ciao a tutti, come da oggetto scrivo per aprire una discussione per fare chiarezza sulle modalità di trasmissionedel virus hiv in condizioni accidentali.
mi trovo in una situazione in cui ho paura di questo dopo una collutazione ed eseguirò il test.
cercando di comprendere il rischio reale mi sono imbattuto in informazioni che dicono tutto e il contrario di tutto, si parla di dosi minime di sangue perchè avvenga il contagio tra due ferite ma nessuno è ingrado di quantificare questa quantità, le linee guida parlano di ferite aperte, profonde e sanguinanti, ma cosa significa profonde? altre fonti altrettanto attendibili dicono che le ferite possono essere anche superficiali basta che sanguinino.
poi altra confusione sui tempi di sopravvivenza e infettività del virus fuori dal corpo umano esposto all'aria.
c'è chi dice che in una collutazione non è possibile trasmettere il virus mentre nella letteratura medica sono descritti alcuni casi.
sicuramente siamo davanti ad eventi molto rari ma sarebbe interessante parlarne e fare chiarezza perchè ho notato che come me tanti rimangono nel dubbio.
un saluto a tutti.
Fare chiarezza su modalità trasmissione accidentale
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- Iscritto il: domenica 21 aprile 2013, 18:46
Re: Fare chiarezza su modalità trasmissione accidentale
Forse perché nessuno é disposto a farsi arruolare in uno studio sperimentale e farsi contagiare apposta?
La maggior parte delle stime tramite il cavo orale si riferiscono a sperimentazioni su macachi, nei quali però non si comporta esattamente come negli umani. Riguardo ai presunti contagi, le persone tendono spesso ad alterare i fatti, minimizzando spesso gli intercorsi sessuali per vergogna, generando cosi per il rischio contagio via cavo orale un "rumore di fondo" per cui percentuale delle dichiarazioni inaffidabili é comunque di molto superiore alla percentuale di rischio che si vuole misurare.
Viceversa, per quanto riguarda la trasmissione via sesso tradizionale, in particolare vaginale insertivo, esistono statistiche recenti molto affidabili:
http://medicalxpress.com/news/2012-01-v ... ually.html
Statistica fatto su un enorme numero di coppie eterosessuali siero discordanti, "grazie" a due fatti drammatici: in molti paesi africani vige una forte ignoranza medica e inoltre la donna é considerata poco importante e, si contagia il marito, poco importa se si contagia anche la moglie (o le mogli). Uno studio simile in Europa sarebbe impensabile.
Per quanto riguarda la resistenza dell'HIV al di fuori del corpo umano senza la protezione di un vettore, é opportuno considerare solo fonti autorevoli (quindi no Yahoo Answers) e recenti (spesso su internet girano notizie desuete anche di 10 anni, mentre questo campo é in rapida evoluzione).
Le stima vanno da pochi secondi come dichiarato dagli infettologi di NPSItalia, a massimo un minuto secondo la John Hopkins Center for Clinical Global Health Education, stima comunque molto prudenziale
http://www.ehow.com/how-does_5138788_lo ... e-air.html
Per quanto riguarda la bocca, occorre tenere conto anche del pH ostile, nonché dagli esnzimi contenuti nella saliva che la rendono un blando disinfettante. Normalmente la saliva é troppo acida per consentire la sopravvivenza del virus in forma attiva, ma non i tutti i soggetti e non a tutte le ore ( ad esempio dopo mangiato il pH tende ad alzarsi)
La maggior parte delle stime tramite il cavo orale si riferiscono a sperimentazioni su macachi, nei quali però non si comporta esattamente come negli umani. Riguardo ai presunti contagi, le persone tendono spesso ad alterare i fatti, minimizzando spesso gli intercorsi sessuali per vergogna, generando cosi per il rischio contagio via cavo orale un "rumore di fondo" per cui percentuale delle dichiarazioni inaffidabili é comunque di molto superiore alla percentuale di rischio che si vuole misurare.
Viceversa, per quanto riguarda la trasmissione via sesso tradizionale, in particolare vaginale insertivo, esistono statistiche recenti molto affidabili:
http://medicalxpress.com/news/2012-01-v ... ually.html
Statistica fatto su un enorme numero di coppie eterosessuali siero discordanti, "grazie" a due fatti drammatici: in molti paesi africani vige una forte ignoranza medica e inoltre la donna é considerata poco importante e, si contagia il marito, poco importa se si contagia anche la moglie (o le mogli). Uno studio simile in Europa sarebbe impensabile.
Per quanto riguarda la resistenza dell'HIV al di fuori del corpo umano senza la protezione di un vettore, é opportuno considerare solo fonti autorevoli (quindi no Yahoo Answers) e recenti (spesso su internet girano notizie desuete anche di 10 anni, mentre questo campo é in rapida evoluzione).
Le stima vanno da pochi secondi come dichiarato dagli infettologi di NPSItalia, a massimo un minuto secondo la John Hopkins Center for Clinical Global Health Education, stima comunque molto prudenziale
http://www.ehow.com/how-does_5138788_lo ... e-air.html
Per quanto riguarda la bocca, occorre tenere conto anche del pH ostile, nonché dagli esnzimi contenuti nella saliva che la rendono un blando disinfettante. Normalmente la saliva é troppo acida per consentire la sopravvivenza del virus in forma attiva, ma non i tutti i soggetti e non a tutte le ore ( ad esempio dopo mangiato il pH tende ad alzarsi)