marcus ha scritto:
skydrake ha scritto:..... i macrofagi riescano ad interagire con i linfociti CD8 (che sono quelli che effettivamente rilasciano gli anticorpi) senza passare prima dai linfociti CD4, ma ancora vi sono fortissimi dubbi
questo non è corretto, provo a semplificare ai minimi termini
Correggo: i Linfociti CD8 rilasciano le perforine, i Linfociti B le immunoglbuline.
Comunque fai bene a correggermi: quanto è complicato il sistema immunitario!
Fuan84 ha scritto:io so che quando abbiamo una malattia il nostro corpo produce degli anticorpi per difenderci da essa e debellarla, dico bene?
Allora perché nel caso dell'HIV questa è vista come una cosa negativa?
Una "guerra" è in se negativa. Lo stato di agitazione generale del sistema immunitario ha tutta una serie di pesanti conseguenze a lungo termine. Pensa solo alla febbre: in realtà è voltuta appositamente (sono sempre i CD4 ad innescarla tramite le statine) per aumentare l'ossigenazione, il trasporto di nutrienti, dei leucociti e in fase successiva, di immunoglobuline. E come se la febbre fosse un'arma non convenzionale usata quando la situazione degenera. Ma anche nelle piccole battaglie l'effetto citotossico dei piccoli scontri, cioè l'uccisione delle cellule infette, non fa affatto bene.
La sieropositività comporta uno stato di agitazione generale continua per cui circolano in continuazione molti più CD8 del normale, portando il soggetto ad esser soggetto molto più facilmente a infiammazioni e alle patologie più disparate (nei sieropositivi sotto antiretrovirali grossomodo raddoppiano le probabilità di infarto, tumori, diabete, persino di disfunzione erettile. E' inutile prendersela con gli antiretrovirali: ad esempio senza, le probabilità di andare incontro a un tumore non sono doppie, sono molto più alte).
Fuan84 ha scritto:io so che quando abbiamo una malattia il nostro corpo produce degli anticorpi per difenderci da essa e debellarla, dico bene?
Allora perché nel caso dell'HIV questa è vista come una cosa negativa?
Cioè, se il test rileva la presenza di tali anticorpi, cosa mi porta a pensare che il virus dell'HIV, a differenza di tanti altri virus, non è stato effettivamente eliminato dal mio corpo?
Perchè il sistema immunitario impiega giorni (molti giorni) a trovare le immunoglobuline giuste che si legano alla superficie del virus. Ad esempio, per malattie come morbillo, parotite, rosolia ecc. ci vogliono 7-10 giorni. Ma l'HIV ha la caratteristica di riuscire a mutare in continuazione le proteine della sua superficie. Le immunoglobuline prodotte in continuazione inutilmente sono quelle per proteine più interne al virus, come l'antigene p24 (nel capside, il rivestimento interno), ma è inutile: l'antigene p24, se libero nel sangue, è un guscio vuoto. apparteneva a un virus che è giù entrato in una cella si è già trascritto. E' come se un esercito stesse insistendo a colpire i cadaveri del nemico ma non è in grado di riconoscere il nemico vivo.
Vi sono altri motivi minori. Ad esempio, i suoi "spikes", vioè quelle specie di unicini che ha sulla sua superficie, sono molto radi e distanti (20 volte in meno di quelli del virus dell'influenza):
se da un lato così l'HIV ha più difficoltà ad infettare una cellula, dall'altro anche le immunoglobuline hanno difficoltà ad attaccarsi: le più efficaci sono molecole fatte a T che si attaccano a due spikes in contemporanea.
Il resto della superficie del virus è ricoperta da anonimi zuccheri.