Risultati analisi a 2 settimane e a 1 mese dall’inizio della terapia.

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
skydrake
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Re: Risultati analisi a 2 settimane e a 1 mese dall’inizio della terapia.

Messaggio da skydrake » mercoledì 15 aprile 2020, 11:18

skydrake ha scritto:
martedì 14 aprile 2020, 18:56
chico92 ha scritto:
martedì 14 aprile 2020, 14:21
Mi sembra una bella sfiga. Quante probabilità ho di sviluppare malattie autoimmuni come la spondiloartrite?
E per fortuna sopra avevo scritto che è una fortuna per i sieropositivi averli (almeno era considerata una grande fortuna negli anni novanta e 2000).
Per le probabilità dovresti chiedere a un reumatologo con competenze in immunologia, però sia chiaro che la "spondiloartrite autoimmune" in sé non esiste, perché la spondiloartrite è una famiglia di patologie con più varianti, alcune invalidanti, altre non affatto; inoltre, parliamo di una predisposizione. Grossomodo, quelle invalidanti non hanno una probabilità alta. Tieni conto che del HLA-B39 ne è portatore circa il 50% della popolazione Saisiyat (a Taiwan).
Ad esempio, al di fuori dei sieropositivi, il sarcoma di Kaposi interessa quasi esclusivamente la popolazione anziana ebraica e sarda e come tale fu scoperto e classificato. Eppure rimane un tumore della pelle molto raro anche tra gli ebrei e i sardi...

Riguardo al HLA-B5701 e in generale l'HLA-B57, anche se anch'esso rende i CD8 più reattivi contro l'HIV, non pare aumentare significativamente la reattività verso le proprie stesse cellule quanto l'HLA-B39.
chico92 ha scritto:
martedì 14 aprile 2020, 14:21
È così frequente nei sieropositivi che presentano entrambi gli alleli?
No, è molto raro averli entrambi.
Non ho i dati della popolazione italiana. Ho trovato invece i dati su l'HLA-B39 della Repubblica ceca, dove sono 1,4%, invece il HLA-B57 (di cui il 92% è HLA-B5701) è circa il 3.5% nella Francia sud-est e il 2% in Croazia.
Facendo i conti della serva, le probabilità di avere quella combinazione è molto, molto, molto grossomodo 1,4 % X 2 % = 0,28 %
chico92 ha scritto:
martedì 14 aprile 2020, 14:21
Se ho capito bene, al di là dell’hiv Sono un soggetto a rischio malattie autoimmuni!?!
Si, ma è una predisposizione, con probabilità non elevata per le manifestazioni invalidanti
chico92 ha scritto:
martedì 14 aprile 2020, 14:21
Ha senso farmi prescrivere le analisi del sangue per l’artrite?
L'ho scritto già.
L'HLA-B5701 è importantissimo farlo prima di prendere l'Abacavir (chi, come me o te prende questo antiretrovirale, va incontro a delle reazioni avverse molto gravi, una sorta di allergia violentissima).

Sia HLA-B57 che HLA-B39 sono predittive per l'andamento della infezione da HIV in assenza di antiretrovirali.

A dire il vero, rispondendo anche a Mogol, come esami predittivi quasi non si fanno: negli anni novanta erano esami molto avanzati (furono messi a punto per i trapianti), dopo più di 20 anni invece hanno perso di interesse. Negli anni 90 i farmaci antiretrovirali funzionavano poco e male (prima del 1995-1996, ovvero prima dei primi inibitori della proteasi, c'era solo l'AZT), e anche fino a metà del 2000 gli effetti collaterali erano molto pesanti. E si aspettava di far entrare in terapia antiretrovirale a 200-300 CD4. Fino a grossomodo il 2015 si aspettava invece che scendessero sotto i 500 CD4.
Ora invece gli antiretrovirali hanno pochissimi effetti collaterali (a parte qualcuno come l'Abacavir, che sarebbe del 1998) e si tende a prescriverli subito.
Quindi, a parte l'opzione di poter prescrivere o no l'Abacavir, che nella pratica ambulatoriale che differenza fa sapere che se il paziente non prende gli antiretrovirali tenderà avere una più lenta o più veloce progressione verso l'AIDS? Tanto il codice genetico dei pazienti non si cambia e gli antiretrovirali si prescrivono a prescindere....



chico92
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Re: Risultati analisi a 2 settimane e a 1 mese dall’inizio della terapia.

Messaggio da chico92 » martedì 21 aprile 2020, 13:58

Viremia ufficialmente non rilevabile dopo solo 30 giorni di terapia (conta fino a 20 copie).
Nel frattempo mi sono guadagnato 3 iniezioni di penicillina, pur avendo la rpr negativa:
Il tppa è salito prima da 1:80 a 640 e all’ultimo controllo a 1280. Sarà una riattivazione o reinfezione?



skydrake
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Re: Risultati analisi a 2 settimane e a 1 mese dall’inizio della terapia.

Messaggio da skydrake » martedì 21 aprile 2020, 18:24

chico92 ha scritto:
martedì 21 aprile 2020, 13:58
Viremia ufficialmente non rilevabile dopo solo 30 giorni di terapia (conta fino a 20 copie).
Nel frattempo mi sono guadagnato 3 iniezioni di penicillina, pur avendo la rpr negativa:
Il tppa è salito prima da 1:80 a 640 e all’ultimo controllo a 1280. Sarà una riattivazione o reinfezione?
Viste le premesse, che il tuo sistema immunitario sarebbe stato capace di azzerare la viremia in tempi ridotti no era una previsione così azzardata...
Di solito dopo un mese la viremia è scesa a sotto le 1000 copie, ma alla maggioranza degli utenti di questo forum la viremia era azzerata solo all'esame del terzo mese, e inoltre c'è una nutrita coda di utenti che l'ha vista azzerarsi solo dopo molti più mesi.
Invece sulla sifilide non mi azzardo a fare ipotesi, l'importante è farla sparire. Collezionare patogeni potenzialmente mortali non è un gran hobby...



chico92
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Re: Risultati analisi a 2 settimane e a 1 mese dall’inizio della terapia.

Messaggio da chico92 » mercoledì 29 aprile 2020, 21:43

Anche la tipizzazione, ottimi risultati:
CD4% 38
CD4 passati da 620 a 1026
CD8 970
ratio passata da 0,92 a 1,06
CD8/38RO% 0
CD8/38RO da 80 a 9
Non mi aspettavo dei miglioramenti così rapidi :)



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