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da Dora » sabato 23 febbraio 2013, 10:38
Qualche impressione da una lettura molto superficiale del programma.
* Dopo la doccia fredda dell’anno scorso, mi pare che Siliciano abbia pronte due sorprese: una ennesima bastonata (#43 - Characterization of Non-induced HIV-1 Proviruses Dampens the Hope for HIV-1 Eradication) e forse uno zuccherino (#302 - Pre-stimulated Cytotoxic T Lymphocytes from HIV-1+ Patients Eliminate Autologous CD4+T Cells Infected with HIV-1 from Viral Latent Reservoir, insieme a #368 – HIV-1 Latent Infection Is Preferentially Established in a Subset of Primary CD4+T Cells and is Inhibited by Cytolytic T-Lymphocyte Responses).
* Non dovremmo avere notizie dei “Pazienti Bostoniani” di Kuritzkes, quelli che hanno fatto un trapianto di staminali normali (CCR5+) e, sempre continuando la ART, sembrava che non avessero più traccia di virus. Mentre qualcosa si dovrebbe sapere dei “Pazienti Olandesi” che hanno ricevuto un trapianto di staminali tratte dal cordone ombelicale (#170bLB – Early Viral Dynamics after Cord Blood Stem Cell Transplantation [with and without CCR5Delta32] Combined with HLA Mismatched Donor in 2 HIV+ Patients).
Altro, su trapianti di staminali, non ne ho visto. Tanto più interessante, dunque, dovrebbe essere l’impegnativa lezione di Marina Cavazzana-Calvo (che credo si appresti a vincere anche il titolo di Miss CROI 2013 per la sua grazia e la sua eleganza e che difficilmente ci mostrerà scamiciati scozzesi vintage inguardabili come quelli di Paula Cannon, Miss 2011 – non c’è, la Cannon, purtroppo. Vedremo se Cavazzana-Calvo saprà mostrare altrettanta verve).
Che però le staminali abbiano qualcosa (di non bello) da insegnarci ce lo dice non solo la partecipazione della Collins (#374 - HIV Preferentially Infects Hematopoietic Progenitor Cells with High CD4 and Can Be Found in CD133+ Hematopoietic Progenitor Cells in a Subset of Optimally Treated People with Long-term Viral Suppression), ma anche la relazione di Maria Buzon già ricordata nel post precedente (#44 – T Memory Stem Cells are a Long-term Reservoir for HIV-1).
* David Margolis mi pare molto sottotono, anche se porta nuovi lavori sugli HDACi (#378), sulle nanoparticelle per trasportare i farmaci nel cervello (#408), nonché uno studio sui CD4 memoria transitoria come reservoir di virus capace di replicazione (#46).
* Steven Deeks, invece, guida o partecipa (in genere con Peter Hunt) a più di 20 lavori che vanno dai marker di infiammazione al profilo immunologico che caratterizza i pazienti aviremici, alle anomalie della struttura linfoide perfino in persone che controllano bene il virus da sole (qui c’è lo zampino di Schacker): assolutamente troppi per citarli. L’unico che vorrei ricordare è il trial clinico che verrà presentato da Hiroyu Hatano sull’aumento riscontrato nei circoli 2-LTR dopo intensificazione con Raltegravir in persone con viremia soppressa dalla ART (#42).
* Cristine Katlama porta i risultati dell’ERAMUNE 01 (#170aLB - Impact of Interleukin-7 and Raltegravir + Maraviroc Intensification on Total HIV DNA Reservoir: Results from ERAMUNE 01).
* Un breve sguardo agli italiani. Ce ne sono tre in posizioni di assoluta preminenza e – credo non a caso – tutti e tre lavorano all’estero: della Cavazzana-Calvo ho già detto. Gli altri sono il solito Guido Silvestri e Fabio Romerio, dalla cui relazione sul CD2 come possibile marker per riconoscere le cellule latentemente infette io mi aspetto molto.
Ci sono invece innumerevoli lavori a testimonianza del fatto che la ricerca italiana sulla cura e l’eradicazione - a parte Guido Poli e forse (molto forse) Savarino - sarà pure ferma al palo, ma in compenso gli studi su tutti i problemi legati all’infiammazione sono tanti e sovente molto ben fatti (un nome per tutti: Giovanni Guaraldi).
Mancano – e anche su questo credo ci sia poco da dire – i nomi delle persone che in Italia vengono pompate di più, dalla Ensoli a Savarino. E fortunatamente quest’anno non vedo la presenza del “Gran Cazzaro” dell’AV-HALT (insomma: la didanosina riciclata), che non nomino perché non vorrei mai che si fiondasse di nuovo qui la sua segretaria per difenderne l’onore (???) offeso.
Un’altra non sorprendente assenza è quella dello yoghurtaro e dei suoi Happy Bacteria, e pure in un anno in cui di spazio dedicato al microbioma intestinale ce n’è davvero tanto. Sono certa che si tratta di una congiura ordita ai suoi danni da parte di Brenchley e Klatt.
P.S. Lo dico sottovoce, ma ho riflettuto sul titolo dell'abstract e a mio parere è meglio non avere grandi aspettative su Sangamo: l'unico lavoro che presentano (Central Memory T Cell Is the Critical Component for Sustained CD4 Reconstitution in HIV Subjects Receiving ZFN CCR5 Modified CD4 T Cells (SB728-T)) non porta nel titolo un trionfante "dopo l'infusione dei CD4 modificati, abbiamo sospeso la ART e le viremie sono rimaste basse!!!". Ma è proprio lo scoglio del rebound della viremia che l'SB-728-T deve riuscire a superare. Invece, il fatto che Sangamo stia lì a cincischiare sui CD4 memoria non mi fa sperare in chissà che risultato.