HLAB5701 ha scritto:...E viva il generale Graziani!

Come sicuramente hai capito benissimo, non è certo al "Generale Graziani di Salò" (e del tuo inno), bensì a quello "della Libia", che faccio riferimento col mio "tormentone". Tormentone che è naturalmente uno scherzo provocatorio, ma fino a un certo punto o, meglio, non è uno scherzo buttato lì a caso.
Intendo dire che se con questo tormentone mi slancio, estremisticamente che più non si potrebbe, dal lato opposto di una barca che è sempre più stracarica dall'altro lato è perché mi pare non ci si renda del tutto conto che, ipso facto, si è imbarcata tanta di quell'acqua che ormai - attualità alla mano - si sta rischiando molto seriamente di andare tutti a fondo.
I due lati della barca che dicevo, anche se mi sembra superfluo precisarlo, non corrispondono a nessunissima destra e sinistra in senso politico (per chi ancora riuscisse a apprezzarne le differenze in un mondo ormai completamente in mano alla famosa "old boys' net" dei giocherelloni del Sessantotto), bensì - con riferimento al lato stracarico - a quel comune sottofondo culturale, etico, ideologico, di costume, ecc. che caratterizza, ben prima di ogni possibile distinguo politico, certe società in certe epoche. Comune sottofondo che costituisce un elemento/fattore importantissimo, perché è lui che decreta, per esempio, i totem e i tabù (e scusa se è poco), TRA CUI quelli che, da dopo l'Ultima Guerra, informano il cosiddetto "Occidente".
Bene, io credo che non provare, anche come semplice esercizio mentale, a mo' di "angolino dell'enigmistica", a pensare e a ragionare prescindendo quanto più si riesce da questi totem e da questi tabù (e col generale Graziani hai voglia se se ne prescinde!!!) sia sempre utile, e diventi forse addirittura indispensabile quando le cose vanno male, anzi molto male, come adesso.