I risultati sono stati presentati da Lize Cuzin all’EACS di Belgrado e sono stati resi disponibili da J. Levin. Forse non sono proprio risultati esaltanti, ma nella penuria di farmaci che aiutino la ripresa immunologica arriva comunque questa piccola conferma su quanto già si sapeva (credo almeno dai lavori di Moreno al CROI 2010) riguardo al maraviroc.
Si era visto in passato che alcune persone, assumendo maraviroc, avevano beneficiato di una ripresa immunologica. Questo studio pilota si è proposto di valutare l’intensificazione della HAART con maraviroc per 24 settimane relativamente all’aumento del numero dei CD4 su 60 pazienti in HAART da almeno 6 mesi, con viremia sotto le 50 copie/ml, CD4 < 350 e aumenti dei CD4 < 100 negli ultimi due anni.
Ai 6 mesi di intensificazione ha fatto seguito un follow-up di un anno.
L’obiettivo primario era valutare se si verificava un aumento consistente nel numero dei CD4; quelli secondari erano, oltre alla sicurezza (tollerabilità clinica del farmaco, modificazioni del tropismo, fallimenti virologici), la durata di questi aumenti e i loro effetti a livello immunitario, per esempio sul rapporto CD4/CD8, sull’attivazione etc.
È stato determinato il tropismo e i pazienti con virus X4-tropico sono stati esclusi, mentre sono stati arruolati quelli con virus R5/X4 (28 con virus solo R5, 32 con virus dual-tropico).
Qualche dato sul campione: 60 pazienti (55 uomini), dei quali 57 hanno completato la sperimentazione e 48 non hanno sospeso il maraviroc e sono quindi contati nei risultati finali; età mediana 51 anni; 238 CD4 come valore mediano di partenza; aumenti mediani prima dell’intensificazione: 14 CD4 all’anno; nadir dei CD4 inferiore a 50 nel 47% della popolazione.
Risultati:
• l’aumento mediano è stato di 30 CD4 all’anno e gli aumenti non sono stati condizionati dal tropismo di base, dal nadir dei CD4, né dal tipo di HAART (basata su NNRTI o su IP);
• non si sono verificati gravi eventi avversi dovuti al farmaco;
• la proporzione di linfociti T attivati (CD8+ CD38+, CD8+ DR+, CD8+ DR+ CD38+) è diminuita in modo consistente (rispettivamente del 6.7, 2 e 4%), ma non si è trovata una correlazione significativa con gli aumenti dei CD4;
• questi risultati sono venuti meno dopo che il maraviroc è stato sospeso.
Conclusione: l’intensificazione della HAART con maraviroc per 24 settimane è riuscita a migliorare la ripresa dei CD4. Si deve però ancora capire come questo sia accaduto.
Figura 2: impostazione dello studio

Figura 3: obiettivi primari e secondari dello studio

Figura 4: caratteristiche dei pazienti dopo 3 mesi dall’inizio dello studio

Figura 5: aumenti dei CD4 nella popolazione totale e in quella che ha completato il trattamento

Figura 6: aumenti mediani dei CD4 prima, durante e dopo l’intensificazione con maraviroc

Figura 7: nessuna associazione con le caratteristiche al basale

Figura 8: tollerabilità clinica, eventi avversi

Figura 9: sicurezza virologica, tropismo

Figura 10: risultati dal punto di vista virologico

Figura 11: risultati dal punto di vista immunologico
