Un altro primo dicembre

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
alfaa
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Re: Un altro primo dicembre

Messaggio da alfaa » lunedì 1 dicembre 2014, 14:28

Ma infatti sono d'accordo dora,cos'è questa cosa ipocrita di fare questa giornata una volta l'anno e poi dimenticarsene tutto il resto dell'anno?! ma che senso ha? mah

Il 1 dicembre è la giornata dell'aids intanto però la gente continua a credere che un sieropositivo non possa avere rapporti sessuali, che l'hiv si trasmetta tramite saliva, che l'hiv riguardi l'africa, che un sieropositivo sia riconoscibile a vista. E s'infettano.



Nick73
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Re: Un altro primo dicembre

Messaggio da Nick73 » lunedì 1 dicembre 2014, 15:50

Dora ha scritto:Detesto, in generale, tutti i riti connessi con le ricorrenze.
Detesto la ripetizione vuota di atti al solo scopo di ripulirsi una coscienza addormentata.
Detesto l'infinito bla bla che ogni anno accompagna il I dicembre, l'uscita dei dati sui nuovi contagi - che non scendono mai, i banchetti con i test rapidi e i volontari sempre sopra le righe, i medici che ricordano che la cura definitiva ancora non c'è, e neppure un vaccino.
Tutto il circo che si risveglia il 30 novembre e il 2 dicembre è già dimenticato, i buoni propositi regolarmente disattesi.
Mi piace, invece, il memorial quilt - la coperta dei nomi.
Le ricorrenze, nella mia cultura, servono per rinnovare il ricordo e le coperte - mute - mi ricordano tutti gli amici che non ci sono più, i miei cari - ז''ל.

Milano, ieri:

Immagine
Il memorial quilt è veramente commovente; ogni coperta ha una sua storia e spesso sono storie piene di sentimenti, brutalmente strappati da un infame virus.

Per quanto riguarda la riccorrenza annuale, è normale che la gente poi se ne dimentichi. E' sempre successo e sempre succederà, a meno che non si partecipi in prima persona ad attivita' strettamente connesse. Come Dora, che ringrazio personalmente per l'interesse e la dedizione che ha per noi.

Ciao



RedString
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Re: Un altro primo dicembre

Messaggio da RedString » lunedì 1 dicembre 2014, 22:01

uffa2 ha scritto:
  • Un altro giorno di candele, di coperte, di comunicati stampa.
    Un altro giorno come un altro, per ognuno di noi.

    Per noi che l’uno di dicembre è tutti i giorni.
    Che il fiocco rosso ce l’abbiamo sul bavero della giacca sempre, anche se non lo indossiamo.
    Che sorridiamo anche quando le parole del nostro prossimo ci uccidono, che anche nei momenti più belli abbiamo il dolore nel cuore, che ci sentiamo soli anche durante un abbraccio.
    Che giorno dopo giorno abbiamo accettato, ci siamo rassegnati, abbiamo sperato e attendiamo.

    Per chi è qui con noi, per chi continua nonostante tutto a credere nella vita e per chi non ce la fa più.
    Per chi ci ha lasciati.
    Per chi, per il misterioso Disegno che regge le nostre vite, ha incontrato il virus prima della HAART.
    Per chi, nonostante la HAART, non ce l’ha fatta, e s’è lasciato scivolare.

    Per tutti, perché tutti condividiamo il sogno d’un giorno di sole, perché un giorno il primo dicembre sarà il ricordo d’una vittoria anche più grande di quella che già abbiamo nel nostro sangue.

    Un po’, anche per me.

    Un abbraccio, Dio vi benedica.
Immagine

Ok.
Mi sono commosso :cry: .

Un abbraccio anche a te!



stealthy
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Re: Un altro primo dicembre

Messaggio da stealthy » lunedì 1 dicembre 2014, 22:45

Lo avevo scritto ieri sera e dopo lo avevo rimosso. Io non posso fingere e quindi la rimetto:

Questa ricorrenza è come tante altre ricorrenze che si ricordando nel giorno prestabilito. Giornate che non insegnano nulla, il più delle volte.
Facciamo tutto come sempre perché siamo esseri umani e riusciamo a risollevarci dalle disgrazie che ci capitano.
Abbiamo quella forza d'animo che ci permette di rialzarsi in piedi e ricominciare da capo.
Questa è una disgrazia dalla quale ci si solleva solo quando hai acquisito la piena consapevolezza.
La accetti e cerchi di guidarla ma non di farti guidare.
La accetti a malincuore perché non puoi liberartene.
La accetti come una macchia indelebile nel tuo cuore, nel più profondo della tua intimità.
I tuoi amici ti vedono sorridere, scherzare, andare in palestra, ballare, gioire della vita, piangere quando sei triste. Tutto questo perché tu hai indossato una maschera che ti permette di vivere la quotidianità con serenità.
Quella maschera la togli solo quando sei con te stesso perché in quel momento non ti vede nessuno, nemmeno il tuo compagno.
Il dolore che si porta dentro non potrà mai capirlo nemmeno il tuo migliore amico e nemmeno il tuo compagno perché l'intimità della tua anima la racconti solo a te stesso.

E' un dolore che si capisce negli anni e non subito.
E anche se un giorno dovesse arrivare la cura che tutti noi speriamo, le cicatrici rimarranno indelebili per sempre.



rospino
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Re: Un altro primo dicembre

Messaggio da rospino » martedì 2 dicembre 2014, 0:01

Grazie anche a te, stealthy. Tu e uffa siete riusciti ad esternare, in modo diverso ma entrambi con grande cuore, molti dei sentimenti che provo anch'io.



RedString
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Re: Un altro primo dicembre

Messaggio da RedString » martedì 2 dicembre 2014, 13:23

stealthy ha scritto:Lo avevo scritto ieri sera e dopo lo avevo rimosso. Io non posso fingere e quindi la rimetto:

Questa ricorrenza è come tante altre ricorrenze che si ricordando nel giorno prestabilito. Giornate che non insegnano nulla, il più delle volte.
Facciamo tutto come sempre perché siamo esseri umani e riusciamo a risollevarci dalle disgrazie che ci capitano.
Abbiamo quella forza d'animo che ci permette di rialzarsi in piedi e ricominciare da capo.
Questa è una disgrazia dalla quale ci si solleva solo quando hai acquisito la piena consapevolezza.
La accetti e cerchi di guidarla ma non di farti guidare.
La accetti a malincuore perché non puoi liberartene.
La accetti come una macchia indelebile nel tuo cuore, nel più profondo della tua intimità.
I tuoi amici ti vedono sorridere, scherzare, andare in palestra, ballare, gioire della vita, piangere quando sei triste. Tutto questo perché tu hai indossato una maschera che ti permette di vivere la quotidianità con serenità.
Quella maschera la togli solo quando sei con te stesso perché in quel momento non ti vede nessuno, nemmeno il tuo compagno.
Il dolore che si porta dentro non potrà mai capirlo nemmeno il tuo migliore amico e nemmeno il tuo compagno perché l'intimità della tua anima la racconti solo a te stesso.

E' un dolore che si capisce negli anni e non subito.
E anche se un giorno dovesse arrivare la cura che tutti noi speriamo, le cicatrici rimarranno indelebili per sempre.

non ti si può dar torto su neanche una parola.
quoto in toto



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