La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
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Datex
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da Datex » lunedì 16 marzo 2015, 18:58
Dora ha scritto:Tarek ha scritto:
In conclusione, un clinico molto difficilmente dirà a un paziente con viremia stabilmente soppressa dalla ART "vai tranquillo anche senza condom, ché lo studio PARTNER non ha evidenziato rischi!"
Non soltanto un medico deve pararsi le spalle da possibili contestazioni anche legali da parte del partner del suo paziente che - per una delle tante sventure che capitano nella vita - potesse trovarsi sieropositivo. Ma considerare zero la probabilità che l'infezione si trasmetta dal suo paziente con viremia soppressa dalla ART al partner negativo del suo paziente sarebbe un azzardo che pochi medici sono disposti a correre.
È anche una questione di etica, oltre che un legittimo desiderio di tutelarsi da un punto di vista legale.
E questo indipendentemente dal fatto che conoscano l'inglese oppure no.
lo studio partner benchè non concluso ha comunque indotto la maggior parte degli esperti a dichiarare con una certa tranquillità che il rischio di trasmissione in presenza di terapia antiretrovirale è prossimo allo zero. esiste un documento e se ne è parlato al croi dell'anno scorso. insomma, è vero che lo studio finisce del 2017 ma ad oggi i risultati, anche se non definitivi, sono estremamente incoraggianti. la tasp è una delle conquiste scientifiche più esultate nei vari congressi e all'estero ne parlano praticamente tutti. solo in italia c'è un silenzio totale sull'argomento.
sappiamo anche che nella scienza non è possibile escludere totalmente un evento ma non mi sembra il caso di dividere il capello su delle percentuali che indicano una dichiarazione abbastanza chiara: la terapia antiretrovirale qualora efficace previene il contagio. quindi un medico dovrebbe poter dire che nonostante il rischio non si possa escludere al 100% la probabilità di essere infettati è estremamente remota. del resto anche l'aereo che statisticamente è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo non è esente da rischi mortali. sarà un pò difficile trovare una qualsiasi pratica nella vita che non porti dei rischi anche letali. è solo che il rischio è talmente basso da essere accettato. poi è chiaro che ognuno prende le sue decisioni. il mondo è pieno di gente che non prendere l'aereo nonostante le rassicurazioni.
restando in tema hiv la terapia come prevenzione ha il potenziale di cambiare radicalmente la qualità di vita delle persone sieropositive perchè oggi il problema più grande a affrontare è la vita sociale. non sentirsi più come un veicolo di contagio fa una grande differenza e sarebbe eccezionale se anche altri conoscessero questa realtà e cambierebbero approccio nei confronti dei sieropositivi. d'altronde tutti quanti non chiedono altro che avere una vita normale.
molti infettivologi ritengono più comodo limitarsi alla terapia e alla sua funzione principale. tant'è vero che sono pochi quelli che guardano anche gli altri aspetti. guardano gli esami e basta. se tutto va bene arrivederci alla prossima. se poi uno chiede informazioni sulle ultime novità in tema di prevenzione non dovrebbe avere un moralista d'avanti ma una persona che anzichè darti del pazzo quando gli esponi dei quesiti leciti dovrebbe dirti effettivamente come stanno le cose. nessuno pretende una via libera del sesso non protetto ma semplicemente delle informazioni chiare e corrette basate sulle conoscenze scientifiche del momento. a me sembra che molti non conoscano nemmeno le basi di certi progressi e obiettivi raggiunti soprattutto in tema di prevenzione.
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Datex
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da Datex » lunedì 16 marzo 2015, 19:05
aggiungo che la tasp è di fatto già entrata nelle linee guida di molti paesi e che solo il nostro ministero non ha ancora espresso una posizione chiara in merito. in gran bretagna ad esempio hanno tolto il lavaggio dello sperma dalle possibilità di concepimento qualora sia presente la terapia antiretrovirale in quanto non ridurrebbe il rischio più di quanto non faccia già una viremia non rilevabile nel paziente trattato.
fonte:
http://www.aidsmeds.com/articles/hiv_sp ... 2441.shtml
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Datex
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da Datex » lunedì 16 marzo 2015, 19:11
tra l'altro tale dichiarazione nelle linee guida inglesi sono state rese note prima che si conoscessero i dati parziali dello studio partner. infatti l'articolo citato è del 2012.
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alfaa
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da alfaa » lunedì 16 marzo 2015, 19:38
Dora ha scritto:alfaa ha scritto:È un argomento che mi sta davvero a cuore questo, quello dell'informazione precisa delle probabilità di contagio con viremia stabilmente soppressa in quanto quando il tuo partner stabile e informato che ha oggettivi problemi a usare sempre il condom ti propone angosciato RIPETUTAMENTE di farlo senza, solo un sieropositivo che si è trovato in questa situazione puo capire il male e la incertezza che si prova.
Alfaa, io capisco che per te questo dilemma sia particolarmente angoscioso e mi dispiace davvero tanto che nessun medico possa risolverlo al posto tuo.
Però forse non l'ha capito il tuo ragazzo che le sue continue pressioni ti mettono in una situazione difficile. Non è che stia rifiutando il fatto che l'HIV tu ce l'hai e per il momento tutto quello che puoi fare è controllarlo il più possibile con i farmaci? Sai, a volte, quando si vuole molto bene a una persona, si tende a non accettare che possa stare poco bene o avere dei problemi - è un meccanismo di difesa che abbiamo tutti, veder soffrire chi amiamo è quasi peggio che soffrire noi stessi.
Nono per lui l hiv non è proprio un problema, d'altronde non mi invalida in niente eccetto il condom, cioè il nostro rapporto è uguale a prima come qui molti sanno da piu tempo di me...
Io non posso biasimarlo perchè probabilmente prenderei la stessa decisione al posto suo dopo aver letto questi studi, non lo escludo.
Inoltre chi per un motivo chi per un altro, non tutti riescono ad usare condom in una storia fissa soprattutto quando ci sono problemi di scarsa sensibilità ... Per questo io apprezzo piu il discorso che mi fece la psicologa piu di quello dell'infettivologa. Tanto piu quando ho spiegato che comunque la eiaculazione mia non ci sarebbe mai e questo riduce ancora di piu un rischio gia bassissimo....
Si è vero è una posizione scomoda la mia perchè è un anno che prendo una decisione io per lui, e non è giusto neanche questo...
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alfaa
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da alfaa » lunedì 16 marzo 2015, 19:48
Datex ha scritto:Dora ha scritto:Tarek ha scritto:
In conclusione, un clinico molto difficilmente dirà a un paziente con viremia stabilmente soppressa dalla ART "vai tranquillo anche senza condom, ché lo studio PARTNER non ha evidenziato rischi!"
Non soltanto un medico deve pararsi le spalle da possibili contestazioni anche legali da parte del partner del suo paziente che - per una delle tante sventure che capitano nella vita - potesse trovarsi sieropositivo. Ma considerare zero la probabilità che l'infezione si trasmetta dal suo paziente con viremia soppressa dalla ART al partner negativo del suo paziente sarebbe un azzardo che pochi medici sono disposti a correre.
È anche una questione di etica, oltre che un legittimo desiderio di tutelarsi da un punto di vista legale.
E questo indipendentemente dal fatto che conoscano l'inglese oppure no.
lo studio partner benchè non concluso ha comunque indotto la maggior parte degli esperti a dichiarare con una certa tranquillità che il rischio di trasmissione in presenza di terapia antiretrovirale è prossimo allo zero. esiste un documento e se ne è parlato al croi dell'anno scorso. insomma, è vero che lo studio finisce del 2017 ma ad oggi i risultati, anche se non definitivi, sono estremamente incoraggianti. la tasp è una delle conquiste scientifiche più esultate nei vari congressi e all'estero ne parlano praticamente tutti. solo in italia c'è un silenzio totale sull'argomento.
sappiamo anche che nella scienza non è possibile escludere totalmente un evento ma non mi sembra il caso di dividere il capello su delle percentuali che indicano una dichiarazione abbastanza chiara: la terapia antiretrovirale qualora efficace previene il contagio. quindi un medico dovrebbe poter dire che nonostante il rischio non si possa escludere al 100% la probabilità di essere infettati è estremamente remota. del resto anche l'aereo che statisticamente è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo non è esente da rischi mortali. sarà un pò difficile trovare una qualsiasi pratica nella vita che non porti dei rischi anche letali. è solo che il rischio è talmente basso da essere accettato. poi è chiaro che ognuno prende le sue decisioni. il mondo è pieno di gente che non prendere l'aereo nonostante le rassicurazioni.
restando in tema hiv la terapia come prevenzione ha il potenziale di cambiare radicalmente la qualità di vita delle persone sieropositive perchè oggi il problema più grande a affrontare è la vita sociale. non sentirsi più come un veicolo di contagio fa una grande differenza e sarebbe eccezionale se anche altri conoscessero questa realtà e cambierebbero approccio nei confronti dei sieropositivi. d'altronde tutti quanti non chiedono altro che avere una vita normale.
molti infettivologi ritengono più comodo limitarsi alla terapia e alla sua funzione principale. tant'è vero che sono pochi quelli che guardano anche gli altri aspetti. guardano gli esami e basta. se tutto va bene arrivederci alla prossima. se poi uno chiede informazioni sulle ultime novità in tema di prevenzione non dovrebbe avere un moralista d'avanti ma una persona che anzichè darti del pazzo quando gli esponi dei quesiti leciti dovrebbe dirti effettivamente come stanno le cose. nessuno pretende una via libera del sesso non protetto ma semplicemente delle informazioni chiare e corrette basate sulle conoscenze scientifiche del momento. a me sembra che molti non conoscano nemmeno le basi di certi progressi e obiettivi raggiunti soprattutto in tema di prevenzione.
Completamente d'accordo con te datex! L aereo è l'esempio che faccio sempre io... Non pretendo che un medico mi dica che il rischio è zero, solo che se dei ricercatori dicono che è prossimo allo zero allora mi piacerebbe venisse divulgata questa cosa! Ed hai pienamente ragione anche quando dici che ormai facciamo una vita normale eccetto quella " sociale" cioe la paura che ci scoprono. Se questa cosa la sapessero tutti saremmo visti molto diversamente! E il rischio di maggiori infezioni non ci sarebbe se si precisasse che il maggiore rischio delle infezioni deriva da chi é s+ e non lo sa
Invece non si sa nulla anzi devo leggere su un thread di condom una infermiera che lavora al reparto infettivi che dice" io lavoro in un centro di persone con hiv, è vero che ci sono le terapie ma comunque la qualitÀ della loro vita è pessima si ammalano sempre"
Bene, penso.Ma dove diamine ha lavorato questa? In un centro che si è fermato agli anni 90? Alimentiamo questa ignoranza e non rispondenza al vero
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stealthy
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da stealthy » martedì 17 marzo 2015, 21:28
Alfaa, lo avete mai fatto senza?
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alfaa
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da alfaa » mercoledì 18 marzo 2015, 2:01
è capitato qualche volta,mai io parte attiva però.Non me la sentivo.