Questo, secondo Repubblica, il bilancio preventivo (e io direi ultrapreventivo, non solo perché il Parlamento non ha ancora approvato nulla, ma soprattutto perché non se ne conoscono i dettagli - dove, notoriamente, sta il diavolo - e perché credo che nessuno possa dire a priori quali effetti realmente avrà) della montiana "fase due":
( http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -28555392/ )
Anche se andasse nel migliore dei modi, cioè toccasse le lobby interessate, sarebbe un gran successo? Secondo me, proprio no. Se appena ci si svincola da una visione liberistica (e soprattutto dal legame liberalismo-liberismo, che mi pare ormai completamente inattuale, visto che l'esperienza di ogni giorno ci dice che viviamo in un mondo sempre meno liberale e sempre più selvaggiamente liberista, ricavandone così un danno doppio), mi pare infatti si possa osservare che:
- I benzinai già da molto tempo non fanno assolutamente più nulla; quando "lavorano" (nel senso che non mettono in azione i self service e restano a letto a ronfare), stanno seduti dietro un vetro antiproiettile a incassare denaro e a azionare pompe con un pulsante, col risultato che l'unico vero lavoro lo fa il cliente (non parliamo poi, di altri "servizi", tipo l'autolavaggio, dove credo che in totale diano un gettone che permette di utilizzare macchine con le quali sempre il cliente l'auto se la lava da sé). Se non è una rendita di posizione questa...
- Avvocati, notai, commercialisti e "professionisti" del genere, anche considerato quello che mediamente valgono, nella stragrande parte dei casi potrebbero essere tranquillamente sostituiti da equivalenti ma ben più economici dipendenti pubblici (comunali, provinciali, regionali, statali o quel che vi pare), salva restando la libertà di ogni cittadino di rivolgersi a privati (come accade nel caso della sanità); mi sembrerebbe il minimo per giustificare la tassazione spaventosa alla quale appunto ogni "ordinario" cittadino è soggetto, non si capisce in cambio di quali "servizi".
- Quanto ai farmacisti, esseri inutili quanto presuntuosi e fastidiosi, credo che qualunque commesso/a di medie capacità sarebbe perfettamente in grado di leggere che cosa c'è scritto su una ricetta medica e di consegnare al cliente le corrispondenti scatoline; per i farmaci di fascia C, poi, il medesimo commesso sarebbe altrettanto o anche più capace di rifilare al cliente il più costoso (e altrettanto inutile).
A me sembra che, se VERAMENTE si fosse voluto dare una bastonata a queste caste (comprese quelle che non ho menzionato, come i tassisti) e favorire i cittadini, lo si sarebbe potuto/dovuto fare a suon di servizi pubblici e di accordi statali con i fornitori (petrolieri, case farmaceutiche, ordini professionali, ecc.).
E allora, perché tutta questa finta rivoluzione? Ideologicamente (ammesso e non concesso che qualcosa di ideologico ci sia), credo per cercare di far apparire vivo e vitale, a mo' di certi vecchi presidenti sovietici o cinesi (e forse anche di qualche Papa), un modello di fatto già morto, quale appunto il liberismo, che può essere apprezzato giusto dai novellini non ne hanno ancora assaporato abbastanza a lungo le "gioie" (abitanti di Cina, India e ex paesi economicamente sottosviluppati consimili). Stando più terra terra, direi per far bere al semplice cittadino - quello sì durissimamente e irreversibilmente bastonato dalla, sempre montiana, "fase 1" e che, a differenza delle lobby, non ha nessun santo in paradiso - la balla che anche i "privilegiati" pagheranno un conto.
P.S. Per completare il quadro, banche e assicurazioni, come più che prevedibile, sono state oggetto di "misure" che non solo non faranno loro nemmeno solletico, ma finiranno anzi probabilmente per aumentarne i privilegi.