

Grazie
D.
Purtroppo "benvenuto" qui.Devilboy ha scritto: ↑giovedì 13 febbraio 2020, 18:06Ciao a tutti , scusate se chiedo un'informazione forse banalema dopo essermi sottoposto al test hiv sono risultato positivo, adesso mi hanno effettuato il test di conferma. Per pigrizia ( abito a Milano), mi sono rivolto ad un laboratorio privato.. quindi se risulto positivo devo poi rivolgermi al medico di base per l impegnativa di un infettivologo o posso rivolgermi presso un centro specializzato direttamente?
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Grazie
D.
Sky, ma l`infettivologo che ti segue e il medico di base (che non sa nulla della mia s+) non sono due cose "sconnesse"? Nel senso che io ho scoperto di avere l`hiv in ospedale e l`infettivolgo mi ha subito dato la terapia senza se e senza ma. Dell`ufficio scelta/revoca del medico non so nulla. L`unica cosa che ho fatto è stato richiedere l`esenzione 020. Ho saltato qualche passaggio?skydrake ha scritto: ↑venerdì 14 febbraio 2020, 17:56Purtroppo "benvenuto" qui.Devilboy ha scritto: ↑giovedì 13 febbraio 2020, 18:06Ciao a tutti , scusate se chiedo un'informazione forse banalema dopo essermi sottoposto al test hiv sono risultato positivo, adesso mi hanno effettuato il test di conferma. Per pigrizia ( abito a Milano), mi sono rivolto ad un laboratorio privato.. quindi se risulto positivo devo poi rivolgermi al medico di base per l impegnativa di un infettivologo o posso rivolgermi presso un centro specializzato direttamente?
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Vista l'importanza della diagnosi, a maggior ragione ripeti l'esame di conferma (immagino il "Western blot", una specie di esame ELISA per l'HIV in versione ampliata, con più reagenti verso più anticorpi) anche nel centro di infettivologia dell'ospedale.
Non so assolutamente in quale laboratorio privato sei andato, ma non tutti i laboratori privati sono a livello di quelli pubblici. La nostra santità pubblica è spesso vituperata, ma a parte le file di attesa, quando si tratta di patologie serie è una delle migliori al mondo.
Come scrive Uffa, puoi andarci anche direttamente. Formalmente la prima volta dovrebbe esserci l'impegnativa del medico di base per un visita infettivologica, la prenotazione tramite il CUP... ma sono tutti espedienti inventati per contenere l'enorme quantità di ipocondriaci che freme per essere visitata dagli infettivologi. Nella pratica, quando si va in un reparto di infettivologia e si mostra un referto positivo, c'è sempre qualche infermiere che ti fa saltare la trafila e ti fa incontrare un infettivologo il prima possibile, tra un appuntamento e l'altro di quelli già fissati per la giornata.
Una volta che l'infettivologo conferma, l'unità di infettivologia "ti prende in carico" e, a parte un breve passaggio burocratico all'ufficio "scelta/revoca medico di base", si potrà andare successivamente a fare tutte le visite e gli esami che riterranno opportuni, senza ticket e senza passare da medico di base.
Molti qui dentro non hanno mai detto al proprio medico di base di essere sieropositivi.
Mogol ha scritto: ↑lunedì 17 febbraio 2020, 10:15Sky, ma l`infettivologo che ti segue e il medico di base (che non sa nulla della mia s+) non sono due cose "sconnesse"? Nel senso che io ho scoperto di avere l`hiv in ospedale e l`infettivolgo mi ha subito dato la terapia senza se e senza ma. Dell`ufficio scelta/revoca del medico non so nulla. L`unica cosa che ho fatto è stato richiedere l`esenzione 020. Ho saltato qualche passaggio?skydrake ha scritto: ↑venerdì 14 febbraio 2020, 17:56Purtroppo "benvenuto" qui.Devilboy ha scritto: ↑giovedì 13 febbraio 2020, 18:06Ciao a tutti , scusate se chiedo un'informazione forse banalema dopo essermi sottoposto al test hiv sono risultato positivo, adesso mi hanno effettuato il test di conferma. Per pigrizia ( abito a Milano), mi sono rivolto ad un laboratorio privato.. quindi se risulto positivo devo poi rivolgermi al medico di base per l impegnativa di un infettivologo o posso rivolgermi presso un centro specializzato direttamente?
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Vista l'importanza della diagnosi, a maggior ragione ripeti l'esame di conferma (immagino il "Western blot", una specie di esame ELISA per l'HIV in versione ampliata, con più reagenti verso più anticorpi) anche nel centro di infettivologia dell'ospedale.
Non so assolutamente in quale laboratorio privato sei andato, ma non tutti i laboratori privati sono a livello di quelli pubblici. La nostra santità pubblica è spesso vituperata, ma a parte le file di attesa, quando si tratta di patologie serie è una delle migliori al mondo.
Come scrive Uffa, puoi andarci anche direttamente. Formalmente la prima volta dovrebbe esserci l'impegnativa del medico di base per un visita infettivologica, la prenotazione tramite il CUP... ma sono tutti espedienti inventati per contenere l'enorme quantità di ipocondriaci che freme per essere visitata dagli infettivologi. Nella pratica, quando si va in un reparto di infettivologia e si mostra un referto positivo, c'è sempre qualche infermiere che ti fa saltare la trafila e ti fa incontrare un infettivologo il prima possibile, tra un appuntamento e l'altro di quelli già fissati per la giornata.
Una volta che l'infettivologo conferma, l'unità di infettivologia "ti prende in carico" e, a parte un breve passaggio burocratico all'ufficio "scelta/revoca medico di base", si potrà andare successivamente a fare tutte le visite e gli esami che riterranno opportuni, senza ticket e senza passare da medico di base.
Molti qui dentro non hanno mai detto al proprio medico di base di essere sieropositivi.