Due cose rapidamente.
1. Riporto anche qui, oltre che nel thread sullo studio START dove l'avevo
segnalata qualche giorno fa, la notizia che
Dora ha scritto:Dora ha scritto:senza pensare che la persona davanti a loro potrebbe avere ereditato un virus con mutazioni resistenti
Un
comunicato stampa di CytoDyn, la società che produce il
PRO 140, segnalava ieri che hanno appena chiesto all'FDA una
orphan drug designation per poter testare il loro anticorpo in persone naive cui l'infezione è stata diagnosticata, ma che sono in attesa del risultato del test sulle resistenze.
Anche questa mi sembra una strada interessante per accorciare i tempi di inizio della terapia.
2. CytoDyn ha chiesto e ottenuto dall'FDA una modifica del protocollo del trial di fase III che dovrà valutare l'efficacia del PRO 140 usato in combinazione con una ART standard in persone che stanno fallendo la loro terapia antiretrovirale. Due i cambiamenti accettati:
- a. un dimezzamento del numero dei soggetti arruolati (da 300 a 150);
b. criteri di ammissione meno rigidi, in particolare si accettano persone PRIMA che si abbia conferma che ospitano un virus soltanto R5-tropico.
Nel
comunicato stampa ricordano che il 67% degli americani con HIV hanno un virus R5 e che questa percentuale sale all'85% nelle persone al momento della diagnosi.
Lo studio è diviso in due parti. In una, c'è un periodo di trattamento in doppio cieco, durante il quale i partecipanti sono randomizzati e trattati con iniezioni sottocutanee settimanali di PRO 140 o di placebo in combinazione con i loro fallimentari regimi di ART. Durante la prima settimana del fallimento terapeutico, a ciascuno viene fatto un test genotipico per valutare le resistenze e sulla base di quello viene modificata la ART.
Nella seconda parte dello studio, i partecipanti continuano il trattamento con l'anticorpo o con il placebo insieme alla ART ottimizzata (OBT - optimized background therapy) per altre tre settimane, al termine delle quali arrivano i risultati del tropismo del virus. Dopo di che, inizia un periodo in aperto di 24 settimane.
SOLO LE PERSONE CON UN VIRUS
R5 PROSEGUONO IL TRATTAMENTO CON
PRO 140 E
OBT, MENTRE CHI HA UN VIRUS
R4 O
DUAL-TROPICO ABBANDONA L'ANTICORPO E PROSEGUE CON LA
SOLA ART OTTIMIZZATA.
Questa modifica del protocollo permetterà di andare più in fretta, di trattare con PRO 140 e OBT persone con viremie maggiori di 400 copie/mL, senza aspettare i risultati sul tropismo del virus. Prima, invece, bisognava continuare con una ART che era fallita mentre si aspettava la conferma che il virus era solo R5, e questo bloccava l'arruolamento dei pazienti.
Il protocollo ha potuto essere cambiato perché nel trial di fase IIb in cui è stato dato in monoterapia si è visto che il PRO 140 è sicuro anche in persone con virus R4 o dual-tropico.
I risultati relativi all'obiettivo primario sono attesi per il 2017.