Dora ha scritto:Una cosa, però, non riesco proprio a capirla: come mai la Dr Ensoli in questo momento non è a Miami per spiegare la sua strategia al Gotha mondiale della ricerca di una cura?
Si sta forse contemporaneamente tenendo un congresso OMICS, cui la cheerleader della vaccinologia-in-disarmo non poteva assolutamente mancare?
ARTICOLO SCIENTIFICO O DEPLIANT TURISTICO? La nuova vita del vaccino anti-Tat in Sud Africa
Il CROI comincia il 4 marzo, gli abstract si potevano mandare solo entro il 27 settembre - avremo il piacere di vedere la Dr Ensoli a Boston, a sottoporre finalmente le sue strategie di cura al vaglio di una comunità scientifica più qualificata di quella che normalmente partecipa ai congressi di OMICS International?
Sia quel che dovrà essere, vedo con soddisfazione che non sono soltanto io a chiedermi come mai la Dr Ensoli non si sia non dico semplicemente recata, ma PRE-CI-PI-TA-TA al workshop di Miami a confrontarsi con i suoi pari, quel nutrito manipolo di grandi scienziati che si sono riuniti in Florida a metà dicembre per discutere del nuovo campo di interesse del Direttore del Centro Nazionale AIDS.
A conclusione della bella e completa relazione che il Prof Guido Poli ha dedicato al congresso e pubblicato ieri su Scienzainrete - HIV: eradicare o controllare? - possiamo infatti leggere un'analoga perplessità:
- In Italia il ministero dimentica la ricerca su HIV
Nel frattempo in Italia sono usciti i risultati della Ricerca Finalizzata finanziata dal Ministero della Salute dopo un anno e mezzo dalla sottomissione dei progetti di durata triennale. Confermando, anzi peggiorando, un trend degli ultimi anni (vedi questo articolo e articoli precedenti dell’autore sul tema), sono stati finanziati solo 3 progetti di ricerca su HIV per poco più di un milione di euro (per approfondire leggi qui [*]). Tra questi un progetto dell’ISS sul ruolo della proteina Tat nella costituzione e mantenimento del reservoir virale e uno dedicato al potenziamento della risposta immunitaria in funzione della “Functional Cure”. Peccato che a Miami non vi fosse nessuno a presentare questi studi. Non ci resta che aspettare il prossimo Workshop nel 2019.
L'impressione - assai netta - è che, più che di un articolo scientifico, si tratti di un depliant pubblicitario - una via di mezzo fra una relazioncina sugli straordinari successi ottenuti dal vaccino anti-Tat nella sua veste terapeutica, volta evidentemente ad ingolosire degli investitori, e una brochure turistica sulle attrattive di una vacanza-studio in Sud Africa.
Tralasciamo le molte parole e le tinte assai rosee profuse per raccontare la storia del vaccino e della sua fantasmagorica efficacia in termini di recupero immunitario e di diminuzione del reservoir provirale e andiamo al sodo: si stanno preparando tre diverse sperimentazioni di fase II/III in Sud Africa, che dovranno portare alla approvazione e commercializzazione dell'anti-Tat prima in Sud Africa, poi nel resto del mondo, Europa e Italia comprese.
- Un trial - di fase III, randomizzato, in doppio cieco e con placebo - sarà per adulti con viremia soppressa, ma immunologic non/poor responders (CD4 ≤500/μL) e consisterà in un'intensificazione di regimi standard di ART con il vaccino al fine di vedere se questo migliora il recupero dei CD4.
Il secondo trial - di fase IIb/III, randomizzato, in doppio cieco e con placebo - indagherà l'efficacia del vaccino nel favorire la ripresa immunitaria e l'abbattimento della viremia di adulti diagnosticati positivi ed entrati in terapia antiretrovirale da 3 mesi.
Il terzo, infine - randomizzato, in doppio cieco e con placebo, con dosaggio a scalare e di fase I/II - valuterà sicurezza e immunogenicità del vaccino in bambini e adolescenti (<18 anni) in terapia.
Non sono previste interruzioni terapeutiche, perché l'idea è di considerare il vaccino anti-Tat una intensificazione della ART. Tuttavia, la famiglia Ensoli dimostra di possedere una visione amplissima: ritiene, infatti, che l'immunizzazione terapeutica con il proprio vaccino possa "I) migliorare gli effetti di una ridotta aderenza alla cART, prevenendo la selezione (e la trasmissione) di varianti virali resistenti ai farmaci, II) permettere una semplificazione del trattamento antiretrovirale, III) permettere lunghi intervalli liberi dai farmaci, IV) promuovere la riduzione delle dimensioni dei reservoir virali".
Il tutto grazie a un modello di intervento a due fasi che - seguendo una moda ormai consolidata nella ricerca di una cura, partita da "shock and kill", passata per "kick and kill" e approdata di recente a "block and lock" - viene oggi definito di "reset and restart" immunologico e ci verrà spiegato nei dettagli in futuri articoli scientifici.
Le prospettive a 5 anni dell'epidemia nell'Africa sub-sahariana sono terribili, invece quelle che si apriranno grazie al vaccino anti-Tat sono FA-VO-LO-SE:
- Vaccination with Tat is expected to intensify cART efficacy by reducing the rate of treatment failure, AIDS and non-AIDS co-morbidities, mitigating the negative effects of low therapy adherence, thus improving health, while reducing the overall economic burden of AIDS care (in SA, USD 200 for each hospital admission saved) [78]. The overall benefit to patients and governments will be further enhanced if therapy simplification regimens are adopted in conjunction with Tat vaccination. In fact, the outcomes promise not only to deliver a novel intensified Tat/cART co-treatment with lower rates of treatment failure, but also opens concrete perspectives for cART simplification, functional cure regimens and, possibly, administration to patients naïve to cART. If effective in counteracting the negative effects of low adherence, Tat vaccination may lead to new treatment guidelines capable of reducing second-line treatments and allow use of the saved
resources to provide a wider access to therapy at the regional level. Therefore, intensified Tat/cART co-treatment will contribute to improved disease management and reduction of the HIV economic burden on PH.
Both adult and pediatric clinical studies with the Tat vaccine will be conducted in SA, the country with the largest HIV epidemics in the world and at the forefront in the international fight against HIV. In fact, the HIV-1 infected pediatric population in Africa faces life-long therapy of more than 50 years on average (2.6 million in 2015, less than 1/3 receiving cART). Thus, it is extremely important to extend vaccine eligibility to these age groups. Successful completion of the pediatric trials will permit to conduct efficacy studies for registration, thus allowing provision of therapeutic vaccination coverage to virtually the whole HIV-1 infected population in SA.
Poi, da lì, si andrà alla conquista del resto del mondo.
In Sud Africa tutti sono felici e contenti e non vedono l'ora di iniziare:
- The evaluation of the Tat vaccine efficacy data and clinical trial plans in SA was entrusted to two independent bodies: a Panel of Experts convened by National department of Health (NDOH, 2014); and an Evaluation Workshop convened by the United Nations Industrial development Organization (UNIDO, 2015). Both bodies advocated conduct of phase III studies for vaccine registration in SA, and the reach-out for the needed funding to international donors. To this end a public-private partnership, the Tat Vaccine Partnership (TVP), has been established. In particular, based on the above achievements, SA and Italian stakeholders (CNAIDS/ISS, NDOH, SA Medical Research Council, SAMRC) embraced with private partners (Vaxxit, Diatheva, TCD-Global, Kiara Health), in the TVP. TVP is coordinated by the SAMRC and its mission is to contribute to achieving EDCTP2 work plan and UNAIDS goals [Sustainable Development Goals 3: Ensure healthy lives and promote well-being for all at all ages; UNAIDS 90-90-90: end the HIV/AIDS epidemics by 2030] through completion of the clinical experimentation and registration of the Tat vaccine for improved therapeutic interventions against HIV/AIDS.
To this aim, the TVP reaches out to international organizations and private funders for the resources needed to register thet Tat vaccine for use in adults, children and adolescents.
Cari sudafricani, preparatevi al peggio!