infezione e CD4

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infezione e CD4

Messaggio da Rookie » giovedì 8 marzo 2012, 18:55

Buonasera a tutti,

volevo sapere se avere un numero di cd4 pari a 1100 ed un rapporto cd4-cd8 tra 1 e 2 a 30 giorni da un ipotetico rapporto a rischio possa escludere con certezza la possibilità di un contagio.
Sulla base di un grafico che ho visto riportato in una discussione, mi è parso di leggere che, in caso di infezione, il numero di cd4 dovrebbe all'incirca dimezzarsi.
chiedo dunque conferma di cio'.

Grazie



uffa2
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Re: infezione e CD4

Messaggio da uffa2 » giovedì 8 marzo 2012, 19:26

1100 CD4? alla faccia... la media dei sani non ha di queste percentuali, sei più che ricco!
poi, il tuo rapporto CD4/CD8 è superiore a 1: incompatibile con l'infezione, giacché il rapporto diventa inferiore a 1 poco dopo l'infezione...

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Re: infezione e CD4

Messaggio da Rookie » giovedì 8 marzo 2012, 22:53

Grazie uffa per la risposta! ;)

PS: non pensavo fosse un numero superiore alla media. Nella norma a quanto ammontano indicativamente?

Buonanotte a tutti



mcbrewster2
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Re: infezione e CD4

Messaggio da mcbrewster2 » venerdì 9 marzo 2012, 19:51

Rookie ha scritto: volevo sapere se avere un numero di cd4 pari a 1100 ed un rapporto cd4-cd8 tra 1 e 2 a 30 giorni da un ipotetico rapporto a rischio possa escludere con certezza la possibilità di un contagio.
ma hai un test hiv- in mano?



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Re: infezione e CD4

Messaggio da Rookie » domenica 11 marzo 2012, 12:33

Ciao brewster

Si, solo che essendo un test presumo di 3 gen (dato che non vi era la rilevazione dell'antigene p24) ho richiesto poi un esame dei linfociti.



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Re: infezione e CD4

Messaggio da Rookie » sabato 17 marzo 2012, 18:36

dubbio amletico: l'esame della conta che ho fatto, dopo quanto tempo puo' considerarsi definitivo? 30 gg sono sufficienti?

Grazie



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Re: infezione e CD4

Messaggio da Rookie » lunedì 19 marzo 2012, 14:31

Qualcuno puo' cortesemente rispondermi? cosi mi metto l'animo in pace una volta per tutte



skydrake
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Re: infezione e CD4

Messaggio da skydrake » lunedì 19 marzo 2012, 20:34

Di solito noi consigliamo un esame a 30 giorni perchè da un'alta affidabilità (90%-95%). Ma non è definitivo. La cosiddetta sindrome acuta da sieroconversione da HIV-1 sottotipo M avviene entro le sei settimane ed è rilevabile almeno una settimana prima. Ci sono da tenere conto anche i ceppi virali rari oltrechè il fatto che l'HIV-2 non esprime l'antigene p24 quindi per esso occorre aspettare almeno 35 giorni. Vuoi la certezza ASSOLUTA? allora devi aspettare 90 giorni.



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Re: infezione e CD4

Messaggio da Rookie » lunedì 19 marzo 2012, 22:30

skydrake ha scritto:Di solito noi consigliamo un esame a 30 giorni perchè da un'alta affidabilità (90%-95%). Ma non è definitivo. La cosiddetta sindrome acuta da sieroconversione da HIV-1 sottotipo M avviene entro le sei settimane ed è rilevabile almeno una settimana prima. Ci sono da tenere conto anche i ceppi virali rari oltrechè il fatto che l'HIV-2 non esprime l'antigene p24 quindi per esso occorre aspettare almeno 35 giorni. Vuoi la certezza ASSOLUTA? allora devi aspettare 90 giorni.
ciao sky
ok, questo è per quanto riguarda il test anticorporale immagino. Io pero' intendevo chiedere se l'esame di tipizzazione linfocitaria consente di "ridurre" quello che è il periodo finestra. In altre parole: se a 30 giorni da un'ipotetico contagio, i linfociti cd4 permangono superiori in rapporto ai linfociti cd8, si puo' escludere un'infezione da hiv senza necessità di ripetere un test classico a 90 giorni?

Sulla base di un grafico che hai postato nella pag1 della discussione "madre distrutta vita rovinata" mi pare di evincere che indicativamente già a quattro settimane dal contagio i cd4 dovrebbero essere diminuiti di molto. Conseguentemente essendo diminuiti di molto i cd4, anche il rapporto con i cd8 dovrebbe essersi già invertito, giusto?



skydrake
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Re: infezione e CD4

Messaggio da skydrake » lunedì 19 marzo 2012, 22:51

Rookie ha scritto: Sulla base di un grafico che hai postato nella pag1 della discussione "madre distrutta vita rovinata" mi pare di evincere che indicativamente già a quattro settimane dal contagio i cd4 dovrebbero essere diminuiti di molto. Conseguentemente essendo diminuiti di molto i cd4, anche il rapporto con i cd8 dovrebbe essersi già invertito, giusto?
Si, se si manifesta l'inversione CD4/CD8 (la sieroconversione potrebbe essere molto soft e senza sintomi, è raro ma capita). Ma l'usuale inversione CD4/CD8 è comunque preceduta dall'espressione degli anticorpi che a sua volta è preceduta dall'antigene p24. Gira e rigira il test ELISA batte la tipizzazione linfocitaria. Più veloce dell'ELISA c'è solo il PRC con amplificazione del DNA virale (pochi giorni), test sconsigliato causa i frequenti falsi positivi.
Tieni conto che i tempi si dilatano da 30 giorni a 90 giorni per via ti tutti i casi atipici, come i ceppi rari o pazienti con sistemi immunitari già compromessi. L'Istituto Superiore della Sanità preferisce consigliare 90 giorni per includerli tutti. Ma francamente, ti ritieni in giovane e in salute? No malattie autoimmuni GRAVI? No continui e ripetuti episodi febbrili nelle ultime settimane? No eroina e chemioterapia? Inoltre, sei sempre stato in Italia e non hai fatto sesso sprotetto con partner del Camerun, Uganda e altri paesi dove vi sono ceppi virali rari? Allora il test a 30 giorni di fornisce un buon margine di sicurezza. Diciamo pure ottimo. I ceppi diversi dall HIV-1 genotipo M sono davvero rari.

Per un giovane in salute che non risiede nell'Africa sub-sahariana, fare il test ELISA a 30 giorni dal presunto contagio sono un'ottimo margine.



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