Non so nemmeno da dove cominciare...Qualsiasi cosa io scriva risulterà come roba sentita e risentita, per questo vi chiedo scusa in anticipo.
Domenica scorsa (12 agosto) ho avuto un rapporto completo anale (io attivo) non protetto con una persona che ho scoperto essere S+. Mi sento un demente solo a scriverlo, ogni volta che ci penso mi sento sempre peggio.
Non ci sono state perdite di sangue, nè ferite, ma so che questo non significa molto.
Non vi chiedo quali e quante probabilità ci sono di essermi beccato l'HIV, perché tanto sarebbe come chiedervi quali numeri usciranno sulla ruota di Torino, vorrei tanto, tantissimo, "sentire" delle voci amiche che mi aiutino ad affrontare quest'incubo che sto vivendo in totale solitudine. In cambio vi prometto che non vi ammorberò con la solita routine de "ho la lingua bianca, la febbre nera, il mal di testa, il fuoco di sant'antonio" e roba così (mi sono informato sin troppo per sapere che i cosiddetti sintomi dicono poco e niente).
Ho una voglia matta di piangere, ma non ci riesco. Vorrei tanto essere abbracciato da qualcuno che mi dica "Stai calmo, comunque vadano le cose, andrà tutto bene". Sono giorni che non riesco a mangaire come si deve, la mattina non riesco a trovare un motivo valido per alzarmi, passo le giornate a parlare da solo, facendomi promesse, rimproverandomi e sbucciando teorie e percentuali relative al contagio.
So che l'unica cosa intelligente da fare è il test a 30 giorni, eppure non riesco a calmare il cervello.
Qualsiasi cosa io veda o faccia, mi rimanda irrimedibilmente a questa situazione che sto vivendo. Guardo tutto con malinconia, sto rivalutando un sacco di cose e, come immagino facciano in molti, ho giurato a me stesso che se a questo giro ne esco pulito, sarò una persona diversa (possibilmente migliore

Penso solo al momento in cui il dottore quel giorno di metà settembre mi dirà .... ? +, - ?
E da lì il primo vero bivio serio, concreto, dei miei 28 anni di vita. Non so a cosa mi porterà.
Ragazzi vi chiedo ancora scusa per il post colmo di frasi già sentite, ma siete i primi con cui ne sto parlando, e il solo fatto di farlo, mi sta facendo sentire un po' meglio.
Un abbraccio.