Certo che per me e' stato lo stesso e immagino che sia stato cosi per tutti.
Sai cosa mi ha scritto un ragazzo con cui ho fatto amicizia proprio su questo forum?
"Se c'e' una soluzione, perche' ti preoccupi? Se non c'e' una soluzione, perche' ti preoccupi?" E' un Aforisma di Aristotele e , nella sua ovvieta' e' di un vero assoluto
Quindi concentrati su queste cose:
1-Non conosci lo stato sierologico dell'uomo con cui sei stato ma, da come ti ha risposto, e' uno che si controlla
2- Se per qualche strano motivo ti avesse mentito e fosse s+ avresti 1 possibilita' su 2500 di esserti infettato (se, e sottolineo SE fosse s+)
3- Se ti fossi preso l'hiv (praticamente piu' impossibile che raro) lo avresti scoperto talmente presro che, con le cure che ci sono oggi, ci conviveresti senza che la tua vita cambi chissa' quanto (testimonianza di moltissime persone s+ che si sono fatte una famiglia, hanno avuto figli, vivono in tranquillita')
Quindi... La soluzione , come vedi c'e' sempre..
La soluzione che non c'e' e' quella di togliersi dalla testa il chiodo fisso, ma puoi cercare di distrarti.. Quando ti ritorna in mente il pensiero ripetiti "1 su 2500 se lui fosse stato certamente sieropositivo", poi tira un bel sospiro, pensa che le probabilita' per te che sei alla prima esperienza sono ridottissime e cerca di distrarti con tutto cio' che hai intorno.
Hai 24 anni, l'eta' di mio figlio. So bene come vi sentite persi di fronte a qualcosa che vi sembra piu' grande di voi ma, credimi, ho 41 anni di "esperienza" e ti posso garantire che quella che oggi vivi con paura, domani sara' un qualcosa che ti rendera' ancora piu' forte. Aspetta i giorni necessari e intanto metti da parte qualche bottiglia di spumante da stappare quando leggerai "NEGATIVO" sul tuo test
