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Vaccino covid in AIDS
Inviato: sabato 27 marzo 2021, 7:11
da Lino22
Salve a tutti,
Il mio compagno è stato in aids fino a 2 mesi fa. Le ultime analisi di gennaio hanno evidenziato cd4 pari a 179 con percentuale al 14%. La sua infettivologa, in merito al vaccino covid, gli ha detto che sarebbe meglio aspettare per il vaccino poiché potrebbe non avere un’adeguata risposta immunitaria. La settimana scorsa ha ripetuto le analisi e il 21 sapremo la sua condizione. Nel piano vaccinale nazionale è previsto che dal 29 marzo le persone con hiv e conta dei cd4 inferiore a 200, possono vaccinarsi. Vorrei un vostro consiglio anche sulla base di quello che vi hanno detto i vostri infettivologi, deve temporeggiare ancora o dovrebbe farlo? Lo so che dovremmo seguire le indicazioni della sua dottoressa, ma mi piacerebbe avere anche altri pareri.
Re: Vaccino covid in AIDS
Inviato: sabato 27 marzo 2021, 10:36
da skydrake
Lino22 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 7:11
Salve a tutti,
Il mio compagno è stato in aids fino a 2 mesi fa. Le ultime analisi di gennaio hanno evidenziato cd4 pari a 179 con percentuale al 14%. La sua infettivologa, in merito al vaccino covid, gli ha detto che sarebbe meglio aspettare per il vaccino poiché potrebbe non avere un’adeguata risposta immunitaria. La settimana scorsa ha ripetuto le analisi e il 21 sapremo la sua condizione. Nel piano vaccinale nazionale è previsto che dal 29 marzo le persone con hiv e conta dei cd4 inferiore a 200, possono vaccinarsi. Vorrei un vostro consiglio anche sulla base di quello che vi hanno detto i vostri infettivologi, deve temporeggiare ancora o dovrebbe farlo? Lo so che dovremmo seguire le indicazioni della sua dottoressa, ma mi piacerebbe avere anche altri pareri.
Avrebbe senso se i vaccini non si potessero ripetere (cosa non del tutto scontata visto la scarsità dei vaccini COVID).
A parere di altri infettivologi, fare come con gli altri vaccini (di tipo non attenuato, quest'ultimi non si possono proprio fare, ma tutti i vaccini COVID non sono di tipo attenuato): farlo ma poi, dopo alcune settimane (l'ideale sarebbe poco più 15 giorni dopo la seconda dose), misurare il titolo (la quantità) degli anticorpi IgM e IgG, per vedere se si è instaurata una adeguata risposta immunitaria.
Qui dentro qualcuno già si è misurato gli anticorpi COVID-specifici in seguito alla vaccinazione:
viewtopic.php?t=9569
Non faccio il nome, ma un utente in questo forum ha dovuto ripetere il vaccino HBV 5 o 6 volte prima di riuscire a sviluppare abbastanza anticorpi.
La osservazione della sua infettivologa invece è pertinente e rilevante se non fosse possibile fare altre dosi in caso di non sufficiente risposta immunitaria, ma questa è una questione di politica nella gestione delle poche dosi disponibili per tutta popolazione in attesa, non sulla terapia più appropriata per il singolo paziente.
Re: Vaccino covid in AIDS
Inviato: sabato 27 marzo 2021, 15:44
da Lino22
skydrake ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 10:36
Lino22 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 7:11
Salve a tutti,
Il mio compagno è stato in aids fino a 2 mesi fa. Le ultime analisi di gennaio hanno evidenziato cd4 pari a 179 con percentuale al 14%. La sua infettivologa, in merito al vaccino covid, gli ha detto che sarebbe meglio aspettare per il vaccino poiché potrebbe non avere un’adeguata risposta immunitaria. La settimana scorsa ha ripetuto le analisi e il 21 sapremo la sua condizione. Nel piano vaccinale nazionale è previsto che dal 29 marzo le persone con hiv e conta dei cd4 inferiore a 200, possono vaccinarsi. Vorrei un vostro consiglio anche sulla base di quello che vi hanno detto i vostri infettivologi, deve temporeggiare ancora o dovrebbe farlo? Lo so che dovremmo seguire le indicazioni della sua dottoressa, ma mi piacerebbe avere anche altri pareri.
Avrebbe senso se i vaccini non si potessero ripetere (cosa non del tutto scontata visto la scarsità dei vaccini COVID).
A parere di altri infettivologi, fare come con gli altri vaccini (di tipo non attenuato, quest'ultimi non si possono proprio fare, ma tutti i vaccini COVID non sono di tipo attenuato): farlo ma poi, dopo alcune settimane (l'ideale sarebbe poco più 15 giorni dopo la seconda dose), misurare il titolo (la quantità) degli anticorpi IgM e IgG, per vedere se si è instaurata una adeguata risposta immunitaria.
Qui dentro qualcuno già si è misurato gli anticorpi COVID-specifici in seguito alla vaccinazione:
viewtopic.php?t=9569
Non faccio il nome, ma un utente in questo forum ha dovuto ripetere il vaccino HBV 5 o 6 volte prima di riuscire a sviluppare abbastanza anticorpi.
La osservazione della sua infettivologa invece è pertinente e rilevante se non fosse possibile fare altre dosi in caso di non sufficiente risposta immunitaria, ma questa è una questione di politica nella gestione delle poche dosi disponibili per tutta popolazione in attesa, non sulla terapia più appropriata per il singolo paziente.
Grazie skydrake...
Il 21 ha il controllo.... vedremo cosa ci consiglia di fare. Sì, avevo letto dei post in merito al rischio di non sviluppare adeguatamente gli anticorpi. Preventivamente ho contattato il medico curante, chiedendole di mettere in lista il mio compagno per poter fare il vaccino appena l’infettivologa ci dà l’ok...
Re: Vaccino covid in AIDS
Inviato: sabato 27 marzo 2021, 16:20
da Doremifasol
Io ti consiglio di fare immediatamente il vaccino,come da linee guida,meglio rischiare di avere una risposta inadeguata (eventualmente recuperabile con dosi di richiamo) che rischiare di schiattare di covid.
Preferibilmente un vaccino ad mRNA e non ad adenovirus attenuato
Re: Vaccino covid in AIDS
Inviato: sabato 27 marzo 2021, 17:16
da skydrake
Doremifasol ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 16:20
Preferibilmente un vaccino ad mRNA e non ad adenovirus attenuato
Innanzitutto,
nessunissimo vaccino per contro il COVID è a virus attenuato (gli attenuati non li possono fare chi è in AIDS).
Poi, i due mRNA sono il Pfizer e il Moderna, il terzo è il più tradizionale Astrazeneca, il cui vettore virale è un virus di scimmia Reshus.
Ci sarebbe il vaccino Sputnik la cui seconda dose usa come vettore un adenovirus, ma non è stato ancora approvato in Europa.
Scusate se lo sottolineo, ma di recente da un altro intervento su questo forum era stato riportato che nemmeno una infermiera aveva capito la differenza tra virus attenuato (cioè quello che si vuole combattere, ma indebolito) e vettore virale (nel caso dell'Astrazeneca significa un virus completamente diverso, quasi del tutto innocuo, a cui attaccano un pezzo di glicoproteina virale del virus che si vuole combattere, cioè il COVID-SARS2), e ripeteva che non si può fare. Per la precisione, se un paziente non è in AIDS talmente conclamato che persino un virus di scimmia Reshus gli risulta pericoloso (zoonosi) o anche un adenovirus (es. tonsillite, laringite), allora può fare tutti i vaccini COVID. Semmai, il rischio è che non "attecchisca" perché i linfociti CD4 giocano un ruolo fondamentale sia per lo sviluppo degli anticorpi sia e soprattutto per la immunità cellulo-mediata, cioè la memoria del sistema immunitario verso i patogeni, a distanza degli anni.
Re: Vaccino covid in AIDS
Inviato: sabato 27 marzo 2021, 18:12
da Doremifasol
skydrake ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 17:16
Doremifasol ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 16:20
Preferibilmente un vaccino ad mRNA e non ad adenovirus attenuato
Innanzitutto,
nessunissimo vaccino per contro il COVID è a virus attenuato (gli attenuati non li possono fare chi è in AIDS).
Poi, i due mRNA sono il Pfizer e il Moderna, il terzo è il più tradizionale Astrazeneca, il cui vettore virale è un virus di scimmia Reshus.
Ci sarebbe il vaccino Sputnik la cui seconda dose usa come vettore un adenovirus, ma non è stato ancora approvato in Europa.
Scusate se lo sottolineo, ma di recente da un altro intervento su questo forum era stato riportato che nemmeno una infermiera aveva capito la differenza tra virus attenuato (cioè quello che si vuole combattere, ma indebolito) e vettore virale (nel caso dell'Astrazeneca significa un virus completamente diverso, quasi del tutto innocuo, a cui attaccano un pezzo di glicoproteina virale del virus che si vuole combattere, cioè il COVID-SARS2), e ripeteva che non si può fare. Per la precisione, se un paziente non è in AIDS talmente conclamato che persino un virus di scimmia Reshus gli risulta pericoloso (zoonosi) o anche un adenovirus (es. tonsillite, laringite), allora può fare tutti i vaccini COVID. Semmai, il rischio è che non "attecchisca" perché i linfociti CD4 giocano un ruolo fondamentale sia per lo sviluppo degli anticorpi sia e soprattutto per la immunità cellulo-mediata, cioè la memoria del sistema immunitario verso i patogeni, a distanza degli anni.
No Sky hai male interpretato quello che ho scritto. Io non ho affermato che i vaccini non mRNA usano il Sarscov2 attenuato.
Ho detto che usano adenovirus attenuati che fanno da vettori e che comunque per poter rendere il vaccino efficace devono mantenere una certa capacità infettante altrimenti se non riuscissero ad entrare nelle cellule non ci sarebbe risposta.
Quindi,non io,ma scienziati consigliano di usare i vaccini ad mRNA nei soggetti con patologie croniche importanti per 2 motivi:1) perché la risposta è superiore 2) perché danno meno frequentemente febbre.
Re: Vaccino covid in AIDS
Inviato: sabato 27 marzo 2021, 18:28
da chico92
Doremifasol ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 18:12
skydrake ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 17:16
Doremifasol ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 16:20
Preferibilmente un vaccino ad mRNA e non ad adenovirus attenuato
Innanzitutto,
nessunissimo vaccino per contro il COVID è a virus attenuato (gli attenuati non li possono fare chi è in AIDS).
Poi, i due mRNA sono il Pfizer e il Moderna, il terzo è il più tradizionale Astrazeneca, il cui vettore virale è un virus di scimmia Reshus.
Ci sarebbe il vaccino Sputnik la cui seconda dose usa come vettore un adenovirus, ma non è stato ancora approvato in Europa.
Scusate se lo sottolineo, ma di recente da un altro intervento su questo forum era stato riportato che nemmeno una infermiera aveva capito la differenza tra virus attenuato (cioè quello che si vuole combattere, ma indebolito) e vettore virale (nel caso dell'Astrazeneca significa un virus completamente diverso, quasi del tutto innocuo, a cui attaccano un pezzo di glicoproteina virale del virus che si vuole combattere, cioè il COVID-SARS2), e ripeteva che non si può fare. Per la precisione, se un paziente non è in AIDS talmente conclamato che persino un virus di scimmia Reshus gli risulta pericoloso (zoonosi) o anche un adenovirus (es. tonsillite, laringite), allora può fare tutti i vaccini COVID. Semmai, il rischio è che non "attecchisca" perché i linfociti CD4 giocano un ruolo fondamentale sia per lo sviluppo degli anticorpi sia e soprattutto per la immunità cellulo-mediata, cioè la memoria del sistema immunitario verso i patogeni, a distanza degli anni.
No Sky hai male interpretato quello che ho scritto. Io non ho affermato che i vaccini non mRNA usano il Sarscov2 attenuato.
Ho detto che usano adenovirus attenuati che fanno da vettori e che comunque per poter rendere il vaccino efficace devono mantenere una certa capacità infettante altrimenti se non riuscissero ad entrare nelle cellule non ci sarebbe risposta.
Quindi,non io,ma scienziati consigliano di usare i vaccini ad mRNA nei soggetti con patologie croniche importanti per 2 motivi:1) perché la risposta è superiore 2) perché danno meno frequentemente febbre.
L'Hiv (non aids) non è una patologia cronica importante?
Come mai allora dicono che in hiv > 200 cd4, i vaccini anti covid, sono tutti intercambiabili?
Re: Vaccino covid in AIDS
Inviato: sabato 27 marzo 2021, 18:30
da Doremifasol
Perché Pfizer e Moderna costano troppo per le nostre tasche....
Non c'è altra spiegazione solo i vaccini mRNA hanno raggiunto una protezione del 95%,gli altri proteggono al 65% dalla 'infezione e al 100 dal covid mortale,ma hanno un profilo di effetti collaterali un po' superiore. Ho diversi amici che con Astrazeneca hanno avuto anche febbre a 39.5 mentre tutti quelli che hanno fatto Pfizer o Moderna effetti collaterali quasi nulli perché non c'è l'adenovirus.
Re: Vaccino covid in AIDS
Inviato: sabato 27 marzo 2021, 20:48
da giovane888
mi ritrovo come il tuo amico ovvero in AIDS da oltre un anno, e i valori sono anche scesi durante questi mesi, in special modo quando ho cambiato da symtuza a biktarvy, ero a 212, sono tornato a 142. Ora stanno risalendo ma sono pressoché simili a quelli del tuo amico, ovvero sotto 200.
Mi ha detto di farlo ma ovviamente come scritto da tutte le parti, il rischio maggiore oltre agli effetti collaterali che persone che versano in uno stato fortemente immunodepresso devono fare attenzione maggiormente, è che non sviluppi gli anticorpi.
Non è neanche detto che lo faccia, almeno non qui nella mia asl, visto che conosco tutti e non voglio far sapere niente a nessuno. Dove vado a prendere le medicine, mi hanno inserito nel database, ma testuali parole: "Non sappiamo quando ti chiameranno, può passare un giorno come un mese".
Ma io dico, se passa un mese, ci saranno altre categorie da vaccinare, ed in pratica mi salteranno. Insomma, oltre allo schifo di come sono ridotto, quasi un vegetale, ora c'è anche il rischio concreto che non mi facciano fare il vaccino.
Comunque se mi permetteranno di farlo, riporterò la mia esperienza e come sono stato, tenendo conto che già ora sto messo male.
Re: Vaccino covid in AIDS
Inviato: sabato 27 marzo 2021, 21:04
da Doremifasol
giovane88 ha scritto: ↑sabato 27 marzo 2021, 20:48
mi ritrovo come il tuo amico ovvero in AIDS da oltre un anno, e i valori sono anche scesi durante questi mesi, in special modo quando ho cambiato da symtuza a biktarvy, ero a 212, sono tornato a 142. Ora stanno risalendo ma sono pressoché simili a quelli del tuo amico, ovvero sotto 200.
Mi ha detto di farlo ma ovviamente come scritto da tutte le parti, il rischio maggiore oltre agli effetti collaterali che persone che versano in uno stato fortemente immunodepresso devono fare attenzione maggiormente, è che non sviluppi gli anticorpi.
Non è neanche detto che lo faccia, almeno non qui nella mia asl, visto che conosco tutti e non voglio far sapere niente a nessuno. Dove vado a prendere le medicine, mi hanno inserito nel database, ma testuali parole: "Non sappiamo quando ti chiameranno, può passare un giorno come un mese".
Ma io dico, se passa un mese, ci saranno altre categorie da vaccinare, ed in pratica mi salteranno. Insomma, oltre allo schifo di come sono ridotto, quasi un vegetale, ora c'è anche il rischio concreto che non mi facciano fare il vaccino.
Comunque se mi permetteranno di farlo, riporterò la mia esperienza e come sono stato, tenendo conto che già ora sto messo male.
Non essere così pessimista dai. Le persone con meno di 200 cd4 qui nel Lazio le stanno già chiamando allo Spallanzani. Penso sia così in tutto Italia. E sicuramente ti daranno un vaccino mRNA che non ti darà particolari problemi