Pagina 1 di 1

Terapia 4 giorni su 7: realtà o fantasia

Inviato: martedì 9 giugno 2020, 12:53
da giovane888
Buongiorno a tutti. Dopo aver letto https://www.poloinformativohiv.info/tra ... iornaliero ero curioso di sapere se qualcuno in questo sito usa questa terapia e come si stà trovando. Su un Post della Lila, un signore francese dice che in Francia si stà utilizzando da 8-9 anni con risultati ottimi:
Dopo uno studio pilota, l’Agenzia Nazionale Francese per la Ricerca sull’AIDS (ANRS) ha lanciato lo studio QUATUOR, in cui sono stati arruolati 647 pazienti con carica virale pienamente soppressa da almeno 12 mesi e privi di mutazioni farmacoresistenti.

I partecipanti, che assumevano una gamma di diversi regimi antiretrovirali, sono stati randomizzati per continuare a prendere i farmaci quotidianamente oppure passare a soli quattro giorni consecutivi la settimana (da lunedì a giovedì).

L’outcome primario dello studio era la percentuale di partecipanti che alla 48° settimana riportava un successo terapeutico, inteso come mantenimento della carica virale irrilevabile e assunzione continuativa della terapia secondo la posologia assegnata. I risultati ottenuti nel braccio di sperimentazione (assunzione per quattro giorni) sono stati non-inferiori a quelli del braccio di controllo (assunzione quotidiana), senza contare che tra le due strategie terapeutiche non sono state rilevate differenze legate al tipo di regime assunto (a base di inibitori della proteasi, inibitori dell’integrasi oppure inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa, o NNRTIs).

Lo studioso a capo dello studio, il dott. Roland Landman, ha inoltre fatto notare che la terapia assunta per soli quattro giorni la settimana consente una riduzione dei costi del 43%.

I partecipanti saranno tenuti sotto osservazione per altre 48 settimane per confermare la durata nel tempo dell’efficacia di questa strategia terapeutica.

Questo è il link sulla discussione Lila: https://www.lilachat.it/index.php/it/te ... -settimana

Qualcuno qui sul forum stà effettuando questo tipo di terapia? Come si trova e quali sono i vantaggi che ha riscontrato

Re: Terapia 4 giorni su 7: realtà o fantasia

Inviato: martedì 9 giugno 2020, 13:08
da skydrake
giovane88 ha scritto:
martedì 9 giugno 2020, 12:53
Come si trova e quali sono i vantaggi che ha riscontrato
Il principale (e per me unico) vantaggio è già scritto sopra:
giovane88 ha scritto:
martedì 9 giugno 2020, 12:53
Lo studioso a capo dello studio, il dott. Roland Landman, ha inoltre fatto notare che la terapia assunta per soli quattro giorni la settimana consente una riduzione dei costi del 43%.
Per il resto vedo solo svantaggi.
Innanzitutto (a parte le due formulazioni da iniettare) solo due antiretrovirali al momento hanno un'emivita così lunga da poterli anche prenderle ogni due giorni, tuttavia c'è comunque un aumento significativo delle probabilità di incorrere a resistenze: ricordo di uno studio a tal proposito con l'Efavirenz.
Inoltre, ma sai quanti effetti collaterali ha di partenza l'Efavirenz? Io l'ho utilizzatto....
Poi, gli effetti collaterali non è affatto detto che calino, semmai, stando alla testimonianza di un membro di questo forum che passò la sua fase semi-negazionista possono aumentare : di testa sua si era messo a prendere a giorni alterni gli antiretrovirali e, con un simile stop-and-go aveva ancora più problemi di bruciori di stomaco e irritazione intestinale. Cmq, dopo in soli 2-3 anni è finito ricoverato in ospedale in AIDS con svariate malattie opportunistiche compresi parassiti
e micosi varie per il corpo...
Infine, il prendere la terapia non tutti i giorni, a volte si e a volte no, si fa ancora più casino, si salta la quotidianità di dover prendere sempre la terapia alla stessa ora e si finisce facilmente col dimenticare completamente di prenderla, andando sistematicamente in sottodosaggio, sviluppando resistenze e finendo in AIDS....

Re: Terapia 4 giorni su 7: realtà o fantasia

Inviato: martedì 9 giugno 2020, 15:59
da uffa2
concordo con sky: l'unico vantaggio è per chi paga le pastiglie...
ci manca solo di doversi ricordare le terapie a giorni alterni e robe del genere: un bel tappeto rosso verso le resistenze...
tanto in qualche anno andremo tutti di puntura, o quasi...

Re: Terapia 4 giorni su 7: realtà o fantasia

Inviato: martedì 9 giugno 2020, 16:00
da giovane888
Ma credo sia uno spunto per il futuro, visto che in Francia credo siano sotto controllo medico, e nulla è lasciato al caso. Lo vedo come una prospettiva di alleggerimento è positivo per il futuro. Se tu dicevi a qualcuno anche solo pochi anni fa di passare ad una duplice terapia, ti avrebbe preso per matto. Oggi dovato e juluca, non in tutti ma in molti pazienti è la prassi.

Inutile dire che quello che ha combinato le cose a caso, senza logica e senza l’approvazione del medico, sviluppi nel suo caso resistenze.

Penso che i vantaggi, constatato la sicurezza che lo studio stà verificando, permetta di allungare la qualità della vita più che la quantità della vita. Al CROI 2020 puoi trovare uno studio fatto molto bene dove si dice che i problemi mediamente sorgono a 36 anni invece dei 52 dei sieronegativi. 16 anni in meno di buona salute.

Vista l’inevitabile tossicità delle nostre pillole, un conto è assorbirne 7200 in 20 anni, un conto 4000. 3000 pillole in meno sono 100 confezioni, un numero enorme.

Il mio era un modo positivo di guardare al futuro, un pezzo alla volta. Ed un invito a conoscere chi lo già facendo sotto rigido controllo medico (immagino solo in Francia)Quando sarà standardizzato e compreso appieno Ovviamente sarà una procedura attuabile per chi puó.

Per quanto riguarda il costo in meno ci vedo solo vantaggi. Più soldi da investire nella collettività, in visite specialistiche, o destinarli ad altre finalità se questa procedura è: praticamente sicura, molto meno tossica, più economica.

Inoltre da quel che ho visto gli infettivologi che stanno eseguendo questa procedura, non sono improvvisate, ma persone che valutano attentamente ogni azione. Tutto fuorché improvvisazione.

Re: Terapia 4 giorni su 7: realtà o fantasia

Inviato: martedì 9 giugno 2020, 16:19
da uffa2
certo, ma c'è un particolare non di poco conto: i pazienti degli studi clinici "non sono i pazienti di tutti i giorni".
si tratta di persone selezionate prima per evitare il rischio di condizioni non conosciute che potrebbero influire sullo studio, generalmente motivate e molto ben seguite.
è come fare il confronto tra uno studente normale che va all'università e il secchione con ambizioni che in più può contare sul fatto che i genitori sono professori nella stessa materia...
questa obiezione è già quella mossa in generale agli studi randomizzati, uno studio in aperto immagino che bias possa avere nella selezione dei pazienti.

Guarda che non sono contrario a prescindere, eh... è solo che gli studi danno risultati a livello di gruppi di pazienti e, per 99 che vanno benissimo, c'è uno che finisce sotto il pullman; diciamo così: se si tratta di un nuovo farmaco, è sempre possibile dire che quel paziente sotto il pullman è comunque meno di quanti il nuovo farmaco ne ha salvati, ma qui si tratta di un intervento che riguarda una terapia già stabilita e che introduce un quid di rischio in più...
Nel caso di specie, i numeri non sono spaventosi: Sei (1,9%) e 4 (1,3%) partecipanti hanno avuto un fallimento virologico con selezione delle mutazioni di resistenza in 3 e 1, rispettivamente; ci sono comunque un paio di pazienti che hanno cambiato terapia e con resistenze in più, fatta la proporzione sarebbero 400 pazienti in più con resistenze in Italia.
Insomma, capisco l'obiettivo di qualità di vita, ma non vorrei essere uno dei 400...