
Non mi pare che qui in Italia il problema sia particolarmente sentito, ed è vero che sono le solite giornate celebrative di cui tutti si dimenticano appena sono trascorse. Tuttavia, la popolazione sieropositiva sta invecchiando, in tutto il mondo occidentale si sta creando un'emergenza, sia sanitaria sia sociale, e il problema non finisce con la fine di questa giornata.
Molto di quanto si può dire sugli aspetti sanitari dell'invecchiamento nella malattia da HIV è stato raccolto da Tim Horn e Richard Jefferys nel report che ha dato origine a questo thread. Tante testimonianze e preziosissimi consigli pratici possono essere letti nelle pagine che The Body dedica a Aging with HIV e che sono state aggiornate per l'occasione.
Uno studio dell'Institut National de la Santé et de la Recherche Medicale di Montpellier, che è appena stato pubblicato sul Canadian Medical Association Journal, ci riporta alla questione intorno a cui la scienza dell'infezione da HIV si sta agitando ormai da qualche anno: le infiammazioni croniche - siano esse dipendenti dall'azione di un virus, dallo stile di vita, dall'invecchiamento stesso o da altre cause - sono legate a una minore probabilità di invecchiare in salute.
In Chronic inflammation as a determinant of future aging phenotypes il cattivo di turno è l'interleuchina-6, una citochina infiammatoria che sovente si trova cronicamente alta anche nella malattia da HIV e che nello studio dei canadesi si è confermato un marker di infiammazione più rilevante di altri presi in esame nel pronosticare l'insorgere di problemi durante l'invecchiamento. Si è visto, infatti, che è l'IL-6 sia ad agire di suo con effetti diretti sul cervello e sulle ossa, sia a favorire l'innalzarsi dei livelli di altri marker infiammatori, quali la proteina C reattiva e il fibrinogeno. E si è visto che quando i livelli di IL-6 restano cronicamente alti si dimezza la probabilità di invecchiare bene 10 anni dopo e si innalza la probabilità di incorrere in problemi cardiovascolari, muscolo-scheletrici, respiratori, diabete, etc.
Tutti i particolari nell'articolo.
Come riuscire a mantenere bassa l'IL-6 in caso di infezione cronica? Naturalmente questo lo studio canadese non ce lo dice.