Dovato e aumento peso: esperienza personale

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
giovane888
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Re: Dovato e aumento peso: esperienza personale

Messaggio da giovane888 » mercoledì 9 marzo 2022, 17:26

i tuoi stessi documenti:
Inoltre, recenti studi hanno evidenziato come alcune classi di farmaci, utilizzate nelle moderne terapie antiretrovirali, possano avere un impatto sull’aumento di peso dei pazienti in trattamento.
e ancora:
che il 7% delle interruzioni di DTG per eventi avversi nel loro centro era motivata da un eccessivo aumento di peso, compreso fra i 4 e i
12 kg. Da allora le segnalazioni si sono moltiplicate, suggerendo la correlazione fra DTG ad aumento di peso sia nel paziente naive che nell’experienced
e ancora:
Ancora più eclatanti sono stati i risultati dello studio ADVANCE, in cui, dopo 48 settimane, i pazienti in trattamento con DTG associato a tenofovir
alafenamide/emtricitabina (TAF/FTC) aumentavano in media di oltre 6 kg (con un picco di oltre 10kg nelle donne incluse nello studio)
e ancora:
La questione di come valutare, gestire e forse limitare al meglio l'aumento di peso durante il trattamento dell'HIV potrebbe assumere una sempre maggior rilevanza clinica, soprattutto nell'attuale clima di crescente diffusione dell'uso della ART, di aumento
di sovrappeso e obesità, oltre che di crescente carico di malattie metaboliche e cardiovascolari nelle persone affette da HIV.
e ancora:
L’aumento di peso con il trattamento dell’HIV è diventato una preoccupazione per le persone con HIV e per i loro medici.
Studi clinici e studi di coorte hanno mostrato tassi variabili di aumento di peso nelle persone che assumono inibitori dell’integrasi, specialmente insieme a tenofovir alafenamide (TAF).
e ancora, a sottolineare la pericolosìtà enorme di questi effetti collaterali:
L’obesità aumenta il rischio di malattie non trasmissibili, in particolare diabete, malattie cardiovascolari, malattie renali croniche e cancro.
e ancora:
Questi saranno i pazienti a maggior rischio di complicanze a causa dell’aumento di peso”, ha detto Carr.
Sottovalutare gli effetti collaterali come aumento di peso, danni epatici, danni renali, tumori, cancro, danno mitocondriale, danni ai nervi, e innumerevoli altri effetti collaterali che mi fanno rabbrividire, serve solo a sottovalutare e credere che sia tutto a posto prendendo queste compresse.

Sono dei veleni, che ti uccidono e danneggiano seriamente il tuo corpo. E le campagne che dicono che "è tutto a posto", "si può vivere una vita lunga e sana" solo per "evitare che i sieropositivi vengano discriminati" non solo è falso, ma è stato anche fallimentare sotto ogni punto di vista come approccio.

È sotto gli occhi di tutti che le classi d'età più colpite sono quelle giovani, 25-34 anni, cioè quelle che non solo sono state meno informate, ma anche quelle a cui le campagne che si sono susseguite è un continuo "normalizzare " una malattia terribile e tremenda, per non far apparire, cosa che è, persone gravemente compromesse dal punto di vista fisico e mentale costrette ad assumere terapie pesanti a vita.

Si sono usati termini come "oggi esistono le cure" quando in realtà ciò che abbiamo oggi non ha niente a che vedere con le cure. Termine utilizzato a sproposito, pericoloso che ha contribuito a una o più generazioni a sottovalutare il terribile pericolo in cui fare sesso non protetto non esponesse a malattie così pericolose.

Se dopo 40 anni dall'inizio dell'epidemia di aids, ci sono ancora persone che si infettano è anche grazie a questa sottovalutazione dei rischi, sottovalutazione degli innumerevoli e infiniti effetti collaterali che creano solo disinformazione e leggerezza nel rischiare malattie devastanti come questa.



Blast
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Re: Dovato e aumento peso: esperienza personale

Messaggio da Blast » mercoledì 9 marzo 2022, 18:26

Gìovanessa, ne hai ancora da leggere di biologia e di medicina prima di fare certe affermazioni.
Tu parli di danno mitocondriale senza avere la più pallida idea di cosa sia un mitocondrio e come funzioni. Per non parlare della parte neurologica e oncologica.

Va bene esprimere un'opinione generica e umile, ma da qui a scrivere nefandezze scientifiche ne passa di strada


CIAO GIOIE

Mandrake
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Re: Dovato e aumento peso: esperienza personale

Messaggio da Mandrake » mercoledì 9 marzo 2022, 18:48

giovane888 ha scritto:
mercoledì 9 marzo 2022, 17:26
Se dopo 40 anni dall'inizio dell'epidemia di aids, ci sono ancora persone che si infettano è anche grazie a questa sottovalutazione dei rischi, sottovalutazione degli innumerevoli e infiniti effetti collaterali che creano solo disinformazione e leggerezza nel rischiare malattie devastanti come questa.
Torniamo come sempre ai post di prima: non te l'ha ordinato il dottore di farti trapanare a pelle
Puoi leggere tutte le ricerche del mondo o dare la colpa a chiunque, ma non guarisci.



Dodi75
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Re: Dovato e aumento peso: esperienza personale

Messaggio da Dodi75 » mercoledì 9 marzo 2022, 19:26

giovane888 ha scritto:
mercoledì 9 marzo 2022, 17:26
Se dopo 40 anni dall'inizio dell'epidemia di aids, ci sono ancora persone che si infettano è anche grazie a questa sottovalutazione dei rischi, sottovalutazione degli innumerevoli e infiniti effetti collaterali che creano solo disinformazione e leggerezza nel rischiare malattie devastanti come questa.
Io ho iniziato la terapia con dolutegravir a 40 anni, in sei anni con il COVID in più sono aumentato di peso, quasi 14 kg, con in più il colesterolo che fa le bizze, a 47 anni mi sono messo in gioco facendo crossfit, non sono sceso con il peso, ma una parte di grasso adesso sono muscoli e il colesterolo è rientrato nella norma.
Smettila di farti ossessionare dalla ricerca di informazioni che non ti aiutano, vivi una vita dignitosa, come tutti noi.
Anch'io ho dei problemi correlati alla terapia ma voglio vivere ed accetto un equilibrio tra terapia e una vita normale, perché tale è.
Blast ha scritto:
mercoledì 9 marzo 2022, 18:26
Gìovanessa, ne hai ancora da leggere di biologia e di medicina prima di fare certe affermazioni.
Tu parli di danno mitocondriale senza avere la più pallida idea di cosa sia un mitocondrio e come funzioni. Per non parlare della parte neurologica e oncologica.

Va bene esprimere un'opinione generica e umile, ma da qui a scrivere nefandezze scientifiche ne passa di strada
Ecco un attivo 😝😝😝, ma siamo lontani 😭😭😭



DaitarnIII
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Re: Dovato e aumento peso: esperienza personale

Messaggio da DaitarnIII » mercoledì 9 marzo 2022, 20:54

Dodi75 ha scritto:
mercoledì 9 marzo 2022, 19:26

Anch'io ho dei problemi correlati alla terapia ma voglio vivere ed accetto un equilibrio tra terapia e una vita normale, perché tale è.

Ciao Dodi 75, quali tipi di problemi hai? Io, a 7 mesi dalla scoperta, con valori 'tecnici' di 1.1 e CD4 560 circa, non riesco a capire quali siano le contro indicazioni 'visibili' della terapia e/o di avere l'HIV. Credo di sentirmi come prima....mah...al di là di prendere un farmaco e quindi di appesantire il fegato, non sembra avere nulla.



uffa2
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Re: Dovato e aumento peso: esperienza personale

Messaggio da uffa2 » mercoledì 9 marzo 2022, 22:05

@giovane888 dai, non mettermi in bocca cose che non dico e non trarre sillogismi inappropriati da periodi strappati qua e là...

La terapia come veleno eccetera è una tua convinzione, ma se guardi i dati ne emerge una sistematica riaffermazione della tollerabilità e sicurezza della terapia antiretrovirale.
Gli effetti collaterali ci sono per tutti i farmaci, lo sai, ma finora gli effetti collaterali delle nostre terapie sono limitati. E no, le terapie antiretrovirali non fanno venire il cancro: è l’obesità (non il sovrappeso) a essere associata a cancro, forse anche perché l’obesità viene dopo uno stile di vita che favorisce molte malattie, tra le quali i tumori. C’è una differenza radicale.
E il dato sull’aumento di peso, come spiegano anche nell’articolo citato, va ancora spiegato, perché non è così automatico e perché l’aumento di peso è per definizione multifattoriale.
Quanta parte di quell’aumento è davvero legato ai farmaci? Perché gli HIV negativi che partecipano ai nostri studi non ingrassano o non lo fanno come i positivi? Quanta parte è dovuta all’HIV? Quanta parte a eventuali comorbilità? Quanta parte al fatto che l’aumento del peso medio è una costante nelle nostre società? Ci vorrà molto tempo per capirlo e non è detto che ci si riesca.

Più passano gli anni, più ci saranno persone HIV positive con le malattie più diverse. Grazie a Dio.
Fino a non molti anni fa, l’idea che una rivista potesse occuparsi di HIV e invecchiamento era da spettacolo comico, oggi no.
Avremo sempre più “colleghi” con malattie cardiovascolari, del ricambio, osteoporosi, respiratorie, tumori; è destino più la coorte dei sopravvissuti si allarga e invecchia. Di tutto questo sono sicuramente colpevoli le terapie antiretrovirali: senza di loro saremmo morti tutti in pochi anni, evitandoci per esempio i fastidiosi esami alla prostata che colpiscono gli ultracinquantenni (sono fastidiosi anche se sei gay, fidati…).

Forse te lo ho già scritto da qualche parte (a una certa età si tende a dimenticare e ripetersi): credo che non sia possibile evitare le infezioni con la “prevenzione” classica (le campagne di sensibilizzazione eccetera).
Io mi sono contagiato circa trent’anni dopo, tu oltre quarant’anni dopo i primi casi negli Stati Uniti: nessuno di noi due può invocare l’ignoranza a scusante. Ma ti dico di più, non capisco perché dovrebbe.
Questo lo scrivevo nel 2014 (e in questi giorni, tra l’altro, è anche drammaticamente attuale):
uffa2 ha scritto:
martedì 6 maggio 2014, 16:48
…cito –direi “ancora una volta”, perché devo averlo già fatto- uno degli autori che più mi hanno colpito anni fa, Natan Sharansky il quale, descrivendo l’ineluttabilità della vittoria della Libertà sulle dittature le descriveva come soldati che puntano dei fucili sui loro cittadini: per quanto forti possano essere le braccia che reggono quei fucili, prima o poi inizieranno a stancarsi, finché il loro peso non diverrà insostenibile ed esausti abbasseranno le armi.

Questa immagine di speranza vale, purtroppo, anche al contrario: qualunque sia il tuo fucile, prima o poi ti diverrà pesante.
È il caso di ogni battaglia “contro” ed è il caso della comunità gay, che quel fucile dovrebbe imbracciarlo da trent’anni: alla fine ci si stanca, ci si stanca e ci si arrende…
Abbiamo fatto quello che miliardi di persone fanno ogni giorno. Siamo stati sfortunati, tutto qui.

Certo, se la cultura della PrEP fosse più diffusa, i contagi anche in Italia sarebbero ancora meno, certo, se tutte le persone contagiate sapessero di esserlo, molti di più sarebbero gli undetectable.
È tutto vero, ma allo stesso tempo è tutto inutile.
Noi siamo qui, abbiamo preso la pagliuzza corta e ci gira il culo, a tutti noi.

Gira anche a me, anche se -davvero- a volte mi sento uno scemo per quanto sono stato “fortunato” nella vita rispetto a tanti altri e per quanto non riesca a vivere ogni giorno colmo di gratitudine per questa fortuna.

Tu sei convinto che qui si venda una narrazione anestetizzante, non è così, né io ti voglio convincere che la vita è bella: se tu mi conoscessi dal vivo sapresti che non sono il tipo da “atteggiamento positivo”, ti sto dicendo che nella sfiga poteva andarci peggio, molto peggio.
Su questo, il caro Jonathan Bazzi dice: “Preferirei rinascere sieropositivo che balbuziente”
È incredibile, vero?
Lui dice: «Essere balbuziente è qualcosa che ha marchiato a fuoco la mia vita fin da piccolissimo. Non rispondevo al telefono e non entravo nei negozi. A un certo punto ho smesso di andare a scuola… Essere balbuziente significa non esserci più», e poi parla di vergogna per questa sua condizione.
Sono sicuro che a te sembrerà un matto; io un po’ lo comprendo: essere malati da bambini è terribile, peggio che da adulti, perché non capisci tu e non ti capiscono i tuoi coetanei, ti senti diverso quando ancora non puoi elaborare la diversità, e questa sensazione te la porti addietro per la vita.
Proprio come Jonathan, ognuno di noi ha la propria storia, le proprie sensibilità, e tutto ciò che sentiamo è vero, per noi, ma non è detto che sia la realtà per il nostro prossimo, né che sia la realtà e basta o che debba esserlo per l’eternità.

Voglio dirti ancora una volta che qui dentro abbiamo pianto tutti, tutti ci siamo disperati e abbiamo visto le macerie dei nostri sogni, ma né io né te né nessuno qua dentro abbiamo l’esclusiva del dolore e della sfortuna: poteva essere qualunque cosa, per noi è stato l’HIV.
Insomma, in questa storia ci sono ferite che guariranno e altre che non guariranno mai, né per me né per te, ti suggerisco solo di lasciare che quelle che possono si rimarginino.

Un abbraccio.


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Silente1982
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Re: Dovato e aumento peso: esperienza personale

Messaggio da Silente1982 » giovedì 10 marzo 2022, 4:23

Ragazzi ho solo scritto un post sull’andamento del mio peso :D :D
Non volevo iniziare una battaglia etica.

Comunque concordo con UFFA2: non sono di certo felice di essere hiv+ ma ci sono altre cose molto più meravigliose a cui pensare.
Anche senza HIV, se uno è pessimista, problematico etc… vedrà sempre tutto nero. Altri invece hanno bisogno di attenzioni perenni che siano negative o positive.
Quando mi hanno detto che ero positivo, sono svenuto in ambulatorio. Dio benedica lo staff dello Spallanzani che sa come trattare le persone, informarti e rasserenarti.

Ero terrorizzato dagli effetti collaterali; alla fine nulla.

Il vero problema rimane psicologico: ogni minimo dolore, stanchezza, notte in bianco il pallino dei farmaci balzava alla testa.
Il colmo l’ho raggiunto dopo una corsa di 10km, sono tornato a casa, docciato e mi sentivo stanco. COLPA DEI FARMACI! Un vero idiota insomma.

Poi il tempo passa, e come scrive UFFA2, le braccia si stancano e si passa alla vita quotidiana. Posso solo dire che la mia vita è meravigliosa.
Amici, lavoro, viaggi, sempre attivo, non mi fermo mai. Sfide continue di piccola vita quotidiana che comunque rendono ogni giorno differente ed interessante.

Ho preso 15 kg? Si, ho pensato sia stata colpa dei farmaci ma poi a mente lucida mi sono ricordato che ho iniziato ad ingrassare dal 2020, dopo gia 2 anni di terapia, con una curva in salita che sembrava L’ Everest.

Con dieta e sport in 1 mese ho perso 7 kg e 5% di massa grassa eppure la pillola a la mattina la prendo sempre con scrupoloso rigore.

Ci sono altri problemi? Sicuramente si, sicuramente mi sento più insicuro in una possibile relazione, vivo nella paura trovandomi in un paese che arresta chi HIV+, devo sempre portarmi dietro farmaci per mesi.

La vita è vita con o senza HIV. Viviamo nei social ammirando la spettacolare vita altrui ma sveliamolo questo segreto: la vita degli altri fa schifo altrettanto.

Detto questo, just to reiterate, il topic era “ Dovato e aumento peso: esperienza personale” e non “terapie al veleno moriremo tutti male” :D



Dodi75
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Re: Dovato e aumento peso: esperienza personale

Messaggio da Dodi75 » giovedì 10 marzo 2022, 7:24

DaitarnIII ha scritto:
mercoledì 9 marzo 2022, 20:54
Dodi75 ha scritto:
mercoledì 9 marzo 2022, 19:26

Anch'io ho dei problemi correlati alla terapia ma voglio vivere ed accetto un equilibrio tra terapia e una vita normale, perché tale è.

Ciao Dodi 75, quali tipi di problemi hai? Io, a 7 mesi dalla scoperta, con valori 'tecnici' di 1.1 e CD4 560 circa, non riesco a capire quali siano le contro indicazioni 'visibili' della terapia e/o di avere l'HIV. Credo di sentirmi come prima....mah...al di là di prendere un farmaco e quindi di appesantire il fegato, non sembra avere nulla.
Ciao, se vuoi ne parliamo in PM, qui non è il caso, perché qualunque cosa scrivessi sarebbe travisata o darebbe adito ad altri per interpretazioni fuori luogo. :?



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Re: Dovato e aumento peso: esperienza personale

Messaggio da uffa2 » giovedì 10 marzo 2022, 14:56

Silente1982 ha scritto:
giovedì 10 marzo 2022, 4:23
...
🤗


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Re: Dovato e aumento peso: esperienza personale

Messaggio da Blast » giovedì 10 marzo 2022, 20:08

Dodi75 ha scritto:
mercoledì 9 marzo 2022, 19:26
Ecco un attivo , ma siamo lontani
Ma sei manzo come silente? :lol: :lol: :lol:


CIAO GIOIE

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