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rapporto a rischio e PEP

Inviato: martedì 7 maggio 2013, 19:28
da paolo76
salve a tutti, sono un nuovo iscritto e volevo raccontare la mia storia:
domenica sera in preda all'alcol vado da un transex avendo un rapporto anale ricettivo senza protezione.
Mi rendo conto a fine rapporto di essere venuto a contatto (nell'ano) con il suo sperma, il trans mi rassicura dicendo che aveva fatto il test tre mesi fa ed era negativo.... parole al vento per me.
la notte stessa ed il giorno dopo, navigando per cercare informazioni, scopro l'esistenza della PEP (cosa mai sentita prima d'ora).
quindi stamattina vado prima all'ospedale del mio paese e mi dicono che la terapia li non si somministra mandandomi in un ambulatorio del paese vicino anche li nulla e mi mandano in un altro ospedale in una città vicina finalmente dopo circa 36/38 ore riesco ad avere accesso alla PEP .
una domanda: è successa anche a voi una cosa del genere? sto correndo un grande rischio? ovvero esiste una probabilità di riuscita nel mio caso?
scusate se ho fatto domande banali ma in questo momento ho bisogno di consigli e risposte da gente esperta come voi frequentatori del forum!
un saluto

Re: rapporto a rischio e PEP

Inviato: mercoledì 8 maggio 2013, 8:49
da paolo76
ciao a tutti
volevo chiedervi una precisazione: come ho riportato in precedenza ho iniziato la PEP dopo 36/38 ore dall'esposizione.
navigando nei vari forum questo compreso ho notato che i tempi massimi di intervento riportati sono molto variabili: da 1 a 4 ore, fino a 24 ore, fino a 36, 48, 72 ore addirittura in olanda la applicano fino a 6 giorni dall'esposizione.
qualcuno sa darmi delucidazioni in merito?
Apprezzerò molto le vostre risposte.
saluti

Re: rapporto a rischio e PEP

Inviato: mercoledì 8 maggio 2013, 9:04
da uffa2
le Linee Guida Italiane sull’utilizzo dei farmaci antiretrovirali e sulla gestione diagnostico-clinica delle persone con infezione da HIV-1 (aggiornamento Luglio 2012) indicano:
"La PPE deve essere iniziata al più presto, preferibilmente entro 1-4 ore, e non oltre le 48 [AII]."



il documento di sintesi sulla PEP si trova a questo link
il documento completo delle linee guida 2012 si trova a questo link

Re: rapporto a rischio e PEP

Inviato: mercoledì 8 maggio 2013, 9:22
da paolo76
grazie uffa2, capisco di essere l'ennesimo fifone che presenta quesiti forse banali ma non sai quanto mi conforta adesso ricevere risposte.
Ho davanti a me un lungo mese di terapia e punti interrogativi ho fatto oggi le prime analisi (terapia PEP iniziata ieri), dovrò sapere tralaltro se sono già contagiato perchè l'ultimo test l'ho fatto l'anno scorso, devo risolvere un problema di dipendenza dalla coca che mi porta ad avere comportamenti sessuali scorretti, gestire il lavoro etc...
Mi piacerebbe sapere qual'è il giusto approccio con il quale affrontare questa situazione.
altra domanda: so che la PEP da problemi gastro-intestinali, per adesso ho rilevato solo un po' di inappetenza e problemi col sonno (ma credo siano dovuti all'ansia), per quanto riguarda la diarrea fino ad ora sono più stitico che altro.....

Re: rapporto a rischio e PEP

Inviato: mercoledì 8 maggio 2013, 13:33
da uffa2
Se posso suggerirti, fai le cose una alla volta.
Ora ti fai la PEP. Le conseguenze gastrointestinali non sono una costante, dipendono dai farmaci che stai assumendo (e dal tuo intestino ovviamente). Se ti sentissi ansioso, continuassi a non riuscire a dormire, prova prima con i rimedi da automedicazione in farmacia, sennò chiedi qualcosa di più serio al tuo Medico.

Poi, quando avrai finito con la PEP, affronta la dipendenza da Coca-Cola: non è bello esserne dipendenti, si fanno dei rutti spaventosi e si gonfia la pancia ;)
Visto che parli di dipendenza, e non di consumo occasionale, parlane col tuo Medico di Famiglia, se ti fidi di lui e lo stimi, magari esistono nel tuo comune programmi specifici, che avrebbero il vantaggio di essere finanziati dalla mano pubblica, sennò ti conviene rivolgerti a un professionista: il costo (a differenza di quello per la coca) è deducibile dalla dichiarazione dei redditi, e non credo ti costerà molto di più dei tuoi consumi settimanali :)

Re: rapporto a rischio e PEP

Inviato: mercoledì 8 maggio 2013, 22:43
da paolo76
certo che puoi suggerirmi, non sai quanto.
Mi sento solo e non so con chi parlarne, oggi al lavoro ero letteralmente su un altro pianeta, mi lascio trasportare dall'ansia.
ora sono le 23.40, sono sveglio dalle 3.00 di mattina.
a presto

Re: rapporto a rischio e PEP

Inviato: giovedì 9 maggio 2013, 16:53
da paolo76
oggi ho sentito al telefono il dottore che mi sta seguendo e mi ha comunicato l'esito del test a tempo zero: negativo.
Quantomeno ora dovrò concentrarmi sulla terapia PEP e sull'esito della stessa.
Nella mia testa ho una marea di numeri e simboli + e - ....... che confusione.
A chi fosse interessato ricordo il mio caso: rapporto anale ricettivo con trans, senza protezione e con eiaculazione, terapia PEP con kaletra e Truvada iniziata circa 36/38 ore dall'accaduto.
Ora mi domando: nel mio caso sono previsti 3 contagi su 200, la terapia iniziata a 36 ore quanto potrà abbassare questa incidenza?

Re: rapporto a rischio e PEP

Inviato: giovedì 9 maggio 2013, 17:51
da uffa2
La PEP ha, se non ricordo male, un indice di successi del 98%, e il restante 2% è per lo più dovuto a scarso rispetto delle regole del trattamento.
Quindi: prendi le tue pastiglie da bravo e con la massima attenzione, e vedrai che tutto andrà al meglio ;) .

Re: rapporto a rischio e PEP

Inviato: domenica 12 maggio 2013, 15:27
da paolo76
salve a tutti,
è passato qualche giorno dall'inizio della PEP e non si sono ancora presentati importanti effetti collaterali.
A volte sento la pancia ribollire, lieve stitichezza, a volte senzazione di sazietà/nodo in gola, a momenti lieve spossatezza.
Prevalgono i sintomi dell'ansia, ma il fatto che a fronte del rapporto a rischio che ho avuto possa fare qualcosa un minimo mi tranquillizza.
Quando feci il test per la prima volta piansi più volte in attesa dell'esito.

Re: rapporto a rischio e PEP

Inviato: mercoledì 15 maggio 2013, 12:12
da paolo76
buongiorno,
oggi sento un lieve dolore al collo nella parte laterale sinistra, senza troppi preamboli: come si controllano i linfonodi? a 8 giorni da un eventuale contagio è possibile che siano coinvolti? e soprattutto
dove sono?
altra domanda: i farmaci della PEP possono dare stanchezza, palpitazioni, vampate di calore, e sudorazione al minimo sforzo?
grazie