Ricominciare a vivere... ma si può?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
cesar78
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da cesar78 » giovedì 12 settembre 2013, 6:07

uffa2 ha scritto:Nel disastro (perché è un disastro), tutto filerà liscio come neppure puoi immaginare.
Questa è bellissima uffa!

Ciao admeto, "benvenuto" tra noi. Una situazione di incertezza è normale che provochi ansie e paure e nessuno di noi può sapere come sarà la nostra vita in futuro... però le esperienze degli utenti, le (relativamente) nuove terapie, i nuovi studi, fanno tutti propendere per una lunga vita senza troppi problemi. Forse, il dramma più grosso per un siero+ è proprio la mente, ma, come dice uffa, magari tutto filerà liscio come neppure puoi immaginare.

Non ti disperare.
Saluti da Cesar



admeto
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da admeto » giovedì 12 settembre 2013, 14:01

Sapete, nei primi giorni in cui stavo male, stavo ore e ore attaccato a internet x documentarmi e capire. Poi ho smesso, perché leggevo tutto e il contrario di tutto e non facevo altro che alimentare la mia ansia.
In questi giorni ho letto tantissimo su questo forum, soprattutto i post scritti da Dora.

E ora credo di capire l'atteggiamento estremamente ottimistico dell'infettivologo ma anche le sue riposte un po' evasive ad alcune mie domande precise. Capisco anche le prime risposte ai miei post qui.
Ora le cose mi sono un po' più chiare.
Ora inquadro meglio anche la mia situazione di persona che ha iniziato la cura da solo due mesi ottenendo risultati al momento molto positivi.

Ora cercherò di essere ottimista anch'io. Non ci sono alternative.
Un abbraccio a tutti



Dora
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da Dora » giovedì 12 settembre 2013, 14:39

admeto ha scritto:Sapete, nei primi giorni in cui stavo male, stavo ore e ore attaccato a internet x documentarmi e capire. Poi ho smesso, perché leggevo tutto e il contrario di tutto e non facevo altro che alimentare la mia ansia.
In questi giorni ho letto tantissimo su questo forum, soprattutto i post scritti da Dora.

E ora credo di capire l'atteggiamento estremamente ottimistico dell'infettivologo ma anche le sue riposte un po' evasive ad alcune mie domande precise. Capisco anche le prime risposte ai miei post qui.
Ora le cose mi sono un po' più chiare.
Ora inquadro meglio anche la mia situazione di persona che ha iniziato la cura da solo due mesi ottenendo risultati al momento molto positivi.

Ora cercherò di essere ottimista anch'io. Non ci sono alternative.
Un abbraccio a tutti
Ciao Admeto.
In questi giorni leggevo il tuo thread e non avevo il coraggio di intervenire. Dare il benvenuto ai nuovi arrivati mi pare sempre surreale; d'altra parte, i consigli saggi li avevi già ricevuti e io non avrei saputo che aggiungere. Inoltre, mi sembravi sì disorientato e affranto, ma anche molto capace di essere razionale.

Ora vorrei soltanto dirti che credo tu abbia fatto benissimo a iniziare subito la terapia, perché ti sei messo nella condizione di impedire al virus di fare dei danni al tuo sistema immunitario, potrai forse - d'accordo con i medici che ti seguono - pensare in futuro di fare delle interruzioni terapeutiche (che potrebbero essere anche lunghissime) e sei pure un perfetto candidato all'eradicazione.
So che può parere un paradosso, ma nella sfortuna sei stato molto fortunato a scoprire l'infezione così presto.

Sono felice che tu abbia deciso di essere ottimista. Ne hai tutte le ragioni.

Un abbraccio Immagine

Dora



admeto
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da admeto » giovedì 12 settembre 2013, 19:15

Ciao Dora.
Grazie per la tua risposta, che mi dà altri motivi per essere ottimista.
Purtroppo però il mio messaggio aveva un duplice significato, che sicuramente non sono riuscito a rendere evidente: amaro e ottimista assieme.

Vedi, come ho scritto, all'inizio navigavo tantissimo su internet, ma così sono stato sommerso dal mare delle informazioni e non sono riuscito a farmi un'idea precisa. Avevo intravvisto una montagna nella nebbia, ma poi ho detto "Basta": troppa confusione, mi creava solo ansia.
E così mi sono affidato all'infettivologo e alle sue rassicurazioni; ma dentro di me l'immagine di quella montagna che avevo solo percepito rimaneva a torturarmi.

Leggendo questo forum, i messaggi che tutti voi avete scritto e i resoconti sulle ricerche scientifiche che avete postato, la nebbia si è un po' diradata e la visione della montagna è diventata più nitida. Ho cominciato a capire di cosa è fatta quella montagna.

Il sistema immunitario, nonostante la terapia, non torna in piena efficienza e si è sempre esposti a maggiori possibilità di infezione.
Le ossa possono frantumarsi a causa degli effetti collaterali dei farmaci.
Il fegato può smettere di funzionare.
Lo stesso vale per i reni.
La viremia può innalzarsi anche improvvisamente.
La possibilità di una terapia, sia eradicante sia funzionale, non è lontana, è lontanissima.
La stessa notizia che la speranza di vita è quasi paragonabile a quella dei sieronegativi, se si legge bene, è subordinata ad una serie di "se" lunghissima...

Per questo ora capisco come mai tutte quelle persone con le stampelle nel corridoio dell'ospedale.
Per questo ora capisco come mai il medico mi ha sempre rassicurato in modo generale, dicendomi che avrei avuto una vita lunga e felice, che posso avere la stessa vita che avrei avuto prima, ma di fronte a domande più precise è stato evasivo.
Ad esempio, quando gli ho chiesto se il mio aspetto fisico cambierà, lui mi ha spiegato la differenza tra lipodistrofia e lipoatrofia e mi ha assicurato che la lipoatrofia è un fenomeno superato, legato all'uso dei primi farmaci contro l'HIV, non più utilizzati. Ma non ha aggiunto altro su altri possibili rischi.
Quando mi ha letto i risultati delle prime analisi (le uniche che ho fatto finora, a un mese dall'avvio della terapia) ha concluso dicendo: "Smettila di preoccuparti, avrei una fila di persone fuori dalla porta che vorrebbe avere analisi come le tue".
Ma quando gli ho chiesto se allora posso sperare di stare bene anche in futuro, anche fra 10 anni, mi ha risposto che devo diventare "il primo della classe nello stile di vita sano".
E non mi ha detto nulla su quanto siano significative delle analisi compiute così prematuramente.

Ora forse vedo un po' più chiaro:
non ha più senso fare progetti di vita o di lavoro a lunga scadenza, si può vivere solo giorno per giorno e sperare che tutto vada per il meglio.
Ecco perché ho scritto di aver capito il senso delle vostre risposte positive: l'unico modo di affrontare una vita da sieropositivi è quello di essere ottimisti, di credere fermamente che le cose andranno bene, di non lasciarsi schiacciare dal peso enorme che tutte queste minacce, messe assieme, possono creare.
Le cose possono andare bene o molto male, ma bisogna fermamente credere che andranno bene.
La vita può assomigliare a quella di prima, se si trova la forza di convivere (e di governare) con il pericolo che incombe.
Forse qualcosa della vita di prima si perderà: i rapporti sessuali, ad esempio. Lasciamo da parte il blocco psicologico e la paura di contagiare un'altra persona, ma i rapporti sessuali non sono una fonte di pericolo per noi? non ci espongono al rischio di contagio per altre malattie?
Andare a un concerto di Madonna [ :D :D ] o a un'altra manifestazione di massa non costituisce uno stress e un pericolo per il sistema immunitario?

Ma la vita può tornare ad essere “normale”, lo so.
Perdonatemi non una, ma 1.000 volte, perché continuo ad essere una voce così dissonante all’interno di questo forum.
Prometto che cercherò in futuro di scrivere messaggi mirati e centrati su specifici aspetti.
Ma chiudo ribadendo che ho veramente capito l’importanza di essere ottimisti: è l’unico modo per continuare a vivere.
Un abbraccio a tutti.



Agosto013
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da Agosto013 » giovedì 12 settembre 2013, 23:53

ciao admeto,
l'unico consiglio che posso darti io da neo-s+ come te è di smetterla di cercare informazioni su internet.

Ho fatto la stessa cosa anch'io appena ho avuto la notizia, ore e ore appiccicato al pc a cercare non so più nemmeno io cosa, e l'ansia e la paura non facevano che aumentare.

Ormai me lo sono ben ficcato in testa, affiadiamoci ai nostri medici e continuiamo a vivere la nostra vita come abbiamo fatto fino ad ora!

Ti auguro il meglio durante questo travagliato percorso, e tienici aggiornati sulla tua situazione ;)



admeto
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Re: R: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da admeto » sabato 12 ottobre 2013, 13:20

Mah ragazzi, certo che è davvero dura ritrovare un po' di equilibrio... Ci vuole davvero molto, molto tempo per recuperare non dico la gioia di vivere, ma almeno un po' di stabilità emotiva.
Ma cmq avanti, a piccolissimi passi.

Un abbraccio a tutti



uffa2
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da uffa2 » sabato 12 ottobre 2013, 13:48

eh sì... ci vuole veramente tanto tempo, ma vedrai che prima o poi ti accorgerai che è successo ;)


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cd4lover
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da cd4lover » mercoledì 16 ottobre 2013, 0:02

Io sarò breve come al solito, anche perchè ho poco tempo e sono stanchissimo data la giornata.

Ho 24 anni, positivo da quando ne avevo 21 ed in terapia da subito dopo la sieroconversione.
Non sono un perfetto esempio per lo stile di vita...mi tengo in forma, ma non faccio molto sport, fumo (poco, ma fumo), sono ipocondriaco, e piano di ansie.
Tuttavia sto bene, non ho effetti collaterali causati dalla terapia, mi tengo impegnato il più possibile, lavoro, frequento i miei amici nella più totale spensieratezza.
Anzi posso dire di stare molto meglio di moltissimi miei coetanei, tra gente che non riesce a fare una fila di scale perchè gli viene la fiatella, grassi, mozzarelle viventi, gente che dopo una frescata, ha il raffreddore e la sinusite...
Certo, la consapevolezza di dipendere da 3 pillole al giorno, ce l'hai ogni volta che la sveglia suona a colazione, ma apparte questo la vita prosegue normalmente.
Le analisi sono perfette (non guardare la firma che dovrei aggiornare), e la consapevolezza che le cose potrebbero andare molto peggio e che siamo fortunati a poter essere seguiti da esperti, ed avere accesso alle ultime terapie a disposizione senza sborsare un centesimo, dovrebbe farci riflettere ulteriormente per non farci cadere in una pericolosa spirale depressiva.

Bisogna rendersi conto che la vita deve andare avanti, perchè non c'è nulla che oggettivamente possa vietarcelo.
La vita è spietata, ma non è l'infezione da HIV a renderla così...almeno per noi...specialmente se si sta bene.

Nel giro di 3 anni ho perso 2 amici della mia età...uno ha avuto un cancro al cervello, uno è morto in un incidente in moto...persone sanissime, con milioni di aspettative, che se ne sono andate all'improvviso.

Guardiamo in faccia alla realtà, ovviamente gli incidenti accadono...resistenze, effetti collaterali, periodi d'ansia e depressione...ma specialmente se si è giovani (e per giovani non intendo solo chi ha la mia età) e la analisi vanno bene, è più probabile morire in un incidente d'auto il sabato sera, che morire di HIV.


Terapia: feb. 2017 Triumeq
Farmaci precedenti: (Truvada - 6/11-3/14) - (Reyataz/r - Kivexa- 6/11-2/17)
Ultime analisi: feb. 2017- 1260 CD4+ (37.0%) - CD4/CD8 = 1.24 - VL <20
Diario: http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=2&t=419

uffa2
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da uffa2 » mercoledì 16 ottobre 2013, 8:27

devo aggiungere il pulsante "like" al forum, perché l'intervento di cd4lover rappresenta esattamente ciò che penso pure io ;)


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admeto
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Re: Ricominciare a vivere... ma si può?

Messaggio da admeto » domenica 20 ottobre 2013, 17:36

Complimenti, davvero un bel messaggio.
Ammiro molto la tua forza e la tua voglia di vivere.

Un abbraccio.



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