Innanzitutto mi presento... Sono Vito da Bergamo...e come si può dedurre facilmente dal mio Nick, sono davvero disperato... disorientato...e spaventato.
Beh il perché credo sia facile da intuire e spero di non sembrare uno stupido nell'esporvi queste mie paure e dubbi.
La mia esperienza è alquanto bizzarra e piena zeppa di rimpianti.
Non sono uno che si è mai pianto addosso o che ama piangere sul latte versato, ma questa volta ho davvero paura di aver fatto la caxxxxta più grande della mia vita.
Premetto che sono fidanzato... Ma l'ultimo anno è stato per motivi vari, molto molto difficile con la mia ragazza (ma anche per me). Problemi di salute ci hanno portato ad un'astinenza forzata, e non consumiamo da febbraio 2015. Di questo non faccio assolutamente una colpa a nessuno dei due, né tanto meno voglio trovare una giustificazione per quello che ho fatto. Vi espongo la mia situazione amorosa solo per conoscenza e per eventuali consigli post esperienza...
Fatto sta che dopo mesi di astinenza, tentato da una ragazza mia conoscente, ho ceduto ad una serata di sesso. Mea culpa è avvenuto senza protezione. C'è stato sesso anale, vaginale e orale. A completare l'opera, il fatto che mentre mi preparavo per l'uscita, radendomi mi sono anche leggermente tagliato alla base del pene.
Avvenuto il fattaccio (4 dicembre 2015), all'insaputa naturalmente della mia fidanzata, sono iniziate le paranoie.
Molti di voi diranno, è bravo il cretino, e vi do ragione

Ho iniziato a leggere su Internet e documentarmi su hiv, possibili malattie sessualmente trasmissibili, e mentre le paranoie aumentavano a dismisura, iniziavo ad accusare i primi malori... Un piccolo eritema pruriginoso sulla punta del pene (nei giorni subito successivi, ma scomparso dopo circa 4 o 5 giorni), sensazione di gonfiore tra capo e collo, senza dolore (esattamente 14 giorni dopo il rapporto), leggero mal di testa (ultimi due/tre giorni), e leggera sudorazione notturna (possibilmente derivante dal fatto che mi copro un po' di più nella notte). NON ho accusato invece ne febbre ne rash cutanei di nessuna specie.
Secondo voi è possibile che la mente possa essere così potente da creare gli effetti di una malattia anche non avendola, ma solo per averne letto i possibili sintomi?!?
Il 4 gennaio sarà un mese dal possibile contagio, e non vedo l'ora di fare il test, sebbene so che non sarà un esito certo al 100%. Spero di cuore che sia tutto frutto della mia mente, anche se i sintomi, purtroppo reali, mi fanno pensare davvero in peggio.
Questo significherebbe dover dire tutto alla mia compagna, con la quale continuo a non avere rapporti (appena qualche bacio a stampo) e alla quale, dopo un anno davvero difficile non vorrei dover dare questo ulteriore dispiacere. Ho sbagliato. Ne sono pienamente dispiaciuto e affranto... Ma spero di non pagare un prezzo così alto per tutta la vita, per un errore di una notte.
Ps la ragazza con la quale è avvenuto il rapporto non è una escort, ma, frequentando locali di scambisti, ha rapporti occasionali (quasi sempre protetti a suo dire), e da un test dell'hiv fatto da lei il 9 dicembre risulterebbe tutto negativo. Questo, so bene, non significa che il 4 dicembre (data del rapporto) fosse sana, ma mi da un po' di speranza.
Nel frattempo mi piego dalla paura e dal senso di colpa per quello che ho fatto.
Vi prego di perdonarmi per il romanzo scritto, ma avevo bisogno di sfogarmi e di raccontare a qualcuno la mia storia.
Con reale affetto e stima per tutti coloro che combattono questa malattia tutti i giorni e che sono qui a dispensare consigli a poveri sventurati come me, vi saluto e ringrazio per avermi ascoltato e per i possibili consigli.
Vito