Solo uno sfogo, una richiesta d'aiuto

[marcus]

PREPARAZIONE
E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua.

mettiamola così, io ne ho fatti 2 di test e non mi hanno mai detto nulla in ospedale, tra l'altro ho sempre fatto colazione prima del prelievo. Scusate ma mi fa ridere quel 'modica quantità d'acqua'. qui ci starebbe una telefonata al numeo verde AIDS per vedere che dicono

[Fuan84]

Test fatto ragazzi, diciamo che la parte più "difficile" è andata.
Ora viene quella peggiore: l'attesa. E poi vediamo cosa mi aspetta
L'ho effettuato presso un laboratorio privato (è più forte di me, gli ospedali mi mettono troppa ansia) e il medico mi ha detto che utilizzano il test ELFA con ricerca dell'antigene p24.
A distanza di 32 giorni può essere affidabile il risultato?
Lunedì dovrei ricevere il responso (via e-mail).
In tutta onestà ho un brutto presentimento, ma spero sia solo paura.
Ansia a mille.

P.S. = effettivamente è la prima volta che leggo di digiuni per un test HIV. Comunque sia per scongiurare eventuali errori, non ho bevuto nemmeno "una modica quantità d'acqua" prima del test.

[marcus]

A distanza di 32 giorni può essere affidabile il risultato?

se non hai patologie rare immunosoppressive o non sei in chemio/radio-terapia e non sei stato in africa sub-sahariana è praticamente definitivo.

[skydrake]

A 32 la affidabilità è molto alta.
Se l'ambulatorio privato è grosso, forse sono aperti sabato mattina.

[lando]

fuan se non è lontano da casa prova a passarci, è da sempre che faccio così per tutti i tipi di analisi e le trovo sempre prima (a volte molti giorni prima)

[Fuan84]

Ragazzi sono in piena crisi. Ho una paura assurda e non riesco a smettere di pensare al responso.
Mi è venuto un mal di testa così forte che oggi pomeriggio ho provato a riposare un po' e come risultato ho sognato solo cose orribili.
Provo a pensare su come sarebbe la mia vita in caso di un esito "positivo". Da un lato sono, ovviamente, preoccupato per la malattia, ma ciò che mi spaventa di più sono le implicazioni che essa avrebbe nella mia vita sociale. Per non parlare poi delle continue visite in ospedale, i farmaci, le analisi...
So che sto esagerando, ma proprio non riesco ad essere lucido in questo momento. Sto addirittura consultando siti, forum e gruppi di negazionisti e dissidenti per calmarmi, ma so che non serve a nulla.
Piangere mi aiuterebbe ma non ci riesco, meglio ancora parlarne con qualcuno, ma questo proprio non è possibile.
Comunque sia...in caso di esito nefasto, esistono gruppi di sostegno a Roma?
Sopportare da solo mi farebbe stare peggio, lo so.
Vi chiedo davvero scusa per lo sfogo ma, come detto poc'anzi, non posso parlarne con nessuno e anche solo scrivere mi fa sentire un po' meglio.

[marcus]

Provo a pensare su come sarebbe la mia vita in caso di un esito "positivo".

Perchè???? I problemi vanno affrontati man mano che si presentano. Pensarci prima ti da una percezione non congrua rispetto a quello che potrebbe essere in realtà Molti utenti descrivono il periodo pre referto e il periodo immediatamente successivo all'esito di positività come i peggiori in assoluto. Dopodichè subentra, come in tutte le cose della vita, accettazione e con essa anche una relativa tranquillità, che permettono di vivere bene ugualmente (con delle accortezze in più) senza pensare costantemente al virus. Il virus non cambierebbe la persona che sei

voglio pure aggiungerti che nonostante i rapporti a rischio, l'infezione non è mai matematica, specie se parliamo di hiv, altrimenti saremmo di fronte ad un'epidemia ben peggiore.

Coraggio Fuan, non pensarci, continua a vivere la tua vita, perchè in ogni caso sarà quello che continuerai a fare, indipendentemente dall'esito del test.

[lando]

fuan non puoi uscire questa sera?
magari ti distrai, e domani mattina vai a vedere se c'è già

intanto procedi di un giorno

[Fuan84]

Provo a pensare su come sarebbe la mia vita in caso di un esito "positivo".

Perchè???? I problemi vanno affrontati man mano che si presentano. Pensarci prima ti da una percezione non congrua rispetto a quello che potrebbe essere in realtà Molti utenti descrivono il periodo pre referto e il periodo immediatamente successivo all'esito di positività come i peggiori in assoluto. Dopodichè subentra, come in tutte le cose della vita, accettazione e con essa anche una relativa tranquillità, che permettono di vivere bene ugualmente (con delle accortezze in più) senza pensare costantemente al virus. Il virus non cambierebbe la persona che sei

voglio pure aggiungerti che nonostante i rapporti a rischio, l'infezione non è mai matematica, specie se parliamo di hiv, altrimenti saremmo di fronte ad un'epidemia ben peggiore.

Coraggio Fuan, non pensarci, continua a vivere la tua vita, perchè in ogni caso sarà quello che continuerai a fare, indipendentemente dall'esito del test.

Hai ragione, fasciarsi la testa prima dell'essersela rotta peggiora solo la situazione, però purtroppo sono fatto così.
Però come ho già detto durante la discussione, una delle cose che più brutte, in caso di positività, sarebbe il capire da quanto tempo e il che comporterebbe dover avvisare la mia ex.... Vabè, magari sto davvero esagerando però è una situazione che spero di non dover affrontare.
Grazie comunque per la risposta, vuol dire molto per me in questo momento.

Lando, direi che non sono proprio dello stato d'animo giusto per uscire.

[Fuan84]

Signore e signori, a 5 settimane esatte dal "fatidico" giorno, stamattina mi sono svegliato con un principio di influenza.
Mi sembra anche inutile ormai attendere l'esito del test. Sono a pezzi.

Faccio qualche domanda random attendendo i sempre gentili e disponibili skydrake e marcus: può la gonorrea (non era semplice uretrite, ma gonorrea) dare un falso positivo al test?
Ho fatto il test in un laboratorio privato. Se dovessero trovare qualcosa, mi avviserebbero come farebbero in una struttura pubblica?
Grazie.

EDIT:
Ehm, come non detto. Mi ero svegliato solo con un terribile mal di testa e un po' di stanchezza (credo dovuti alla gonorrea) poi passati come se nulla fosse. Ora mi sento bene.
Restano ugualmente le domande ... e la paura