Un'altra new entry

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
RedString
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Un'altra new entry

Messaggio da RedString » giovedì 3 aprile 2014, 11:33

Ciao a tutti,
sono mesi che saltuariamente leggo questo forum ma solo adesso mi sono deciso ad iscrivermi, forse per la definitiva presa di coscienza della cronicità del mio stato.

Ho da poco compiuto 27 anni e ho scoperto (in modo non del tutto indolore) di essere hiv+ lo scorso agosto.

Tutto è iniziato con una settimana di febbre a 40 a metà luglio che mi ha completamente destabilizzato a cui è seguito un mese di continui alti e bassi, fino alla settimana di ferragosto in cui ho pensato veramente che stessi lì lì per lasciarci le penne. Ancora febbre e una violenta dissenteria che mi hanno privato di qualsiasi forza. Non facevo altro che dormire.
Data la situazione e il preoccupante calo ponderale (- 12 kg in un mese: ero uno scheletro che camminava 178cmx57kg) mia madre mi ha convinto ad aprire un day hospital gastroentereologico, visto che da gennaio accusavo problemi con la pancia.
Beh, mi hanno bombardato di esami e sono stato sottoposto ad una colonoscopia ( esperienza che non auguro a nessuno ) ma niente, dai risultati non si evidenziava nulla di allarmante e l'unica cosa che il medico dell'ospedale (amico di famiglia e responsabile anche del reparto di malattie infettive) sospettava, dati i valori relativi agli anticorpi del citomegalovirus, era una mononucleosi, ormai in fase calante.
Non del tutto convinto, prima di chiudere la cartella, una mattina chiama alle 7 mio padre dicendo che non ci aveva dormito tutta la notte e di provare con un ultimo esame: hiv.

Io ho accettato ma ero abbastanza terrorizzato. Già da alcune settimane mi ronzava in testa l'idea che fosse arrivato il momento di fare il mio primo test e, essendo ormai iniziate le vacanze estive, avevo deciso che a settembre, un volta tornato a Roma, lo avrei fatto.
In ogni caso, la cosa che più mi spaventava era fare questo test con i miei che, in un modo o nell'altro, avrebbero saputo subito il risultato, che temevo sempre più essere positivo in quanto leggendo su internet avevo notato che la cosiddetta sindrome similmononucleosica da sieroconversione hiv presentava tutti i sintomi che ormai accusavo da circa un mese.

I risultati sono arrivati e non in modo indolore. Quella mattina mi ero appena alzato ed ero in bagno, sento il cellulare di mia madre squillare e lei che risponde a mio padre. subito esce fuori al balcone come se cercasse di non farsi sentire. e bene, ho scoperto di essere sieropositivo così, con mia madre che si sentiva essere fortemente scossa e dalle risposte che dava a mio padre.
Speravo di sbagliarmi e sono andato subito in cucina e le ho chiesto che cosa stesse succedendo... e niente, mi ha subito abbracciato, cercando di trattenere le lacrime, dicendomi che quell'esame non era uscito buono ma che non mi dovevo preoccupare, che si sarebbe risolto tutto.
Non so perchè, ma non mi sono mai vergognato tanto in vita mia.
La botta della notizia in sè è stata forte, ma in qualche modo me lo aspettavo avendo fatto quelle ricerche. Ma sentire da tua madre che ti sei preso l'hiv mi ha veramente devastato. Mi sono chiuso in totale mutismo per circa una settimana, non riuscivo a reggere il loro sguardo, sebbene da subito i miei genitori mi sono stati vicini e mi hanno detto che mi avrebbero aiutato a superare questa cosa.
Ma io mi sono sentito morire.
Nonostante mio padre sia un medico e abbia lavorato lavorato in passato anche in ambienti con una cospicua presenza di sieropositivi, io l'ho visto a pezzi. Più di una volta si è commosso, ha pianto. E non avevo mai visto piangere mio padre. Tutto ciò mi ha fatto più male di quello che il virus mi stava facendo in quei giorni.

Anche se inizialmente non ho gradito il modo in cui il medico ha comunicato i risultati, ho capito che mi è stato di grande aiuto: ha insisto per fare un esame che io avrei posticipato di parecchio, come amico ha gestito tutta la cosa in totale anonimato (essendo mio padre conosciuto come medico nella mia città e, di conseguenza, io come suo figlio) e , da subito, si è attivato per prendermi un appuntamento il prima possibile con lo spallanzani a Roma.

Nel giro di tre giorni ero di nuovo a Roma dove sono arrivato con un quadro ben più preoccupante di quanto mi avevano fatto capire a casa:
Carica virale a 1.002.000 copie/ml
CD4 a 435 e 29% (quasi a limite minimo della norma)

Dagli innumerevoli esami che mi hanno fatto allo spallanzani è emerso che l'infezione risaliva al massimo alla fine di maggio/inizio giugno, che la sieroconversione non era del tutto completata (p26 e gp120 erano ancora negativi quando ho fatto il test una settimana prima) e che stavo vivendo una forte fase acuta.
Per questo motivo, mi ha proposto di entrare in uno studio e di iniziare da subito la terapia in quanto mi ha spiegato che sono pochi i casi in cui si scopre l'infenzione durante la fase acuta e che iniziare l'assunzione dei farmaci con i cd4 ancora nella norma mi avrebbe portato dei vantaggi in futuro, anche con la scelta dei medicinali da scegliere (oltre che nel fatto che, da quanto mi ha spiegato, le nuove cure o i nuovi "vaccini" che si stanno sperimentando avrebbero più chances su sistemi immunitari che non siano stati affatto compromessi nel tempo).
Sta di fatto che accettai subito e ho iniziato con ISENTRESS, TRUVADA, PREZISTA E NORVIR da metà settembre.
Devo ammettere che ho notato dei miglioramenti da subito: ho riacquistato l'appetito, gradualmente ho ripreso a mettere peso (anche troppo per i miei gusti ma tutti mi dicono che "sto benissimo come mai prima d'ora"), sono scomparsi i crampi allo stomaco e i violenti giramenti di testa. Solo nella prima settimana ho avuto una leggera reazione allergica cutanea che spariva con della crema al cortisone.
Dai costanti prelievi la situazione migliorava costantemente (a dicembre la carica virale era scesa a 66) fino agli ultimi esami di due settimane fa in cui, come dice la dott.ssa Ammassari, "Abbiamo messo la bandierina":

Carica virale non rilevabile
CD4 a 1.010 - 87.4%

Diciamo che sono abbastanza contento dei risultati e adesso un po' spaventato dal cambio terapia che inizio a breve: la dott.ssa ha deciso che ormai non serve continuare con tutti quei farmaci al giorno e mi ha prescritto EVIPLERA una sola volta al giorno.
Spero che quando inizierò non avrò effetti collaterali come ho letto anche in questo forum capita spesso.

Beh credo di essermi dilungato anche un po' troppo a raccontare una serie di fatti che probabilmente non interessano a nessuno.. però l'ho fatto come un modo per presentarmi, non avendo raccontato tutto ciò a nessuno se non ad una sola persona.
E il fatto di non poter parlare (per forza di cose) di questa situazione mi pesa abbastanza: certo non è che sento la necessità di raccontarlo a chiunque, la "mentire" agli amici più stretti mi fa sentire abbastanza meschino. Ma si sa tutto ciò che ruota intorno all'hiv. Non so come avrei reagito io se qualche mio amico o familiare lo avesse detto a me, quindi immagino le possibili reazioni. E le voglio evitare.
Ormai diciamo che mi sono abbastanza rassegnato all'idea.
Credo che a volte neanche ci penso dato che la mia vita è continuata come sempre allo stesso modo ( se non per quell'agosto infernale) ad eccezione delle pillole. Ma quando penso al futuro, ad eventuali relazioni..o al sesso, beh ci penso e capisco che una cosa propriamente facile non è. E questo sta incidendo sulla mia vita relazionale.

Scusate lo sfogo :)



uffa2
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Re: Un'altra new entry

Messaggio da uffa2 » giovedì 3 aprile 2014, 13:55

Ecco un altro imbucato: ma come ve lo devo dire che in questo festino siamo già in troppi e le fette della torta rischiano di diventare troppo sottili? Poi arriva la bella stagione, mi sudate e si sente l’odore, via, via, andate a cercarvi qualche altra malattia! :-)
Scherzi a parte, “benvenuto”.
Che dire? ti accorgerai che, in fondo, avere qualcuno che condivide con te questa cosa può essere sia un peso sia un aiuto, anche perché hai già capito che una delle cose peggiori è proprio il sentire di dover tacere la propria condizione.
Per il resto, sei già in terapia, stai già meglio e ogni giorno che passa starai ancor meglio, cosa chiedere di più?
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rinascimentoprivato
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Re: Un'altra new entry

Messaggio da rinascimentoprivato » giovedì 3 aprile 2014, 15:55

Ciao RedString,

Leggere il tuo racconto è stato un pò come rivivere la mai stessa situazione. Anche io sono stato male per parecchie settimane e sottoposto a svariati esami senza che nessun medico capisse quello che in realtà mi stava succedendo. Io stavo male fisicamente e avevo un'angoscia in corpo che non mi faceva vivere. Scoprire di essere sieropositivo è stato quasi una liberazione: per lo meno ho scoperto contro cosa devo lottare.

Come te anche io ero/sono in fase acuta e la dottoressa (la stessa che segue te) ha tanto insistito affinchè iniziassi quanto prima la terapia perchè è fermamente convinta dei risultati positivi che questa porterà a lungo termine. La terapia che mi ha dato è identica alla tua prima e devo dire che la sto tollerando abbastanza bene.

La assumo ormai da poco piu di una settimana e sembrerebbe che i miei malesseri si stiano attenuando ma continuo a non sentirmi del tutto bene. Lei dice di pazientare ed io paziento, spero di tornare a stare in piena forma quanto prima.

Un abbraccio



skydrake
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Un'altra new entry

Messaggio da skydrake » giovedì 3 aprile 2014, 16:02

uffa2 ha scritto: Per il resto, sei già in terapia, stai già meglio e ogni giorno che passa starai ancor meglio, cosa chiedere di più?
Sospendere dall'albo il medico che ti ha comunicato la diagnosi di sieropositività via telefono attraverso la mamma?
Più 50.000 di danni psicologici?

Quel che ha fatto é da codice penale!

Non posso sparare a zero ulteriormente su questo medico in quanto, sebbene dal lato legale e psicologico non si é reso neanche conto quanto danno ti ha fatto, invece sul lato infettivologico ti ha proposto una terapia d'attacco molto all'avanguardia. Ne parlo in un thread da poco aperto (quello di "Rinascimentoprivato").
Sarà inumano nei rapporti coi pazienti e familiari, ma come infettivologo si aggiorna.
La maggior parte degli infettivologi, anche per una questione di scarico responsabilità, si limita ad applicare rigorosamente le terapie raccomandate nelle linee guida dell'ISS:
http://www.cesda.net/wp-content/uploads ... v-2013.pdf

Che ha sua volta ha un'approccio spiccatamente tradizionale (ci sarebbe un accenno a pagina 17 dello studio START, ma già circolano anticipazioni).

Comunque, benvenuto "purtroppo" in questo club.



RedString
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Re: Un'altra new entry

Messaggio da RedString » giovedì 3 aprile 2014, 16:17

skydrake ha scritto:
uffa2 ha scritto: Per il resto, sei già in terapia, stai già meglio e ogni giorno che passa starai ancor meglio, cosa chiedere di più?
Sospendere dall'albo il medico che ti ha comunicato la diagnosi di sieropositività via telefono attraverso la mamma?
Più 50.000 di danni psicologici?

Quel che ha fatto é da codice penale!

Non posso sparare a zero ulteriormente su questo medico in quanto, sebbene dal lato legale e psicologico non si é reso neanche conto quanto danno ti ha fatto, invece sul lato infettivologico ti ha proposto una terapia d'attacco molto all'avanguardia. Ne parlo in un thread da poco aperto (quello di "Rinascimentoprivato").
Sarà inumano nei rapporti coi pazienti e familiari, ma come infettivologo si aggiorna.
La maggior parte degli infettivologi, anche per una questione di scarico responsabilità, si limita ad applicare rigorosamente le terapie raccomandate nelle linee guida dell'ISS, che ha sua volta ha un'approccio spiccatamente tradizionale.
Comunque, benvenuto "purtroppo" in questo club.
Grazie, ciao.
il medico che mi ha fatto fare il test e l'infettivologo non sono la stessa persona nel mio caso.
Comunque, inizialmente ci sono rimasto male anche io per il modo in cui l'ho saputo, ma poi, riflettendoci anche con i miei, ho capito che l'ha fatto con intenzioni positive e da amico, conoscendoci da anni e anni. In fondo, tra l'altro, mi ha anche tolto dalla scomoda prospettiva di doverlo comunicare io ai miei.
Ma ormai non ci penso neanche più. Diciamo che nella sfortuna, le cose mi sono andate anche abbastanza bene



cd4lover
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Re: Un'altra new entry

Messaggio da cd4lover » giovedì 3 aprile 2014, 17:56

Ciao Red!
Siamo quasi coetanei :). Esperienza simile per me, con positività incrociata a CMV ed EBV. Si pensa in primis che si tratti appunto di un infezione dei 2 patogeni in questione, ma questa positività è una cosa che può accadere con l'HIV ed infatti il tuo medico è stato bravo!
Simile anche nelle reazioni con i parenti...e non credere che sia una cosa scontata.
Entrambi siamo stati molto fortunati e devo dire che mi ha commosso il tuo racconto, proprio perchè mi è tornato in mente quello che ho passato. Il terrore del riferire il tutto ai miei, la difficoltà di guardarmi allo specchio...l'insonnia, le lacrime chiuso in bagno... al quale in realtà è seguita una manifestazione di amore che non avevo mai avuto il modo di sperimentare prima di quel momento...probabilmente perchè non ci avevo fatto mai caso. Mi hanno aiutato veramente tanto (e ovviamente continuano a farlo tutt'ora).
Posso assicurarti che tutto ciò è davvero molto bello, oltre che benefico sia a livello fisico che psicologico.

Dai vedrai che andrà tutto bene con il cambio....anche io sono in paranoia questi giorni perchè mi hanno cambiato il Truvada con il Kivexa...sono una persona razionale, però sono solito cagarmi addosso :mrgreen: ...
Ma alla fine mi sto rendendo conto che i tanto temuti effetti collaterali, non si sono presentati :)

Ma....87.4% di CD4+????? :shock: :shock: :shock:
Ma che te ne fai?
Te ne compro un 17%...famo 18% xD


Terapia: feb. 2017 Triumeq
Farmaci precedenti: (Truvada - 6/11-3/14) - (Reyataz/r - Kivexa- 6/11-2/17)
Ultime analisi: feb. 2017- 1260 CD4+ (37.0%) - CD4/CD8 = 1.24 - VL <20
Diario: http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=2&t=419

RedString
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Re: Un'altra new entry

Messaggio da RedString » giovedì 3 aprile 2014, 18:08

cd4lover ha scritto:Ciao Red!
Siamo quasi coetanei :). Esperienza simile per me, con positività incrociata a CMV ed EBV. Si pensa in primis che si tratti appunto di un infezione dei 2 patogeni in questione, ma questa positività è una cosa che può accadere con l'HIV ed infatti il tuo medico è stato bravo!
Simile anche nelle reazioni con i parenti...e non credere che sia una cosa scontata.
Entrambi siamo stati molto fortunati e devo dire che mi ha commosso il tuo racconto, proprio perchè mi è tornato in mente quello che ho passato. Il terrore del riferire il tutto ai miei, la difficoltà di guardarmi allo specchio...l'insonnia, le lacrime chiuso in bagno... al quale in realtà è seguita una manifestazione di amore che non avevo mai avuto il modo di sperimentare prima di quel momento...probabilmente perchè non ci avevo fatto mai caso. Mi hanno aiutato veramente tanto (e ovviamente continuano a farlo tutt'ora).
Posso assicurarti che tutto ciò è davvero molto bello, oltre che benefico sia a livello fisico che psicologico.

Dai vedrai che andrà tutto bene con il cambio....anche io sono in paranoia questi giorni perchè mi hanno cambiato il Truvada con il Kivexa...sono una persona razionale, però sono solito cagarmi addosso :mrgreen: ...
Ma alla fine mi sto rendendo conto che i tanto temuti effetti collaterali, non si sono presentati :)

Ma....87.4% di CD4+????? :shock: :shock: :shock:
Ma che te ne fai?
Te ne compro un 17%...famo 18% xD
Ora che controllo ho scritto una boiata. ho confuso dei valori.
cd4 al 49,8%



skydrake
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Re: Un'altra new entry

Messaggio da skydrake » giovedì 3 aprile 2014, 20:52

RedString ha scritto: il medico che mi ha fatto fare il test e l'infettivologo non sono la stessa persona nel mio caso.
Comunque, inizialmente ci sono rimasto male anche io per il modo in cui l'ho saputo, ma poi, riflettendoci anche con i miei, ho capito che l'ha fatto con intenzioni positive e da amico, conoscendoci da anni e anni. In fondo, tra l'altro, mi ha anche tolto dalla scomoda prospettiva di doverlo comunicare io ai miei.
Si, come in fondo se rimanessi vittima di un incidente e ti amputassero le gambe, ti andrebbero tolto la scomoda prospettiva di allacciarti le scarpe tutte le mattine.

Ma daiii!! Il suo comportamento era ed è ingiustificabile. Non sei un bimbo di 12 anni.

Sul fatto che fosse animato di buone intenzioni, lo erano dal loro particolarissimo punto di vista anche parecchi leader di diverse dittature, come, scendendo giù anche quella utente qualche anno fa che su questo forum, sapendo che un suo amico era infetto, voleva avvertire i suoi compagni di appartamento e di università di trattarlo bene (se lo avesse fatto a me, la avrei semplicemente uccisa).
Perlomeno rassicurati che i tuoi genitori non fiatino con altri parenti. Per NESSUN motivo deve diventare notizia di dominio pubblico. La gente, nella loro superficialità o ignoranza, sa essere perfida. Ti faccio un esempio: in un paesino che conosco (e che per privacy mia non specifico, a parte che è mezzo isolato in una valle), c'erano due panetterie, il cui figlio di un panettiere era eroinomane. Dopo anni di recupero in una comunità, torna al paese e si mette a lavorare col padre per rifarsi una nuova vita. Ma nel paese piccolo la gente mormora e, saputa la notizia, smettono di comprare pane da quella panetteria, andando nell'altra. Mi hanno riportato discorsi tipo "Ah che schifo! Mette le mani in pasta dopo aver toccato chissa che cosa!!! Con le stesse braccia magari ancora con i segni dei buchi degli aghi!!!" Quella panetteria ha dovuto chiudere.

Personalmente avrò detto di essere hiv+, a parte gli amici anche loro hiv+, ad altri 5 o 6 amici sieronegativi. Ma forse ho fatto male. Saranno stati fidatissimi, ma ora non sopporto più l'occasionale troppa cura di metà di loro. Voglio essere trattato anche male, ma da persona normale, non trattato da malato. Forse me la immagino la loro maggior delicatezza verso di me, ma solo a pensare di essere guardato con uno sguardo di pietà mi spaventa. Piuttosto, preferisco star solo.
Ma....87.4% di CD4+????? :shock: :shock: :shock:
Ma che te ne fai?
Te ne compro un 17%...famo 18% xD
Ora che controllo ho scritto una boiata. ho confuso dei valori.
cd4 al 49,8%
Sono comunque percentuali da sieronegativo. Io sono salito lentamente al 33% dopo quattro anni di terapia



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Re: Un'altra new entry

Messaggio da cd4lover » giovedì 3 aprile 2014, 23:03

Sì assolutamente, è una percentuale non da sieronegativo....ma da sieronegativo con un sistema immunitario superefficace :mrgreen:
Io zoppico sul 31% xD....dai veniamoci incontro xD...io ti vendo un po di valore assoluto, e tu mi vendi un po di percentuale :P .

A proposito della forte fase acuta...te pensa che io lo scoprii a poco più di un mese dalla trasmissione!
Altro che fase acuta...io ero arrivato al 13% circa :shock:, sebbene fisicamente apparte sintomi costituzionali quali debolezza e febbre, stavo bene...addirittura un giorno ricordo che andai a correre :mrgreen: (ma io sono fuori di testa, ergo.... :lol: )

Come vedi ognuno risponde diversamente...e tu ora hai dei valori eccellenti!


Terapia: feb. 2017 Triumeq
Farmaci precedenti: (Truvada - 6/11-3/14) - (Reyataz/r - Kivexa- 6/11-2/17)
Ultime analisi: feb. 2017- 1260 CD4+ (37.0%) - CD4/CD8 = 1.24 - VL <20
Diario: http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=2&t=419

skydrake
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Re: Un'altra new entry

Messaggio da skydrake » venerdì 4 aprile 2014, 19:54

cd4lover ha scritto:Sì assolutamente, è una percentuale non da sieronegativo....ma da sieronegativo con un sistema immunitario superefficace :mrgreen:
Non esageriamo, nei miei esami il range di normalità é segnato tra il 35% e il 55%.
Oltre al fatto che possono essere influenzati da altre eventuali infezioni in corso (alcuni tipi li alzano, altre li abbassano). Vediamo dove si stabilizzano.

Per il resto concordo, c'era mi pare Puzzle che vide, vent'anni fa, in comunità, dei compari con zero assoluto di CD4 andare a zappare la terra. Io con 250 CD4 mi presi probabilmente dal figlio di un mio collega una gastroenterite che, mentre da lui e da alcuni miei colleghi durava 2-3 giorni, a me é durata 3 settimane.



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