Twin, ho letto i documenti che hai postato, ma non riesco a capire dove vuoi arrivare.Twin ha scritto:come anticipato inoltro documento meeting lisbona settembre 2013 (i dottori cozzone e paolo monini-1° ricercatore nonchè direttore di reparto CNAID,S da tempo dislocato in sud africa per seguire progamma aids- vengono indicati come advisor del direttore CNAIDS).
per precisione, sul sito ISS/CNAIDS è riportato che l'associazione Tat+Env èstata testata in modelli animali (topi cavie scimmie). allego due documenti in merito. Cercherò maggiori dettagli e info per capire meglio caratteristiche, produzione (chi produce) e controllo (chi e come viene effettuato) preparazioni vaccinali impiegate nelle diverse sperimentazioni. Apparentemente sembra che siano state ( o verranno) utilizzate preparazioni vaccinali diverse.
1. Nel documento sui finanziamenti europei, che era già stato citato in questo thread per mostrare come sia la sperimentazione sudafricana a consentire a Ensoli di chiedere soldi all'Europa, Cozzone è definito in modo molto vago: "consulente del Direttore del Centro Nazionale AIDS" può significare qualsiasi cosa, anche che offre le sue prestazioni a titolo gratuito. Oppure no?
Mi pare che il suo ruolo sia già stato evidenziato come potenzialmente conflittuale con gli interessi pubblici, ma non capisco se i consigli che può aver fornito ad Ensoli impegnata nei trial in Sud Africa peggiorino in qualche modo il conflitto di interesse.
2. La sinossi e la scheda dello studio ISS-P002 sono documenti ben noti e riguardano il trial del vaccino preventivo Tat+Env - che dal sito del governo americano che raccoglie i trial clinici risulta essere stato *terminated*, mentre dallo schemino pubblicato dall'ISS risulta, incredibilmente, *completato*.
A dir la verità, più che sull'impostazione dello studio clinico, che è ormai roba vecchia, a me interesserebbe capire le ragioni per cui è stato *terminated*, perché mi è piuttosto difficile credere che un vaccino che era destinato a dare gloria eterna alla scienza italiana possa essere stato buttato nella discarica delle ricerche soltanto perché una delle proteine necessarie era prodotta da una grande casa farmaceutica in modo non conforme ai regolamenti europei.
Soprattutto se pensiamo che quel trial, a più di due anni dall'inizio, aveva arruolato solo 11 volontari.
Sei d'accordo anche tu che dovrebbero esserci fornite delle ragioni un po' più serie che "una proteina non conforme"?
Ieri ho letto un post di Guglielmo Pepe (*) nel blog che scrive per Repubblica. Non mi è piaciuto molto, mi è parso sciatto e un'occasione mancata: dal momento che è il primo accenno che esce su Repubblica relativo all'inchiesta di Altreconomia e all'interrogazione parlamentare al ministro Lorenzin annunciata dalla senatrice De Biasi, forse ci si poteva aspettare un articolo più documentato. Un passo oltre quell'inchiesta.
Ma pazienza.
Quel che però mi è parso interessante è che Pepe abbia ricordato due cose:
1. l'Istituto Superiore di Sanità sta mantenendo un silenzio strettissimo in una situazione in cui, invece, sarebbe bene esprimesse la propria posizione;
2. "il silenzio del mondo della ricerca in generale" rischia di essere inteso dall'opinione pubblica come omertoso.
Fra il 25 e il 27 maggio, a Roma, si terrà ICAR 2014. In quell'occasione, stando al programma, Barbara Ensoli parlerà di "Immune-based approach to reduce viral persistence in reservoirs".
Il titolo è molto impegnativo, soprattutto se teniamo conto che in nessuna delle sperimentazioni cliniche condotte sul suo vaccino la Ensoli ha sospeso la terapia ai pazienti vaccinati. Per non parlare delle difficoltà che tutti i più grandi scienziati stanno trovando nel misurare correttamente le dimensioni dei reservoir. È dunque difficile immaginare come abbia misurato l'effetto del suo preparato sulla persistenza virale.
Vedremo che cosa racconterà, se i suoi colleghi le faranno delle domande, se qualche contestazione le verrà mossa. O se sarà anche questa l'ennesima occasione mancata di fare chiarezza.
(*) Ho modificato il post perché avevo sbagliato a scrivere il link all'articolo di Pepe.