Dora ha scritto: ↑lunedì 29 novembre 2021, 6:09
Skorpio ha scritto: ↑domenica 28 novembre 2021, 17:55
L'impermeabilità naturale di alcuni individui al virus dell'hiv è data dalla produzione di cellule ematopoietiche iper-immuni al virus hiv che quindi producono sangue iperimmune.
Le cellule ematopoietiche vengono prodotte nel midollo osseo e si trovano nel sangue e in ogni comparto del corpo adulto, del cordone ombelicale al momento della nascita, ma possono essere mobilizzate e fatte migrare nel sangue dei bambini e degli adulti con un'opportuna stimolazione con particolari farmaci denominati fattori di crescita.
Da quanto ho capito io...mi sembra che la guarigione del Paziente di Londra sia stata dovuta alla sperimentazione(casuale) delle qualità terapeutiche del plasma iperimmune al virus hiv.
Forse il termine plasma ad essere sbagliato.
Io temo che tu stia facendo confusione.
Il Paziente di Londra è stato guarito (in modo lungamente cercato e per nulla casuale) mediante un trapianto di cellule staminali ematopoietiche, che presentavano una caratteristica genetica molto rara e particolare: la mancanza di un gene che serve a produrre sulla membrana della cellula una proteina che il virus usa come porta per entrare. Questo è il co-recettore CCR5. Le staminali ricevute dal Paziente di Londra non l'avevano, così hanno proliferato e prodotto tante cellule più differenziate (in sostanza linfociti T CD4) che erano prive di CCR5 e sono risultate protette dal virus.
Scienza che si è sviluppata dal successo del Paziente di Berlino, Timothy Brown, che ha stimolato anche lo studio della distruzione del CCR5 mediante editing genetico (sperimentazioni in corso). Ma anche tanta fortuna, perché in diversi casi analoghi le cose non sono andate così bene.
Il plasma iperimmune è invece del sangue ricco degli anticorpi di una persona che ha sconfitto una infezione. Si è visto che non serve a molto per guarire dal Covid, men che meno può servire a guarire da un virus come HIV, che ha la caratteristica di integrarsi all'interno del genoma di alcune cellule che sono quiescenti, cioè non proliferano, ma quando si svegliano e cominciano a proliferare cominciano anche a produrre virus.
Invece di usare plasma di convalescenti (che nel caso di HIV non ci sono), esiste la possibilità di creare in laboratorio degli anticorpi molto potenti e li si stanno studiando come componenti di strategie di cura. Però siamo ancora alle fasi di sperimentazione, non sappiamo se gli anticorpi monoclonali ad ampio spettro aiuteranno un giorno a guarire dall'HIV.
Quindi, come vedi, in un caso parliamo di linfociti T resistenti a HIV; nell'altro di anticorpi prodotti da linfociti B o in laboratorio e poi infusi nel paziente.
Come sai,fortunatamente esistono naturalmente peculiarità genetiche individuali, tra le quali quelle di alcuni individui il cui sistema immunitario riesce a renderli totalmente immuni o +-immuni di altri individui a certi virus e non ad altri.
Esistono infatti individui +-immuni anche al covid.
Tutti noi siamo pieni di vrus latenti(reservoir)+-controllati dal nostro sistema immunitario.
Qualunque sia la origine genetica che determina la iper-immunità a certi virus essa si manifesta nella produzione di cellule ematopoietiche destinate a produrre anticorpi resitenti ad un virus.
Il Donatore da cui il Paziente di Londra ha ricevuto le cellule staminali ematopoietiche è! geneticamente immune al virus hiv e ha trasmesso questa immunità al paziente durante il trattamento x la cura del tumore.
Dette cellule ematopoietiche,predisposte alla produzione di globuli bianchi rossi e piastrine,come detto, sono prodotte dal midollo osseo
ed immesse nel plasma . Il plasma è il 55%del sangue. E' composto dal 90% di acqua, proteine (7%); molecole organiche (glucosio, aminoacidi, lipidi, ormoni, composti di scarto azotati come urea ed urati); ... sostanze gassose (ossigeno ed anidride carbonica
ed è prodotto dall'organismo grazie all'assunzione di liquidi con la dieta e tramite il controllo della loro escrezione a livello renale.
Stante il fatto che la produzione "industriale" di cellule ematopoietiche iperimmuni all'hiv sarebbe semplice
ed economica considerando l'elevato numero di donatori iperimmuni hiv credo che il problema sia il costo economico del trapianto che si aggira intorno ai 50.000 euro.
Secondo me n prezzo insostenibile per qualsiasi Sistema Sanitario Nazionale o anche privato di tipo Assicurativo.
La ricerca di un farmaco che simuli le proprietà naturali degli anticorpi di individui iperimmuni è una questione economica e politica non di natura scentifica.
p.s
Cercare anticorpi e ematopoietiche nel plasma non mi sembra proprio una idea intelligente...