questa cosa, il razionale di questo studio sembra molto carente... Qual'era lo scopo di questo trattamento così drastico?
- Lo scopo era quello di prevenire l'infezione del feto? Così non sembra dato che la madre pare fosse negativa e il padre la controparte sieropositiva... Ma anche in questo caso, era davvero necessario sottoporre un embrione ad una procedura così rischiosa quando la scienza ha dimostrato che bastano i farmaci antiretrovirali per evitare la trasmissione verticale di HIV?
- Lo scopo era rendere i nascituri immuni all'HIV? Ormai si sa che esistono diversi ceppi di virus HIV che hanno un diverso tropismo per i vari recettori delle citochine... Cosa si fa dopo? Si silenziano tutti i geni per i recettori delle citochine? Senza contare i tassi di mutazione del virus che potrebbero portarlo a sviluppare nuove vie di ingresso nelle cellule del sistema immune.
- Anche se risultasse che effettivamente la delezione del recettore sia sufficiente a rendere un'individuo immune al virus, come si proverà che il trattamento è avvenuto con successo? Cosa faranno? Raggiunta la maggiore età inietteranno il virus a questi due poveri bambini e vedranno se si infettano o no?
- Senza contare che per noi sieropositivi questo tipo di manipolazione non serve a nulla... Ormai siamo già nati

Noi dovremmo farci iniettare cellule staminali modificate con questa tecnica o farci togliere il genoma virale integrato nelle nostre cellule immuni sempre tramite questa tecnica (già se ne parla qui
http://hivforum.info/forum/viewtopic.ph ... &start=150). Ma anche qui i rischi sono altissimi...
Nel primo caso dovremmo farci anche irradiare per eliminare le cellule infettate e poi fare il trapianto di cellule staminali modificate ma la storia insegna che i rischi di questo approccio sono estremamente superiori ai benefici che ne potremmo trarre.
Per quanto riguarda il secondo approccio potrebbe essere rischioso perché ancora non sono chiari quali potrebbero essere gli effetti collaterali e potrebbe succedere che il CRISPR/Cas9, oltre che a togliere il DNA virale integrato, elimini parte del nostro DNA inducendo quindi una serie di mutazioni che ad oggi non sappiamo ancora prevedere...
Scusate la lunghezza del messaggio ma ci tenevo particolarmente... Per chiudere: l'editing genetico è sicuramente la strada per la medicina del futuro, HIV incluso. Ma oggi , 2018, siamo ancora lontani anni luce dal poterlo applicare in modo sicuro ed efficace.