Osservati struttura e dinamiche della"chiave"dell'Hiv

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Keanu
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Osservati struttura e dinamiche della"chiave"dell'Hiv

Messaggio da Keanu » giovedì 9 ottobre 2014, 11:27

Riporto la notizia dall'ANSA: Per la prima volta è stata osservata in azione la 'chiave passepartout' che il virus Hiv utilizza per aprire le 'serrature' delle cellule da infettare. Si tratta di una proteina a forma di fungo, chiamata Env, che cambia rapidamente conformazione per sfuggire ai controlli del sistema immunitario.
A svelare il suo funzionamento sono due studi, pubblicati contemporaneamente su Nature e Science, che forniscono informazioni preziosissime per lo sviluppo di nuovi farmaci e vaccini contro l'Hiv. A dirlo sono gli stessi ricercatori,coordinati dall'università di Yale, dal Weill Cornell Medical College e dai National Institutes of Health (Nih) americani.
La proteina passepartout Env si trova ancorata all'involucro esterno (capside) del virus, pronta ad agganciarsi alle cellule dell'organismo da infettare. Per poter entrare nella loro serratura, la 'chiave' deve assumere una particolare conformazione 'aperta': questo accade in modo repentino solo quando si presenta l'occasione giusta, altrimenti, per la maggior parte del tempo, la proteina Env rimane in una conformazione 'chiusa', che la rende invisibile al sistema immunitario.
La 'chiave' cambia forma
La proteina passepartout Env si trova ancorata all'involucro esterno (capside) del virus, pronta ad agganciarsi alle cellule dell'organismo da infettare. Per poter entrare nella loro serratura, la 'chiave' deve assumere una particolare conformazione 'aperta': questo accade in modo repentino solo quando si presenta l'occasione giusta, altrimenti, per la maggior parte del tempo, la proteina Env rimane in una conformazione 'chiusa', che la rende invisibile al sistema immunitario.

cerco di tradurre dall'inglese: Una nuova ricerca ha chiarito il movimento e la struttura completa delle punte dell'envelope del virus HIV che il virus utilizza per legarsi alle cellule che infetta. Questa ricerca, condotta da scienziati del National Institutes of Health, Weill Cornell Medical College e alla Yale University School of Medicine, potrebbe restringere i tempi per sviluppare vaccini contro l'HIV e trattamenti relativi.

Tre set di una coppia di molecole chiamate gp120 e gp41 costituiscono ciascuna una punta di aggancio(spike) di HIV, che adotta diverse configurazioni prima e dopo che il virus si sia fuso con una cellula. Le strutture a livello atomico di gp120 pre-fusione e gp120 post-fusione e gp41 era già stato determinato in precedenza. Dopo più di un decennio di studi, la nuova ricerca completa il quadro descrivendo la struttura a livello atomico di tutta la gp41 pre-fusione. Ora, è evidente come l'intero spike si riorganizza quando il virus si fonde con una cellula, e le modalità con cui l'HIV si sottrae al rilevamento da parte del sistema immunitario sono più chiare.

I ricercatori hanno utilizzato anche una tecnica sofisticata per vedere come ciascuno spike si muove prima e durante l'aggancio alla cellula. Essi hanno scoperto che questo "chiodino"(gli americani lo chiamano così perché ne ha la forma,credo) non legato cambia rapidamente tra tre diverse configurazioni. La forma predominante, soprannominata "stato di chiusura" o "di base" e descritto nella nuova struttura a livello atomico, è difficile per il sistema immunitario da individuare, e solo anticorpi ampiamente neutralizzanti legano ad essa. In questa forma, il chiodino attacca bene solo uno dei due recettori cellulari a cui l'HIV deve legarsi per fondersi con una cellula. Quando anticorpi ampiamente neutralizzanti e farmaci che inibiscono l'ingresso si legano al virus HIV, spesso stabilizzano lo spike nello stato base e quindi impediscono al virus di infettare una nuova cellula.

Immagine

Nel loro insieme, dicono gli scienziati, i risultati indicano che un vaccino efficace che insegni il sistema immunitario a neutralizzare il virus HIV dovrebbe essere basato sulla "forma base" dell'aggancio,cioè la forma di pre-fusione dello spike. Conoscere la struttura atomica di questa configurazione ora offre ai ricercatori gli strumenti per progettarla e manipolarla come componente del vaccino.


Meccanismo simile ad Ebola :shock:
L'intera dinamica molecolare che consente il passaggio dalla forma aperta a quella chiusa è stata osservata per la prima volta grazie ad una innovativa tecnica di microscopia che ha permesso di ottenere immagini ad altissima risoluzione. ''Ora - spiega Walther Mothes, microbiologo dell'Università di Yale - possiamo vedere come funziona questo macchinario per la fusione con la cellula: a linee generali, si tratta di un meccanismo simile a quello che usano anche i virus dell'influenza e di Ebola''.
Ps: se capite meglio di me l'inglese scientifico leggete qui : http://www.niaid.nih.gov/news/newsrelea ... amics.aspx