HAART e viaggio in aereo
-
- Messaggi: 22
- Iscritto il: domenica 5 aprile 2015, 20:55
Re: HAART e viaggio in aereo
Io ho fatto molti viaggi in questi mesi in Europa e ho anche preso alcuni voli nazionali, ho sempre lasciato le compresse nella loro confezione e ai controlli mai nessuno ha detto o chiesto nulla!! Evita di metterle in una confezione anonima, come faresti a dimostrare che sono davvero medicine e non altro?
-
- Amministratore
- Messaggi: 2758
- Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 23:59
- Località: In your wildest dreams
Re: HAART e viaggio in aereo
il mio compagno viaggia spesso per il mondo, e di recente ha visitato gli Emirati Arabi (Abu Dhabi) e il Qatar in cui è formalmente vietato il trasporto dei farmaci antiretrovirali e l'ingresso a persone sieropositive. Era ovviamente terrorizzato dalla possibilità di non essere ammesso alla dogana per diverse ragioni, in primis l'imbarazzo di essere respinto pubblicamente e il fatto di essere in compagnia dei propri superiori che viaggiando con lui avrebbero di conseguenza appreso il suo status sierologico.
Fortunatamente, in entrambi i Paesi, ma soprattutto negli Emirati Arabi dove le norme sono più severe e stringenti, non ci sono forme di controllo specifico negli aeroporti, le valigie non vengono aperte, si passano i bagagli ad un metal detector, senza la necessità di separare i contenitori dei liquidi e degli effetti personali, come ad esempio in gran parte del mondo, e si può assolutamente viaggiare in serenità. Per maggiore sicurezza e non correre rischi, è comunque raccomandabile trasportare i farmaci in confezioni senza etichette o in anonimi contenitori porta-capsule.
Va comunque ricordato che in questi Stati:
1) in caso di qualsiasi problema di salute, sono vietate le cure a persone che dovessero essere scoperte sieropositive e vengono espulse contestualmente dal Paese.
2) sono garantite le cure mediche soltanto a persone, anche straniere, che dovessero aver contratto il virus nel Paese, ovvero con un precedente test HIV negativo rilevato nel Paese.
3) per poter soggiornare oltre 30 giorni, è obbligatorio il visto, e per il suo ottenimento è necessario sottoporsi a test HIV.
questi elementi, benché legati a rischi possibili ma non probabili, condizionano inevitabilmente la scelta di viaggiare in questi Paesi, foss' anche per un breve lasso di tempo (esempio una settimana). Si pensi ad esempio alla necessità di cure mediche di pronto soccorso in caso di eventuali malori o incidenti, oppure allo smarrimento dei propri farmaci antiretrovirali. Per cui il vero tema non sono i controlli all'aeroporto ma rischi legati ad un contesto più ampio.
Fortunatamente, in entrambi i Paesi, ma soprattutto negli Emirati Arabi dove le norme sono più severe e stringenti, non ci sono forme di controllo specifico negli aeroporti, le valigie non vengono aperte, si passano i bagagli ad un metal detector, senza la necessità di separare i contenitori dei liquidi e degli effetti personali, come ad esempio in gran parte del mondo, e si può assolutamente viaggiare in serenità. Per maggiore sicurezza e non correre rischi, è comunque raccomandabile trasportare i farmaci in confezioni senza etichette o in anonimi contenitori porta-capsule.
Va comunque ricordato che in questi Stati:
1) in caso di qualsiasi problema di salute, sono vietate le cure a persone che dovessero essere scoperte sieropositive e vengono espulse contestualmente dal Paese.
2) sono garantite le cure mediche soltanto a persone, anche straniere, che dovessero aver contratto il virus nel Paese, ovvero con un precedente test HIV negativo rilevato nel Paese.
3) per poter soggiornare oltre 30 giorni, è obbligatorio il visto, e per il suo ottenimento è necessario sottoporsi a test HIV.
questi elementi, benché legati a rischi possibili ma non probabili, condizionano inevitabilmente la scelta di viaggiare in questi Paesi, foss' anche per un breve lasso di tempo (esempio una settimana). Si pensi ad esempio alla necessità di cure mediche di pronto soccorso in caso di eventuali malori o incidenti, oppure allo smarrimento dei propri farmaci antiretrovirali. Per cui il vero tema non sono i controlli all'aeroporto ma rischi legati ad un contesto più ampio.
Re: HAART e viaggio in aereo
Ciao ragazzi, io viaggio spesso , sono in spagna adesso, metto pillole sfuse ovunque, per evitare di arrivare a destinazione senza , questa e' la priorita' , nessuno mi ha mai chiesto nulla.
3 in tasca subito pronte un pochine nel beauty a vista. Nessuno vi ferma per quelle e nel caso siate in compagnia dovete dire che sono vitamine, suddividerele per colore se e' questo il problema. In vista ad un primo controllo.... Ciao
3 in tasca subito pronte un pochine nel beauty a vista. Nessuno vi ferma per quelle e nel caso siate in compagnia dovete dire che sono vitamine, suddividerele per colore se e' questo il problema. In vista ad un primo controllo.... Ciao
Re: HAART e viaggio in aereo
Sì vede che non hai la faccia del ragazzino cyber-squatter che cerca di importare pasticche da discoteca....vasoverde ha scritto:Ciao ragazzi, io viaggio spesso , sono in spagna adesso, metto pillole sfuse ovunque, per evitare di arrivare a destinazione senza , questa e' la priorita' , nessuno mi ha mai chiesto nulla.
3 in tasca subito pronte un pochine nel beauty a vista. Nessuno vi ferma per quelle e nel caso siate in compagnia dovete dire che sono vitamine, suddividerele per colore se e' questo il problema. In vista ad un primo controllo.... Ciao
Scherzi a parte, finchè sugli aerei saliranno casalinghe e anziani con mezza farmacia dietro nel beauty, viaggiare in Europa sará una cosa abbastanza tranquilla.
Re: HAART e viaggio in aereo
Si non ho la faccia del discotecaro impasticcato ma ora sono pronto a dire che ho l'hiv e che i medicinali sono antiretrovirali , con il telefonino si puo' chiarire al poliziotto di turno che in europa in generale sembrano essere piu' professionali e preparati dei nostri... I primi viaggi l'anno scorso mi sentivo jn ladro ora no so quali sono i miei diritti. Buon viaggio!
Re: HAART e viaggio in aereo
Non arrischiatevi a provare a spiegare qualcosa ai nostri tutori dell’ordine: fatevi rilasciare il foglietto di accompagnamento per le terapie dal vostro Centro, che è in inglese e va sempre bene, e portate i farmaci nelle loro bottiglie/blister: in tutto il mondo civile (quindi “occidente” esclusa l’Italia) nessuno romperà le scatole per dei bottiglini evidenti nel sacchetti delle creme… se proprio mai succedesse, c’è il foglietto di accompagnamento.
HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info