Mandrake, temo sia tu a non voler capire la risposta.Mandrake ha scritto: ↑venerdì 19 novembre 2021, 22:47No Dora, perdona ma forse non avete centrato il punto della mia domanda.Dora ha scritto: ↑giovedì 18 novembre 2021, 7:11A me sembra che la tua prima domanda sia molto simile a quella che ha funestato tutto l'andamento della pandemia di Covid: "morti con Covid o morti per Covid"? La soluzione è sempre la stessa e taglia la testa ai sofismi: morti di AIDS (senza con o per che tenga). Se una persona ha l'HIV, questo virus è in grado di ucciderla in modi molto vari e fantasiosi, tutti indiretti e a volte assai lenti, quindi, giustamente, il COA conta i morti di AIDS nel modo seguente.
Provo a spiegarla parlando di me: io ero in AIDS 4 anni fa quasi. Quando morirò farò parte di quei 500 che muoiono ogni anno o no?
Quello che voglio chiedere è questo: quei 500 morti sono 500 persone che alla morte erano in AIDS o si riferiscono a persone che lo erano alla diagnosi e sono morte dopo X anni?
Se muori stirato da un tir o perché ti cade un vaso in testa, la tua morte viene contata fra gli incidenti.
Se muori di infarto, di ictus, di cancro, di diabete, di insufficienza renale o epatica ... si valuterà l'impatto dell'immunodeficienza sullo sviluppo della specifica patologia. Se si riterrà che quella diagnosi di AIDS e la continua presenza dell'infezione da HIV, per quanto infine ben controllata, qualche influenza l'abbiano avuta nella tua disgrazia - perché come ti ho risposto questo virus non ammazza direttamente, ma danneggia il tuo sistema immunitario e i tuoi organi in molti e diversi modi - allora la tua morte verrà contata nella tabella del COA.
Dal momento però che le cose non sono solo bianche o solo nere ed è arrivato sulla scena un nuovo virus mortale, se muori dopo essere rimasto intubato un mese in terapia intensiva a seguito di infezione con SARS-CoV-2, la tua morte viene contata fra quelle per Covid e l'avere avuto una diagnosi di AIDS viene considerato un semplice fattore che peggiora la prognosi in caso di Covid. Similmente a quanto accade in chi, ad esempio, muore di tubercolosi, ma aveva l'HIV che ha facilitato l'acquisizione della seconda infezione e il suo esito infausto. Si devono comunque bilanciare le diverse influenze, ma quando entrano in gioco malattie infettive, che pesano immensamente sulla salute della comunità, la scelta su dove incasellare una morte dipende anche dall'urgenza di mettere un freno a un'epidemia. E in ogni caso è rilevante per chi rimane, ma per chi se ne è andato direi che conta poco.
Spero che ora sia tutto più chiaro e ti chiedo scusa per la brutalità delle mie parole.