Vaccino Ensoli

[robsp1]

http://www.quotidianosanita.it/scienza- ... o_id=70995

[celebrity83]

A mio modesto avviso...non basta....il lavoro è arraffazzonato e ha molti limiti dal punto di vista scientifico...Anche questo deve emergere...

[Dora]

A mio modesto avviso...non basta....il lavoro è arraffazzonato e ha molti limiti dal punto di vista scientifico...Anche questo deve emergere...

Sì, mi pare che la Errico si sia fatta un po' sviare dall'ossessione di Agnoletto a non chiamare vaccino il vaccino Tat (che ha un senso, sia chiaro) e abbia poi preso per buone le fanfaronate del comunicato stampa, perdendo di vista il problema principale.
Peccato. Ma non si può neanche pretendere troppo.

[Dora]

IERI MEDBUNKER MI HA APERTO GLI OCCHI

Terza puntata.
La prima è COME SPARARLA GROSSA SULLA CURA - ENSOLI, ANDRIEU, VAN REGENMORTEL (e OMICS e Frontiers ...): ECCO RICOSTITUITO IL DREAM TEAM
e la seconda è MOLTI VIZI, TROPPO HYPE - CON LA DOTTORESSA ENSOLI È SEMPRE, SEMPRE, SEMPRE LA STESSA STORIA


Per molti anni ho scritto delle sperimentazioni del vaccino Tat e negli ultimi anni mi sono trovata più e più volte a dover segnalare non soltanto le debolezze metodologiche e i voli di fantasia a partire da dati che sembravano men che modesti degli articoli firmati da Barbara Ensoli, ma anche una serie di comportamenti di contorno che trovavo via via sempre più inquietanti: insieme alla creazione di società che prima erano sue e poi forse non più, ma restavano comunque saldamente in mano a suoi sodali, e ai maneggi con i brevetti che da pubblici diventavano privati, e insieme a una caratteristica costante dell'operato della dottoressa Ensoli consistente nella manipolazione dell'opinione pubblica attraverso una stampa che più compiacente non si può e degli attivisti poco accorti, c'era una narrativa dell'infezione da HIV che pareva tirata fuori dalla naftalina (un solo esempio: adesso ha spostato la mira, ma fino a ieri voleva usare il suo vaccino per iniziare la cART il più tardi possibile, e lo pretendeva quando ormai perfino l'OMS richiedeva l'inizio immediato degli antiretrovirali).
E poi c'erano i toni vittimistici e le continue richieste di soldi, i fallimenti dei crowdfunding, e una impressionante sequela di cattive frequentazioni - dalle riviste imbarazzanti o francamente predatorie alla partecipazione a congressi di organizzazioni internazionalmente note per essere dei truffatori, fino alla creazione di legami di solidarietà con ricercatori lontanissimi dalla ricerca di punta, che da un lato esaltavano l'un l'altro i propri lavori, dall'altro ne facevano le revisioni paritarie, agitandosi in un mondo parallelo, lontano dai congressi veri e dal duro confronto scientifico.

Descrivevo gli alberi, ma mi ostinavo a non voler vedere la foresta.

Ieri, infine, un brevissimo commento di MedBunker, che molto gentilmente rimandava a un mio post per approfondimenti, mi ha aperto gli occhi:



Mi faccio sempre un vanto di non avere - o almeno di cercare di controllare - quella caratteristica della mentalità complottista che porta a unire i puntini in modo da obbligarli a mostrare quel che vogliamo a tutti i costi vedere



Ma qualche volta questi benedetti punti bisogna infine avere il coraggio di capire che indicano una tendenza. E nel caso della dottoressa Ensoli la tendenza non è più soltanto quel "bad science" che continuava a ronzarmi in testa, ma sembra andare un passo oltre: tutti i comportamenti che abbiamo visto in questi anni sono gli stessi di tanti altri personaggi che dalla scienza hanno deragliato, di molti di cui io stessa ho scritto più volte.

Adesso capisco perché, quando ho visto la regressione che dai dati sul decadimento del DNA virale estrapolava i tempi dell'eradicazione di HIV grazie al preparato Tat, prima ho fatto un sobbalzo perché nessuno scienziato serio si azzarda a parlare di eradicazione da almeno 5-6 anni, e poi mi è venuta in mente la Immortalis Klotho Formula con cui Marco Ruggiero promette l'immortalità ai gonzi disposti a trasferire nelle sue tasche i patrimoni di famiglia.

Quanto tempo ci vorrà prima che ci tocchi vedere un articolo di Barbara Ensoli sul famigerato American Journal of Immunology, in cui ci spiega i meccanismi quantistici della via pontina all'eradicazione di HIV?

[uffa2]

Sai che questa riflessione è stata illuminante pure per me?
Ho ripensato a tutte le volte in cui ne abbiamo parlato e, all’improvviso, mi è apparsa quella benda che abbiamo sempre avuto avanti agli occhi.
Abbiamo sempre pensato di essere di fronte a una spregiudicata signora di scienza e potere, capace di volteggiare tra le maggioranze di governo e i presidenti e i commissari dell’ISS, e facendo questo abbiamo sempre evitato una realtà autoevidente: la signora, per attaccamento a un’idea che in passato le ha dato molto lustro, o per calcolo, si è via via -nei fatti- ruggerizzata.

Perché non ce ne siamo accorti? Ma perché siamo stati ingannati dai comportamenti esterni.
La signora non frequenta(va) i convegni di negazionisti.
La signora non nega(va) la realtà scientifica.
La signora apparentemente, si muove(va) nel mainstream.
Le sue ricerche saranno oramai improbabili, ma sono condotte col bollino dell’ISS. Di più, coinvolgono eminenti clinici che non hanno deragliato, alcuni di questi sono stati al nostro fianco quando s’è trattato di fermare il ruggerismo che, dall’università di Firenze, oramai iniziava a estendersi tentacolarmente.
Un po’ come quelle belle mele rosse e sode, che poi apri e scopri devi buttare, l’ensolismo si presenta ancora oggi come all’interno delle regole generali, pretende di essere scientifico di seguire le regole della ricerca “per bene”: il protocollo validato, le istituzioni coinvolte, la rivista peer review… tutto ben lucidato, ma meno concreto di quel che sembra, sembra metallo prezioso, e invece di prezioso può vantare giusto una sottilissima patina ottenuta con un bagno elettrogalvanico.
Sì, pur vedendo, non abbiamo compreso.
Ma non siamo stati i soli, e qui torniamo al vecchio discorso sulla “scienza di relazione”: anche questo ultimo paper può vantare tanti bei nomi coinvolti: clinici prestigiosi che hanno fornito i pazienti, o che stati in qualche modo arruolati nell’impresa.
Ecco, questo a Ruggiero non è riuscito: lui da subito si è isolato; la nostra eroina invece cammina in equilibrio perfetto tra l’apparenza e la realtà, e complice il suo ruolo istituzionale per molto tempo ancora, temo, avrà un sacco di colleghi che consci o meno le faranno da specchietto per le allodole.

[hurricane]

- nessuno studio su linfociti diversi dai CD4 (si pensi solo ai macrofagi: è recentissimo un lavoro fondamentale - su Nature Microbiology, eh, non su Frontiers - in cui si dimostra la presenza di un ampio reservoir latente di virus capace di replicazione nei macrofagi presenti nell'uretra di persone in terapia soppressiva)

OT.

Cosa dice questo studio pubblicato su Nature Microbiology?

[stealthy]

- nessuno studio su linfociti diversi dai CD4 (si pensi solo ai macrofagi: è recentissimo un lavoro fondamentale - su Nature Microbiology, eh, non su Frontiers - in cui si dimostra la presenza di un ampio reservoir latente di virus capace di replicazione nei macrofagi presenti nell'uretra di persone in terapia soppressiva)

OT.

Cosa "dice" questo studio pubblicato su Nature Microbiology?

dimostra la presenza di un ampio reservoir latente di virus capace di replicazione nei macrofagi presenti nell'uretra di persone in terapia soppressiva)

[Dora]

Hiv/Aids. Vaccino Tat. Simit: “Non è preventivo e non può sostituire la terapia antiretrovirale”. Ma la Ensoli precisa: “Tutto già scritto nel nostro comunicato” - continua su Quotidiano Sanità.

Dunque abbiamo che uno dei coautori dell'ultimo articolo sul Tat, il presidente della SIMIT, a molti (troppi!) giorni dall'ondata di hype, dà una lettura assai diversa dei risultati dell'articolo rispetto a quella offerta dall'autore principale del medesimo articolo e del suo datore di lavoro, l'Istituto Superiore di Sanità..

Il professor Galli cade dalle nuvole? Vuole forse farci credere di non sapere qual è sempre stato lo stile comunicativo della dottoressa Ensoli?
Si rende conto soltanto adesso dei danni incalcolabili che lo stile comunicativo della dottoressa Ensoli causa ai malati e in generale all'opinione pubblica?

Mi sembra che stiamo ripiombando nello psicodramma del 2014.

Uno spettacolo penoso.

[celebrity83]

A mio modestissimo avviso ritengo scontato e...uhm... un tantinello politicamente strumentale il botta/risposta tra Simit ed Ensoli. Simit ribadisce osservazioni trite e ritrite. Ensoli concorda.. Sarebbe stato più utile ed interessante evidenziare le numerose criticità del lavoro.

[Dora]

A mio modestissimo avviso ritengo scontato e...uhm... un tantinello politicamente strumentale il botta/risposta tra Simit ed Ensoli. Simit ribadisce osservazioni trite e ritrite. Ensoli concorda.. Sarebbe stato più utile ed interessante evidenziare le numerose criticità del lavoro.

Eh sì, però prima di far questo il professor Galli dovrebbe far pace con sé stesso.
Invece, così si è messo nelle condizioni di farsi prendere a schiaffoni in faccia dalla Ensoli come se fosse una Errico qualsiasi.

Io vorrei sommessamente suggerire a chi desiderasse criticare la dottoressa Ensoli di farsi un po' furbo e di non metterla nelle condizioni di svicolare dai veri e gravi problemi del suo lavoro: se la si attacca su aspetti marginali, come la questione dell'uso del termine "vaccino", senza sfiorare le gravi criticità dell'articolo che abbiamo evidenziato nel corso delle ultime pagine del thread, le si offre su un piatto d'argento la strategia retorica che consiste nel dare ragione a chi critica e addirittura nel rilanciare (es: il suggerimento agli attivisti di spiegare bene in che cosa consistono i vaccini terapeutici - che significa: carina, prima studia un po', poi vieni a darmi lezioni). Così le cose serie passano in secondo piano e chi critica fa la figura dello scemo.
Sottovalutare i propri avversari non è mai un indicatore di grande intelligenza.