Puntura accidentale

[Orko]

Buongiorno sono un infermiere e circa 4 mesi fa durante un urgenza su paziente all’apparenza trascurato (tossicodipendenza?) ho rincapucciato una siringa da ega trovata sul letto e mi sono punto abbastanza in profondità.
Ora sulla siringa da ega avevo montato un ago lungo da siringa normale (le arterie non si sentivano e volevo provare con la femorale) e finito tutto ho ripreso questa siringa e nel rimettere il cappuccio non mi sono accorto che era quello dell’ago corto da ega. L’ago ha così perforato il cappuccio, perforato il guanto e punto il mio dito.
Finito tutto ero abbastanza tranquillo in quanto nessuno aveva alla fine bucato il paziente e quella siringa era di fatto pulita, però a distanza di mesi e nell’agitazione dell’urgenza non riesco a non pensare all’accaduto. Mi faccio continui pensieri e non riesco a ricordare con certezza che giro abbia fatto quella siringa.
Comunque paziente con hcv e hbsag negativo.
Nei mesi successivi avevo accantonato il tutto poi sono usciti a distanza di un paio di mesi dall’accaduto febbre ed eruzioni cutanea( poi ho scoperto che avevo covid) altri episodi febbrili ed altre manifestazioni cutanee tipo dermatite. Risolta nel giro di 24 ore. Questi sintomi hanno alimentato le mie ansie e mille dubbi mi assalgono. Cosa ne pensate?
Alla fine della storia, confrontandomi con i i colleghi presenti durante l’urgenza nessuno aveva bucato il paziente, compreso me, un paziente che non so se fosse hiv positivo, una siringa che quasi sicuramente non era stata usata e che comunque non era visibilmente piena di sangue, un ago da siringa normale che però aveva attraversato prima di bucarmi un cappuccio di plastica dura ed un guanto e che era sul letto da qualche minuto. Insomma nei giorni seguenti forte di tutte queste variabili positive avevo accantonato il tutto e non avevo avviato nessuna procedura infortunistica. Poi nei mesi seguenti questi sintomi e le mie certezze cominciano a vacillare lasciando spazio a mille dubbi. Sono veramente certo che quella siringa non fosse stata usata? E se ricordassi male? E se quel paziente fosse hiv positivo e questi fossero rush da sieroconvesione? Ricordo veramente bene l’accaduto? Insomma non campo più ed avendo moglie e figli non sono sereno.

[Mandrake]

Tu sei infermiere e chiedi a noi sul forum?
Io avrei paura ad avere a che fare con uno così

[Orko]

Magari ci sono altri sanitari che hanno avuto problemi simili, e comunque io non ci vedo nulla di strano in un confronto con altre persone.

[uffa2]

È una lettura che mi imbarazza un po’.

Non sei il primo infermiere a venire qui, e questa cosa mi lascia sempre di cattivo umore.
In un ospedale dovrebbero esserci delle procedure per la gestione degli aghi.
Nessuno dovrebbe tentare di reincappucciare gli aghi: gli aghi usati si buttano nel contenitore di sicurezza, senza rischiare di pungersi in un’operazione inutile, perché gli aghi una volta aperti vanno buttati.
Infine, gli incidenti come questi andrebbero segnalati all’istante, per avviare la profilassi post esposizione (proprio perché non si sa quale sia lo stato sierologico della persona) e per registrare l’incidente, anche a fini assicurativi.

C’è una sola cosa che ti posso dire, e che avrebbero dovuto dirti al corso di laurea in scienze infermieristiche assieme alle altre di cui prima: devi fare il test, non c’è altro modo per risolvere questo dubbio.
Qui puoi trovare il centro test più vicino (qualora non volessi usare quello del tuo ospedale) https://www.uniticontrolaids.it/aids-ist/test/dove.aspx

[Mandrake]

Magari ci sono altri sanitari che hanno avuto problemi simili, e comunque io non ci vedo nulla di strano in un confronto con altre persone.

Problemi simili può anche essere. Però permettimi, sei tu un laureato del campo sanitario e dovresti sapere la corretta procedura da fare quando succede una roba simile. Se non la sai, un po' mi spaventa