Il world aids day in Italia è Ipocrisia
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Il world aids day in Italia è Ipocrisia
Vorrei capire se quelli che muoiono di aids o con aids sono persone che non sono riuscite ad avere un recupero immunologico superiore a 200 oppure quelle che hanno avuto un nadir inferiore a 200 ed hanno comunque hanno avuto un recupero immunologico, ad esempio 500 cd4.
Inoltre avendo nel 2020 contratto l'hiv ed essendo in aids, tutti compresi voi alzate il dito mentre le responsabilità sono della politica, della chiesa che si è sempre opposta, di SCELTE che qualcuno ha fatto per noi. Scelte che si sono dimostrate scellerate.
Allora vogliamo dirlo che se non viene fatta educazione sessuale nelle scuole questo problema continuerà per decenni. Io mi sento vittima di questo. In 21 paesi su 26 (esclusa l'Italia, Polonia, Cipro, Bulgaria, Romania, Lituania) come riportato nell'articolo di https://thevision.com/attualita/italia- ... url]Vision[/url][/url] :
Eppure l’Agenzia di salute sessuale e riproduttiva delle Nazioni Unite riconosce l’educazione sessuale nel novero dei diritti umani e ha stilato delle linee guida per le scuole da rispettare, che includono – oltre alle nozioni di anatomia e fisiologia – anche educazione all’affettività, alle relazioni e alle differenze di genere. Questo vuoto normativo ha generato una situazione di anarchia e, soprattutto, ha messo i genitori nella posizione di opporsi ai corsi di educazione sessuale nelle scuole, che vengono in genere affidati ad associazioni esterne – che non è detto siano in grado di affrontare il tema nel modo corretto.
C'è sempre stata una commistione malata della chiesa e della politica che hanno impedito una corretta educazione sessuale, mentre in Svezia si fa dal 1968, ed in Francia, Germania, e tutti gli altri paesi da almeno 30 anni. Non solo, questa mancanza porta ad un'incapacità di relazionarsi ed ecco che la violenza entra nelle nostre case. Se avessi saputo, probabilmente ora sarei sano. O qualcun altro di voi lo sarebbe. Ma vi rendete conto dello schifo? Esistono delle linee guida da decenni e noi e altri pochi altri stati sfigati non lo fanno. Uno schifo.
Ci vuole un manifesto per eliminare la propagazione di questa malattia, accetto consigli per stilare un elenco di azioni, altro che numero verde, quello possono ficcarselo sù per il culo.
1) Educazione sessuale nelle scuole almeno un ora a settimana seguendo i programmi stabiliti nell'unione europea per un'educazione minima sessuale secondo i criteri che già esistono e che vengono organizzati da oltre 40 anni.
2)Prep gratuita per il primo anno di uso e prezzo di costo dal secondo anno in poi.
3) Prostituzione legalizzata con test e tutto a norma così da rimpiguare le tasse dello stato ed i clienti avere una sicurezza nei rapporti.
4) Condom gratuiti fino ad una certa età, soprattutto i femidom.
5) Test hiv rapido gratuito a chi ne faccia richiesta ed invio a casa o presso il medico di base.
6) ----
(si accettano suggerimenti)
Basterebbe questo per eliminare la malattia all'80% da qui a 5 anni e farla scomparire entro il 2030. Basti pensare che questo è l'obiettivo che si pone l'uk e che oggi hanno riportato su aidsmap
Se c'è gente che ancora si ammala dopo 40 anni significa che la società, la politica, ha fallito completamente nell'educazione, nella ricerca non ne parliamo neanche (vaccino Ensoli) e 0 euro nella ricerca.
Queste le parole di Speranza:
"Oggi si celebra la Giornata mondiale per la lotta contro l'Aids. La ricerca ha fatto enormi progressi nelle cure ma guai ad abbassare la guardia. Perché se è vero che le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono in calo, è altrettanto vero che il numero dei contagi tra i giovani cresce. Guai, dunque, a sottovalutare l’importanza della prevenzione, dei test e dell’assistenza alle persone affette da Hiv".
Ma di quale prevenzione parla? Tutto affidato al caso e ad associazioni che nel migliore dei casi hanno un impatto limitato sull'epidemia. Dove è stata questa prevenzione in 40 anni? INESISTENTE
Spero solo di andarmene via il più presto perchè tutti hanno fallito. E noi, almeno una parte di questo forum siamo vittime di questo sistema, malato che ci ha reso malati e non ha saputo gestire l'epidemia riempiendosi la bocca di parole come prevenzione e attenzione ma di fatto si è dimostrato assolutamente incapace. E dovrei anche ringraziare che mi passate le medicine gratis? Ma andatevene a smettila <edit automatico>.
articoli:
https://thevision.com/attualita/italia- ... -sessuale/
https://thevision.com/cultura/educazion ... ligatoria/
https://www.focusjunior.it/focus-scuola ... i-assente/
Inoltre avendo nel 2020 contratto l'hiv ed essendo in aids, tutti compresi voi alzate il dito mentre le responsabilità sono della politica, della chiesa che si è sempre opposta, di SCELTE che qualcuno ha fatto per noi. Scelte che si sono dimostrate scellerate.
Allora vogliamo dirlo che se non viene fatta educazione sessuale nelle scuole questo problema continuerà per decenni. Io mi sento vittima di questo. In 21 paesi su 26 (esclusa l'Italia, Polonia, Cipro, Bulgaria, Romania, Lituania) come riportato nell'articolo di https://thevision.com/attualita/italia- ... url]Vision[/url][/url] :
Eppure l’Agenzia di salute sessuale e riproduttiva delle Nazioni Unite riconosce l’educazione sessuale nel novero dei diritti umani e ha stilato delle linee guida per le scuole da rispettare, che includono – oltre alle nozioni di anatomia e fisiologia – anche educazione all’affettività, alle relazioni e alle differenze di genere. Questo vuoto normativo ha generato una situazione di anarchia e, soprattutto, ha messo i genitori nella posizione di opporsi ai corsi di educazione sessuale nelle scuole, che vengono in genere affidati ad associazioni esterne – che non è detto siano in grado di affrontare il tema nel modo corretto.
C'è sempre stata una commistione malata della chiesa e della politica che hanno impedito una corretta educazione sessuale, mentre in Svezia si fa dal 1968, ed in Francia, Germania, e tutti gli altri paesi da almeno 30 anni. Non solo, questa mancanza porta ad un'incapacità di relazionarsi ed ecco che la violenza entra nelle nostre case. Se avessi saputo, probabilmente ora sarei sano. O qualcun altro di voi lo sarebbe. Ma vi rendete conto dello schifo? Esistono delle linee guida da decenni e noi e altri pochi altri stati sfigati non lo fanno. Uno schifo.
Ci vuole un manifesto per eliminare la propagazione di questa malattia, accetto consigli per stilare un elenco di azioni, altro che numero verde, quello possono ficcarselo sù per il culo.
1) Educazione sessuale nelle scuole almeno un ora a settimana seguendo i programmi stabiliti nell'unione europea per un'educazione minima sessuale secondo i criteri che già esistono e che vengono organizzati da oltre 40 anni.
2)Prep gratuita per il primo anno di uso e prezzo di costo dal secondo anno in poi.
3) Prostituzione legalizzata con test e tutto a norma così da rimpiguare le tasse dello stato ed i clienti avere una sicurezza nei rapporti.
4) Condom gratuiti fino ad una certa età, soprattutto i femidom.
5) Test hiv rapido gratuito a chi ne faccia richiesta ed invio a casa o presso il medico di base.
6) ----
(si accettano suggerimenti)
Basterebbe questo per eliminare la malattia all'80% da qui a 5 anni e farla scomparire entro il 2030. Basti pensare che questo è l'obiettivo che si pone l'uk e che oggi hanno riportato su aidsmap
Se c'è gente che ancora si ammala dopo 40 anni significa che la società, la politica, ha fallito completamente nell'educazione, nella ricerca non ne parliamo neanche (vaccino Ensoli) e 0 euro nella ricerca.
Queste le parole di Speranza:
"Oggi si celebra la Giornata mondiale per la lotta contro l'Aids. La ricerca ha fatto enormi progressi nelle cure ma guai ad abbassare la guardia. Perché se è vero che le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono in calo, è altrettanto vero che il numero dei contagi tra i giovani cresce. Guai, dunque, a sottovalutare l’importanza della prevenzione, dei test e dell’assistenza alle persone affette da Hiv".
Ma di quale prevenzione parla? Tutto affidato al caso e ad associazioni che nel migliore dei casi hanno un impatto limitato sull'epidemia. Dove è stata questa prevenzione in 40 anni? INESISTENTE
Spero solo di andarmene via il più presto perchè tutti hanno fallito. E noi, almeno una parte di questo forum siamo vittime di questo sistema, malato che ci ha reso malati e non ha saputo gestire l'epidemia riempiendosi la bocca di parole come prevenzione e attenzione ma di fatto si è dimostrato assolutamente incapace. E dovrei anche ringraziare che mi passate le medicine gratis? Ma andatevene a smettila <edit automatico>.
articoli:
https://thevision.com/attualita/italia- ... -sessuale/
https://thevision.com/cultura/educazion ... ligatoria/
https://www.focusjunior.it/focus-scuola ... i-assente/
Re: Il world aids day in Italia è Ipocrisia
Ascolta, con tutto il bene di questa terra: no.giovane88 ha scritto: ↑martedì 1 dicembre 2020, 19:24C'è sempre stata una commistione malata della chiesa e della politica che hanno impedito una corretta educazione sessuale, mentre in Svezia si fa dal 1968, ed in Francia, Germania, e tutti gli altri paesi da almeno 30 anni. Non solo, questa mancanza porta ad un'incapacità di relazionarsi ed ecco che la violenza entra nelle nostre case. Se avessi saputo, probabilmente ora sarei sano. O qualcun altro di voi lo sarebbe. Ma vi rendete conto dello schifo? Esistono delle linee guida da decenni e noi e altri pochi altri stati sfigati non lo fanno. Uno schifo.
Svezia, Francia, Germania non mi paiono esenti da HIV:

(ricorda che la Svezia ha 1/6 dei nostri abitanti)
E poi, io mi sono contagiato nei primi anni del XXI secolo, tu addirittura nella seconda decade di tal secolo, se non sbaglio: a chi vogliamo raccontare che un uomo di 40 anni o uno di oltre trenta ignoravano l'esistenza dell'HIV?
Semplicemente, una o più volte, "ce ne siamo dimenticati".
E' giusto così, è inevitabile che sia così.
La prevenzione si fa contando sui trend a livello di popolazione, non sui singoli, perché i singoli prima o poi abbassano le difese. Succede, e non ci sono colpe da rinfacciarci: ogni giorno miliardi di persone lo fanno.
Si poteva, si potrebbe fare di più, ma l'esordio dell'HIV è di quarant'anni fa in Occidente: forse dopo quarant'anni bisogna ammettere che la prevenzione a livello dei comportamenti dei singoli non può andare oltre.
Ha ragione l'incazzatissima Dora a dire che è su PrEP e test a tappeto che si deve puntare (prevalentemente tra gli MSM), per ridurre ogni anno di due cifre le nuove infezioni, fino a che resterà un nocciolo duro inevitabile di nuove infezioni, persone impermeabili a ogni attività di prevenzione o persone semplicemente sfortunate, ma almeno si tratterà di numeri insignificanti.
Non cerchiamo scuse e non colpevolizziamoci: è andata così perché non poteva andare altrimenti, perché a qualcuno il cerino doveva restare in mano, per quanto ci roda è rimasto in mano a noi.
https://www.ecdc.europa.eu/en/publicati ... -2018-data
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se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info
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Re: Il world aids day in Italia è Ipocrisia
Su una cosa sono d'accordo. Bisognerebbe spingere a fare prevenzione non solo raccomandando di usare il preservativo, perché parliamoci chiaro, alcuni di noi ne sono completamente allergici, ma anche promuovendo e spingendo ad utilizzare la prep. Inoltre dovrebbe essere gratuita per alcune categorie: MSM, sex workers, utilizzatori di droghe ecc Se la prep fosse stata gratuita, non mi sarei mai infettato. Era da 2 anni che pensavo di iniziarla, ma figurati se andavo a spendere 60-80 euro al mese per il farmaco più le analisi generali che sono a proprio carico. Non so se ora sia gratuita o meno, ma per quanto riguarda la prevenzione tramite prep a mio parere lo Stato ha completamente fallito. Ora sarò un costo per il ssn per tutta la vita, contenti loro contenti tutti.
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Re: Il world aids day in Italia è Ipocrisia
È facile fare le analisi con i dati che proponi tu, io te ne propongo altri, visto che i programmi di educazione sessuale impiegano decenni per essere effettivi. Quindi conviene calcolare la popolazione totale delle persone che convivono con Hiv. Bene noi nell'Europa siamo terzi, dopo Francia e Spagna. Ma è Bene segnalare che loro hanno colonie sparse in tutto il mondo, in special modo in Africa o in America Latina dove il virus ha livelli di contagio molto più alti.
Inoltre sebbene la Francia abbia un numero totale maggiore, ha 5 milioni di persone in più, e di queste 2 milioni e mezzo sono stranieri. il rapporto in base alla popolazione italiana: 60 milioni= 130000 come in Francia 65 milioni stà a 150000 (tieni a mente che esiste uno scarto in più o in meno).
Ma parliamo della Svezia, che ha 11000 persone con hiv che rapportandolo alla popolazione italiana, diventano 66000 contro 130000 in Italia. Cioè la metà. E loro la fanno seriamente dal 1968, gli altri due paese solo recentemente (cioè dal 2004). La Germania, che ha 80 milioni di abitanti ne ha 87000. Ha 20 milioni di abitanti in più e quasi 40000 casi in meno. Noi siamo primi in Europa dopo la Spagna, che però è stata una potenza coloniale ed ha colonie in tutto il mondo. Ma di cosa stiamo parlando?
Ma poi, veramente stiamo parlando se mettere o non mettere educazione sessuale nelle scuole? Ma stiamo delirando? Anche l'Europa lo dice ed ha già programmi
Alcune cose non possono essere lasciate alla libera scelta, come ad esempio la patente. Perchè la patente non viene tolta? imparo da solo e guido senza patente.
Inoltre solo da poco si possono avere più informazioni, già 5 o 10 anni fa era più difficile avere informazioni.
Ti riporto una parte dell'articolo:
Pensare che la sessualità sia una questione privata non ha alcun fondamento: il sesso non si fa da soli e le scelte educative oscurantiste hanno ripercussioni significative sulla relazione con l’altro. Inoltre, se ogni genitore pretendesse di poter educare i propri figli come gli pare e piace, il sistema scolastico non avrebbe senso di esistere. L’educazione alla sessualità non insegna altro che l’innegabile verità: le persone fanno sesso, si riproducono, hanno peni, vagine, orgasmi, erezioni, esistono le malattie a trasmissione sessuale, esistono i contraccettivi, esiste l’aborto, si può fare sesso con persone dello stesso genere. Tenere nascoste queste cose non serve a nulla, ma anzi, conduce solo al disastro educativo. Dove c’è, l’educazione alla sessualità e all’affettività è spesso affidata a enti esterni, come associazioni culturali e consultori. Questo non significa affatto che venga fatta nel modo corretto, dato che non esistono linee guida precise su come affrontare il tema del sesso in classe e ognuno lo fa come vuole. Tali enti sono liberissimi di predicare l’astinenza, di mortificare gli adolescenti sessualmente attivi, di fare campagne antiabortiste oppure di escludere dai loro discorsi la questione LGBTQ+.
oppure:
L’Italia è infatti uno dei pochi Paesi nell’Unione Europea, insieme a Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia e Romania, in cui l’educazione sessuale non è obbligatoria nelle scuole. Eppure l’Agenzia di salute sessuale e riproduttiva delle Nazioni Unite riconosce l’educazione sessuale nel novero dei diritti umani e ha stilato delle linee guida per le scuole da rispettare, che includono – oltre alle nozioni di anatomia e fisiologia – anche educazione all’affettività, alle relazioni e alle differenze di genere. Questo vuoto normativo ha generato una situazione di anarchia e, soprattutto, ha messo i genitori nella posizione di opporsi ai corsi di educazione sessuale nelle scuole, che vengono in genere affidati ad associazioni esterne – che non è detto siano in grado di affrontare il tema nel modo corretto (e sono pochissime in Italia). In un liceo di Monopoli, ad esempio, il corso era stato affidato a un’associazione antiabortista, che aveva sconvolto gli studenti mostrando un documentario del Movimento per la vita del 1984 intitolato L’urlo silenzioso, che mostrava immagini reali di aborti tardivi. In buona parte dell’Europa si segue invece quella che è chiamata “educazione sessuale onnicomprensiva”, prevista dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’Olanda, che applica questo metodo sin dagli anni Sessanta, ha raggiunto il più basso tasso in Europa di gravidanze nelle adolescenti.
Non si parla di solo hiv, si parla di gravidanze, di altre malattie, dell'affettività. Anche questi dati andrebbero tenuti in conto e l'ONU, non un'agenzia qualsiasi, l'ONU, ha dei programmi che solo qui in Italia e pochi altri stati, non adottano. Ecco perchè la violenza nei rapporti, aborti, altre malattie, esistono anzi spesso aumentano:
"Di certo non è colpa loro se nessuno ha spiegato loro come vivere una vita sessuale sana e serena e come usare un preservativo. L’assenza di educazione sessuale non è priva di conseguenze. In Italia, dal 2007, le vendite di profilattici sono calate del 13%. Le infezioni sessualmente trasmesse, in aumento in tutto il mondo, colpiscono molto duramente anche nel nostro Paese. Dal 2000 a oggi, i casi di sifilide – malattia che fa più pensare a qualche poeta bohèmien ottocentesco che al 2018 – sono cresciuti del 400%, e quelli di gonorrea sono raddoppiati dal 2008 al 2013."
Se fossi nato in Svezia, uno su due su questo forum probabilmente non sarebbe qui. Capisci che alcune cose, come l'istruzione minima obbligatoria non possono essere lasciati alla libera scelta delle persone? Ma veramente stiamo dibattendo su questo. Sia i dati cioè i fatti, ti smentiscono su tutta la linea.
Perchè vogliono rendere l'uso della prep gratuita. Perchè se alcune persone, grazie a delle scelte politiche, non verranno infettate è grazie a quelle politiche. Ci sono delle scelte che in questi 40 anni hanno determinato la vita delle persone altro che sfortuna.

Inoltre sebbene la Francia abbia un numero totale maggiore, ha 5 milioni di persone in più, e di queste 2 milioni e mezzo sono stranieri. il rapporto in base alla popolazione italiana: 60 milioni= 130000 come in Francia 65 milioni stà a 150000 (tieni a mente che esiste uno scarto in più o in meno).
Ma parliamo della Svezia, che ha 11000 persone con hiv che rapportandolo alla popolazione italiana, diventano 66000 contro 130000 in Italia. Cioè la metà. E loro la fanno seriamente dal 1968, gli altri due paese solo recentemente (cioè dal 2004). La Germania, che ha 80 milioni di abitanti ne ha 87000. Ha 20 milioni di abitanti in più e quasi 40000 casi in meno. Noi siamo primi in Europa dopo la Spagna, che però è stata una potenza coloniale ed ha colonie in tutto il mondo. Ma di cosa stiamo parlando?
Ma poi, veramente stiamo parlando se mettere o non mettere educazione sessuale nelle scuole? Ma stiamo delirando? Anche l'Europa lo dice ed ha già programmi
Alcune cose non possono essere lasciate alla libera scelta, come ad esempio la patente. Perchè la patente non viene tolta? imparo da solo e guido senza patente.
Inoltre solo da poco si possono avere più informazioni, già 5 o 10 anni fa era più difficile avere informazioni.
Ti riporto una parte dell'articolo:
Pensare che la sessualità sia una questione privata non ha alcun fondamento: il sesso non si fa da soli e le scelte educative oscurantiste hanno ripercussioni significative sulla relazione con l’altro. Inoltre, se ogni genitore pretendesse di poter educare i propri figli come gli pare e piace, il sistema scolastico non avrebbe senso di esistere. L’educazione alla sessualità non insegna altro che l’innegabile verità: le persone fanno sesso, si riproducono, hanno peni, vagine, orgasmi, erezioni, esistono le malattie a trasmissione sessuale, esistono i contraccettivi, esiste l’aborto, si può fare sesso con persone dello stesso genere. Tenere nascoste queste cose non serve a nulla, ma anzi, conduce solo al disastro educativo. Dove c’è, l’educazione alla sessualità e all’affettività è spesso affidata a enti esterni, come associazioni culturali e consultori. Questo non significa affatto che venga fatta nel modo corretto, dato che non esistono linee guida precise su come affrontare il tema del sesso in classe e ognuno lo fa come vuole. Tali enti sono liberissimi di predicare l’astinenza, di mortificare gli adolescenti sessualmente attivi, di fare campagne antiabortiste oppure di escludere dai loro discorsi la questione LGBTQ+.
oppure:
L’Italia è infatti uno dei pochi Paesi nell’Unione Europea, insieme a Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia e Romania, in cui l’educazione sessuale non è obbligatoria nelle scuole. Eppure l’Agenzia di salute sessuale e riproduttiva delle Nazioni Unite riconosce l’educazione sessuale nel novero dei diritti umani e ha stilato delle linee guida per le scuole da rispettare, che includono – oltre alle nozioni di anatomia e fisiologia – anche educazione all’affettività, alle relazioni e alle differenze di genere. Questo vuoto normativo ha generato una situazione di anarchia e, soprattutto, ha messo i genitori nella posizione di opporsi ai corsi di educazione sessuale nelle scuole, che vengono in genere affidati ad associazioni esterne – che non è detto siano in grado di affrontare il tema nel modo corretto (e sono pochissime in Italia). In un liceo di Monopoli, ad esempio, il corso era stato affidato a un’associazione antiabortista, che aveva sconvolto gli studenti mostrando un documentario del Movimento per la vita del 1984 intitolato L’urlo silenzioso, che mostrava immagini reali di aborti tardivi. In buona parte dell’Europa si segue invece quella che è chiamata “educazione sessuale onnicomprensiva”, prevista dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’Olanda, che applica questo metodo sin dagli anni Sessanta, ha raggiunto il più basso tasso in Europa di gravidanze nelle adolescenti.
Non si parla di solo hiv, si parla di gravidanze, di altre malattie, dell'affettività. Anche questi dati andrebbero tenuti in conto e l'ONU, non un'agenzia qualsiasi, l'ONU, ha dei programmi che solo qui in Italia e pochi altri stati, non adottano. Ecco perchè la violenza nei rapporti, aborti, altre malattie, esistono anzi spesso aumentano:
"Di certo non è colpa loro se nessuno ha spiegato loro come vivere una vita sessuale sana e serena e come usare un preservativo. L’assenza di educazione sessuale non è priva di conseguenze. In Italia, dal 2007, le vendite di profilattici sono calate del 13%. Le infezioni sessualmente trasmesse, in aumento in tutto il mondo, colpiscono molto duramente anche nel nostro Paese. Dal 2000 a oggi, i casi di sifilide – malattia che fa più pensare a qualche poeta bohèmien ottocentesco che al 2018 – sono cresciuti del 400%, e quelli di gonorrea sono raddoppiati dal 2008 al 2013."
Se fossi nato in Svezia, uno su due su questo forum probabilmente non sarebbe qui. Capisci che alcune cose, come l'istruzione minima obbligatoria non possono essere lasciati alla libera scelta delle persone? Ma veramente stiamo dibattendo su questo. Sia i dati cioè i fatti, ti smentiscono su tutta la linea.
Perchè vogliono rendere l'uso della prep gratuita. Perchè se alcune persone, grazie a delle scelte politiche, non verranno infettate è grazie a quelle politiche. Ci sono delle scelte che in questi 40 anni hanno determinato la vita delle persone altro che sfortuna.

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Re: Il world aids day in Italia è Ipocrisia
Stessa cosa per me. Inoltre ho persino letto che la prep come profilassi è dal 2012 che è disponibile. Qui, dopo quasi 10 anni ora iniziano a spingerla, sempre a pagamento ovviamente, ma comunque dopo ben 8-9 anni. Anche il fatto di non sapere esattamente come e dove farla, 5-6 anni fa, la paura di essere giudicato e come mi avrebbero guardato i medici, mi ha fatto desistere. Se fossi stato educato a come prevenirle, nell'età dell'obbligo o ci fossero stati dei programmi, avrei avuto meno timore. Non si può delegare questo a poche associazioni. Perchè non bastano, non solo per questa malattia, ma anche per tutte le altre e su tutto il resto. Altre che le due righe di quel pagliaccio di Speranza che dice di fare prevenzione. Come si fa prevenzione se non c'è educazione??? Diciamo ai ragazzi di informarsi su internet e come accadde a me questa malattia sembrerà sempre qualcosa di aleatorio, che esiste raramente e nessuna formazione in anatomia, psicologia. Invece niente di niente. E noi dovremmo secondo le associazioni uscire anche allo scoperto?chico92 ha scritto: ↑martedì 1 dicembre 2020, 20:06Su una cosa sono d'accordo. Bisognerebbe spingere a fare prevenzione non solo raccomandando di usare il preservativo, perché parliamoci chiaro, alcuni di noi ne sono completamente allergici, ma anche promuovendo e spingendo ad utilizzare la prep. Inoltre dovrebbe essere gratuita per alcune categorie: MSM, sex workers, utilizzatori di droghe ecc Se la prep fosse stata gratuita, non mi sarei mai infettato. Era da 2 anni che pensavo di iniziarla, ma figurati se andavo a spendere 60-80 euro al mese per il farmaco più le analisi generali che sono a proprio carico. Non so se ora sia gratuita o meno, ma per quanto riguarda la prevenzione tramite prep a mio parere lo Stato ha completamente fallito. Ora sarò un costo per il ssn per tutta la vita, contenti loro contenti tutti.
Re: Il world aids day in Italia è Ipocrisia
I programmi di educazione a scuola sei convinto che servano? non è che ti dicono di mettere il cappuccio fino dalle elementari e poi lo metti sempre. Altrimenti Francia e Germania stavano a zero.
La verità che farlo a pelle è diverso: il tamburo della roulette spesso si acchiappa scarico ma capita di beccarlo carico e ci resti dentro,
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Re: Il world aids day in Italia è Ipocrisia
Esiste la prep per questo se vuoi rischiare. Ecco perché esistono programmi per fare la patente o per educazione sessuale. Con la patente i morti sulla strada sono azzerati? No. Con l’educazione sessuale e la prep si azzerano? No. C’è una parola che si chiama consapevolezza è un’altra riduzione del danno.
La Germania ha la metà dei contagi in rapporto alla popolazione e la Francia ha lo stesso numero in rapporto alla popolazione con l’aggiunta che ha degli accordi con le colonie africane per il visto, un maggior numero di persone che provengono Da paesi a rischio che in Italia non esiste.
La Germania ha la metà dei contagi in rapporto alla popolazione e la Francia ha lo stesso numero in rapporto alla popolazione con l’aggiunta che ha degli accordi con le colonie africane per il visto, un maggior numero di persone che provengono Da paesi a rischio che in Italia non esiste.
Re: Il world aids day in Italia è Ipocrisia
Se vuoi azzerare gli incidenti non devi far uscire la gente di casa, se vuoi azzerare l'hiv non devi far scop.are la gente. Così estinguiamo anche la razzagiovane88 ha scritto: ↑mercoledì 2 dicembre 2020, 0:24Esiste la prep per questo se vuoi rischiare. Ecco perché esistono programmi per fare la patente o per educazione sessuale. Con la patente i morti sulla strada sono azzerati? No. Con l’educazione sessuale e la prep si azzerano? No. C’è una parola che si chiama consapevolezza è un’altra riduzione del danno.
La Germania ha la metà dei contagi in rapporto alla popolazione e la Francia ha lo stesso numero in rapporto alla popolazione con l’aggiunta che ha degli accordi con le colonie africane per il visto, un maggior numero di persone che provengono Da paesi a rischio che in Italia non esiste.

Re: Il world aids day in Italia è Ipocrisia
I dati che ti ho citato sono dell'ECDC, si riferiscono all'Europa continentale, non comprendono inesistenti colonie, non avrebbe senso importare dati relativi ai territori d'oltremare e se tali dati fossero importati ciò sarebbe valido anche per l'Olanda e in entrambi i casi ci sarebbero delle note a indicarlo: negli studi seri si fa così... (ah, l’8.7% della popolazione italiana è di origine straniera).giovane88 ha scritto: ↑martedì 1 dicembre 2020, 21:01È facile fare le analisi con i dati che proponi tu, io te ne propongo altri, visto che i programmi di educazione sessuale impiegano decenni per essere effettivi. Quindi conviene calcolare la popolazione totale delle persone che convivono con Hiv. Bene noi nell'Europa siamo terzi, dopo Francia e Spagna. Ma è Bene segnalare che loro hanno colonie sparse in tutto il mondo, in special modo in Africa o in America Latina dove il virus ha livelli di contagio molto più alti.
https://www.ecdc.europa.eu/sites/defaul ... t-2019.pdf pagina 86
Sei tu quello che ha tirato in ballo i confronti con altri Paesi, e io ti ho solo mostrato che i numeri “quelli sono”, migliaio più migliaio meno, considerando anche il fatto che la popolazione con HIV è solo stimata, tanto in Italia quanto nel resto del mondo, noi diciamo 150.000-180.000 in altri Paesi c’è comunque un intervallo di affidabilità altrettanto ampio, legato al fatto che esiste da sempre un numero di non diagnosticati.
La prevalenza dell’HIV in Svezia era dello 0.2% nel 2016, quella italiana tra lo 0.25 e lo 0.33 secondo i dati che preferisci accettare come più credibili.
Non intendo confutare oltre le tue sviste, preferisco appellarmi alla tua lucidità, che prima o poi ritroverai.
La vita umana è un continuo accettare rischi, anche nelle attività più insignificanti, il sesso ha da sempre una quantità di rischio collegata, perché l’HIV è solo l’ultima infezione di una lunghissima serie: epatiti, sifilide, gonorrea, herpes, mononucleosi, citomegalovirus…
Pretendere che qualcuno “ci salvi” con la coercizione, anche solo formativa è un’illusione: prima di prendere la patente tutti quanti abbiamo fatto un corso e sostenuto un esame, eppure ogni anno muoiono in incidenti stradali 12,6 persone ogni 100.000 residenti: sono 7560 morti l’anno. La verità è che ognuno di noi commette errori, e taluni errori esitano in conseguenze sgradevoli.
Ora, con tutta la comprensione e l’affetto di questa terra, perché ricordati che anche io ho passato le tue stesse emozioni: ciò che è successo non ha bisogno di un colpevole, ma soprattutto non ha bisogno di scuse.
Io ho deciso un giorno di fare sesso a pelle, nessuno me lo ha imposto e non posso dire che non sapessi che l’HIV circolava da oltre vent’anni. Tu hai deciso un giorno di fare sesso a pelle, nessuno te lo ha imposto e non puoi dire che non sapessi che l’HIV circolava da quarant’anni… questo non ci rende colpevoli né meno degni: abbiamo fatto quello che miliardi di altre persone fanno tutti i giorni, siamo stati sfortunati.
Possiamo discutere sulle scelte di politica sanitaria, sull’utilità di alcuni interventi anziché altri, tutte cose importantissime a livello di popolazione, ma che non cambieranno quel che è stato per noi e non sappiamo se lo avrebbero fatto.
Veramente, col cuore, arriva un momento in cui bisogna fare la pace: con il mondo, col passato, con se stessi; fare la pace e riprendere a vivere. Prima o poi quel momento arriva per tutti e, come dico sempre, nell’attesa non pensare troppo a ciò che è stato: la vita ci offre già troppe occasioni di angustia, senza che ci si metta noi ad aggiungerne altre.
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