HIVforum.info

Ciao a tutti,
mi sono sempre chiesto se per qualche motivo dovessi sospendere la mia attuale terapia (TIVICAY+EPIVIR) per che ne so un mese o due..... e poi riprenderla cosa succederebbe?
Il virus diventerebbe resistente a quei farmaci? o potrei riprendere tranquillamente la stessa terapia?

Grazie in anticipo per la risposta.

ti giocheresti un’opzione terapeutica e probabilmente anche le classi terapeutiche a cui appartengono i farmaci che abbandoneresti, non sono concesse vacanze terapeutiche con l’hiv, i farmaci al massimo li cambi ma non li puoi sospendere.

doctorsmile ha scritto: ↑

martedì 5 maggio 2020, 22:58

ti giocheresti un’opzione terapeutica e probabilmente anche le classi terapeutiche a cui appartengono i farmaci che abbandoneresti, non sono concesse vacanze terapeutiche con l’hiv, i farmaci al massimo li cambi ma non li puoi sospendere.

doctorsmile vorrei avere la tua stessa capacità espressiva.

Ma poi, perché vuoi sospenderla?

Se cerchi nel forum "pausa terapeutica", troverai qualcosa.
Tuttavia ti avverto che era una cosa che si faceva negli anni '90 e ha cominciato andare in disuso negli anni 2000, in un'epoca in cui gli antiretrovirali avevano effetti collaterali ancora molto importanti.
Oggigiorno non si usa proprio più fare tali pause terapeutiche, sono troppo rischiose a fronte degli effetti collaterali minimi rispetto al passato (io stesso ho preso il Sustiva e il Viramune, un mio ragazzo il Kaletra che a confronto le pillole di oggi sono acqua fresca. Pensa quelli prima di me che prendevano l'AZT e il Saquinavir).
Nota che resistenze si sviluppano non tanto quando la densità plasmatica degli antiretrovirali è zero assoluto, ma quando è molto bassa, pertanto le resistenze farmacologiche si sviluppano molto più facilmente in una persona che, in un anno, prende e smette di prendere la terapia una volta al mese che uno che la prende regolarmente per sei mesi e poi passa gli altri sei completamente senza. Pertanto, le interruzioni brevi e frequenti (pause terapeutiche periodiche) sono più molto più pericolose di quelle lunghe.
Con un po' di difficoltà, dovrei riuscire a ritrovare uno studio che valutava la vita media dei pazienti che effettuavano pause terapeutiche periodiche (che "personalizzavano" la terapia prendendola a singhiozzi). Inutile dire che mediamente vivevano molto meno...

skydrake ha scritto: ↑

mercoledì 6 maggio 2020, 18:13

Oggigiorno non si usa proprio più fare tali pause terapeutiche, sono troppo rischiose a fronte degli effetti collaterali minimi rispetto al passato (io stesso ho preso il Sustiva e il Viramune, un mio ragazzo il Kaletra che a confronto le pillole di oggi sono acqua fresca. Pensa quelli prima di me che prendevano l'AZT e il Saquinavir).

piccolo off topic .... il Kaletra, incubo solo a pensarci

Ragazzi non mi riferivo all'intenzione di sospendere la terapia ma solo al fatto che qualche mese fa a causa dello smarrimento del mio bagaglio durante un viaggio sono rimasto 2gg senza pillole e avrei rischiato di rimanerci per tutta la vacanza ovvero 21gg!!
Quindi mettendo in conto anche questi accadimenti volevo capire meglio i rischi! Tutto qua!

Ciao a tutti.

Le nostre terapie sempre nel bagaglio a mano........è una delle prime regole per viaggiare

io viaggio moltissimo per lavoro, oltre a metterle nel bagaglio a mano ne metto alcune in una scatoletta che tengo in tasca. Ho sempre l'ansia di perderle, come se viaggiassi con diamanti preziosi, però non ci sono molte altre alternative fino a quando non arriverà la long acting con punture.